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"Campagne Romane": percorsi enogastronomici a La Tenuta di Fiorano

Dal 30 novembre al 6 gennaio 2025, la Tenuta di Fiorano propone Campagne Romane, un'esperienza enogastronomica tra degustazioni, eventi e attività immersi nella campagna romana, con menu esclusivi firmati Hosteria Amedeo

 
22 novembre 2024 | 09:30

"Campagne Romane": percorsi enogastronomici a La Tenuta di Fiorano

Dal 30 novembre al 6 gennaio 2025, la Tenuta di Fiorano propone Campagne Romane, un'esperienza enogastronomica tra degustazioni, eventi e attività immersi nella campagna romana, con menu esclusivi firmati Hosteria Amedeo

22 novembre 2024 | 09:30
 

La Tenuta di Fiorano, in collaborazione con Hosteria Amedeo e Magnolia Eventi, ha ideato "Campagne Romane," percorsi enogastronomici in programma nei weekend e durante le festività natalizie, dal 30 novembre al 6 gennaio 2025. Siamo a pochi chilometri dal Grande Raccordo Anulare, vicinissimi alla consolare Appia, nella splendida campagna romana - che esiste e resiste - con i suoi prati verdissimi dove occhieggia il turchese dei fiori della cicoria, i campi coltivati, le greggi ed i pastori, gli immensi pini marittimi, le vigne, le cascine e le residenze nobiliari. Tra di esse spicca la Tenuta di Fiorano che «appartiene alla nostra famiglia da tantissime generazioni» come spiega il principe Alessandro Boncompagni Ludovisi, erede di questa antichissima famiglia, tra le più importanti della nobiltà italiana.

Tenuta di Fiorano, il principe Alessandro Boncompagni Ludovisi

Tenuta di Fiorano, la famiglia Boncompagni

«I Boncompagni - racconta il principe - hanno avuto il loro momento più importante verso la fine del Cinquecento, con l’elezione di Ugo a Papa, quel Gregorio XIII che viene ricordato per la riforma del calendario gregoriano. Anche i Ludovisi ebbero un Papa, Gregorio XV. Verso la fine del '600 le due famiglie si unirono per matrimonio ed ecco spiegato lo stemma di famiglia - un drago con tre bande in diagonale sormontate da una corona - che appare su ogni nostro edificio». Lo stemma è anche stampato sulle etichette dei vini, i “classici” e pregiatissimi Fiorano Rosso e Fiorano Bianco e i più recenti Fioranello Rosso e Fioranello Bianco, ogni passaggio della cui produzione è curato in prima persona dal principe Alessandro.

Tenuta di Fiorano, come si producono i vini

«La produzione di vini risale agli anni ’40 e la mia famiglia già da allora ebbe una visione quasi pioneristica impiantando vitigni internazionali come il cabernet, il sauvignon, il merlot. Fu l’enologo Tancredi Biondi Santi a dare un forte impulso a questa nostra produzione. Anche Luigi Veronelli è stato per noi molto importante: i suoi articoli hanno contribuito al successo dei nostri vini, che considerava tra i più importanti del nostro Paese».

Tenuta di Fiorano, alcuni vini

«Nei circa 200 ettari della nostra tenuta - continua il principe - coltiviamo grano, erba medica, olivi e abbiamo dedicato alla vigna solamente 12 ettari, perché vogliamo coltivare e produrre secondo i metodi più tradizionali possibile. Ad esempio ogni estate diradiamo i grappoli e durante la vendemmia scegliamo solo i migliori; il tutto ovviamente fatto a mano, attentamente seguiti dall’enologo Lorenzo Costantini». Un’altra peculiarità è la Grotta storica, una grotta naturale di tufo dalla temperatura costante dove i vini invecchiano nelle botti come nelle bottiglie. «Il vino rosso vinifica per due anni e mezzo circa nelle botti grandi e rimane in bottiglia a lungo: ad esempio l'annata attualmente in commercio è quella del 2016». Ma non è finita: anche le etichette vengono apposte a mano, una bottiglia per volta. Tutti dettagli che contribuiscono alla produzione di vini veramente grandi.

Tenuta di Fiorano, le “Campagne Romane”

L’edificio principale della Tenuta di Fiorano è oggi una location elegante e raffinata per matrimoni, ricorrenze ed eventi. È circondata da un immenso giardino dove cresce una collezione di piante e fiori provenienti da ogni parte del mondo. Ed è nei saloni di questo gioiello architettonico e residenza storica che si svilupperanno i percorