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I vini di Fèlsina, espressione del Sangiovese dalle crete senesi al Chianti

L'azienda vinicola di Castelnuovo Berardenga produce vini in un territorio posto tra le crete senesi e il Chianti, qui prende vita l'interpretazione del vitigno Sangiovese della famiglia Poggiali

 
21 novembre 2023 | 17:43

I vini di Fèlsina, espressione del Sangiovese dalle crete senesi al Chianti

L'azienda vinicola di Castelnuovo Berardenga produce vini in un territorio posto tra le crete senesi e il Chianti, qui prende vita l'interpretazione del vitigno Sangiovese della famiglia Poggiali

21 novembre 2023 | 17:43
 

Per presentare i suoi vini Fèlsina ha scelto l’osteria “Al Coniglio Bianco”, un locale milanese sul Naviglio, dove si può assaggiare la “vera” orecchia di elefante milanese e piatti da intenditore. I vini di Fèlsina si sposano perfettamente con il menu del locale. La fattoria di Felsina conta 500 ettari, di cui 72 dedicati alla vigna. L’azienda si trova a pochi chilometri da Castelnuovo Berardenga e venti chilometri da Siena, in un territorio al margine del Chianti e la parte iniziale del fiume Ombrone.

I vini di Fèlsina, espressione del Sangiovese dalle crete senesi al Chianti

I vigneti di Fèlsina immersi nelle colline senesi

I vini di Fèlsina si trovano in un terreno eterogeneo, che va da quello argilloso, ricco di minerali, tipico delle Crete Senesi alle colline di origine sedimentaria caratteristico del Chianti. Non solo, gode di un’esposizione ventilata e luminosa, favorevole alla maturazione dell’uva. È una zona che consigliamo a tutti di visitare, anche da percorrere in bicicletta (www.chiantibiketours.com) per godere del panorama. È un territorio ricco di storia con insediamenti religiosi e ville sette-ottocentesche, dove l’enogastronomia trova la massima espressione. Fèlsina affonda le radici negli anni Settanta, quando Domenico Poggiali ha iniziato ad acquistare terreni, proprio in un momento difficile per la viticoltura italiana.

I vini di Fèlsina, espressione del Sangiovese dalle crete senesi al Chianti

Giovanni Poggiali

Appassionati di viticoltura Domenico e il figlio Giuseppe trasformano l’azienda modernizzando la conduzione della campagna senza trascurare la tradizione. Arrivano i primi riconoscimenti internazionali, nel 1983 esce la prima annata di Fontalloro e Rancia, ancora oggi vini di punta dell’azienda. L’amicizia con Luigi Veronelli e la collaborazione con l’enologo Franco Bernabei hanno tracciato un cammino visibile a partire dall’annata 1983, la prima del Fontalloro e di Rancia, fino ai giorni nostri. Dagli anni ’90 entra in azienda Giovanni Poggiali, primo figlio di Giuseppe, che oggi è alla guida di Fèlsina e porta avanti la filosofia familiare in vigna e in cantina.

Il Sangiovese è e il fil rouge che unisce Fèlsina e la famiglia Poggiali

Dal 2015 si coltivano terra e vigneti in regime totalmente biologico e con una visione aperta alle novità, lavorando in un contesto di sperimentazione che va dalla biodinamica alle tecnologie moderne, preservando l’ambiente naturale e controllando l’impatto umano. Dai boschi ai campi seminati a cereali, agli oliveti, alla brughiera fino ai vigneti viene lavorato nel pieno rispetto dell’ecosistema e della biodiversità.

I vini di Fèlsina, espressione del Sangiovese dalle crete senesi al Chianti

Il 40% del vigneto di Fèlsina è composto da Sangiovese

Nei vini di Fèlsina la famiglia Poggiali ha trovato negli anni un perfetto equilibrio tra tutte le caratteristiche di questo territorio, creando etichette uniche. Il Sangiovese è il fil rouge che unisce la famiglia Poggiali a Fèlsina. Basti pensare che il 40 per cento del vigneto è composto da questo vitigno. Da questo terroir così variegato nasce il Sangiovese di Fèlsina, o Sangioveto, parola toscana che ne identifica l’origine e, grazie alla collaborazione dell’enologo Franco Bernabei, sono riusciti a conservare questo patrimonio di differenti Sangiovese. Ecco dunque la scelta di vinificare il Sangiovese in purezza.

La degustazione 

La degustazione è iniziata con Spumante Brut Metodo Classico prodotto da Sangiovese, Chardonnay e Pinot Nero. Dal perlage persistente, fresco, delicato ed equilibrato con note floreali e fruttate. È stato accompagnato da deliziosi crostini di acciughe cantabriche e burro gustoso.

  • Rancia Chianti Classico Riserva Docg: prende il nome dal podere attiguo a un antico monastero benedettino, nella zona di Poggio e Rancia. È un Sangiovese in purezza. I vigneti, su terreni calcarei, si trovano nella sua parte più alta, a un’altitudine compresa tra i 400 e 420 mt. Dopo la selezione in vigneto e la raccolta manuale, il vino ottenuto affina in barrique di primo e secondo passaggio. Un vino dal colore rosso rubino intenso, speziato, note floreali e piccoli frutti, avvolgente e fresco allo stesso tempo. Abbiamo degustato il 2019 (annata fantastica), 2015 e 2009

I vini di Fèlsina, espressione del Sangiovese dalle crete senesi al Chianti

Rancia Chianti Classico Riserva Docg di Fèlsina

  • Fontalloro Igt Toscana 2019-2015 e 2009: viene prodotto con uve provenienti da tre vigneti, in un suolo variegato, dal roccioso e calcareo a quelli ricchi di sabbie, limo, ciottoli e sedimenti marini. Le uve sono selezionate e raccolte manualmente. Dopo la vinificazione, il vino affina in barrique di rovere francese di primo e secondo passaggio per circa 20 mesi. Fontalloro è un vino di colore rosso rubino, con note di sottobosco e sentori di ribes, al palato una grande freschezza, che lo rende ottimo all’evoluzione in bottiglia.

I vini di Fèlsina, espressione del Sangiovese dalle crete senesi al Chianti

Fontalloro Igt Toscana di Fèlsina

  • Vin santo 2006 Vin Santo del Chianti Classico Doc: da vitigni di Trebbiano, Malvasia e Sangiovese. È un vino che fa parte della tradizione toscana, proviene da uve Malvasia, Trebbiano e Sangiovese raccolte nel Chianti Classico. I grappoli vengono posti sui graticci per l’appassimento fino a dicembre, a volte anche fino a gennaio–febbraio dell’anno successivo. Secondo la tradizione, dopo la pigiatura il mosto viene trasferito in caratelli di rovere insieme alla “madre”, il denso residuo del vino delle annate precedenti. Trascorsi 7 anni nella vinsantaia viene affinato in bottiglia. È un vino armonico, dal colore giallo dorato e un profumo di frutta passita.

Fèlsina, non solo vino ma anche l’olio “secondo Veronelli”

Dopo il vino, l’attività agricola più importante è la produzione dell’olio d’oliva. Nelle tre zone produttive identificate dall’azienda, su terreni diversi tra loro, vengono coltivate quattro varietà di olive: Pendolino, Leccino, Moraiolo e Correggiolo. Dal 2002 Fèlsina ha sposato il progetto “Olio secondo Veronelli”, per la produzione di olio di qualità seguendo la stessa filosofia adottata per il vino: raccolta a mano nel momento di perfetta maturazione, estrazione dalla sola polpa, tracciabilità dell’intera filiera produttiva e valorizzazione del rapporto identitario tra l’olivo e il singolo terroir.

  • Visita e degustazione di vino e olio: dal lunedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle ore 18:00. Si può visitare l’azienda, la bellissima cantina storica, camminando tra le botti, le barrique e la vinsantaia. Inoltre sempre su prenotazione si può fare la degustazione dei prodotti prodotti che provengono dal bosco, dal frantoio e dall’orto della fattoria di Felsina.

Fèlsina 
Via del Chianti, 101 - 53019 Castelnuovo Berardenga (Si)
Tel 0577 1523789 - Cell 388 8047352

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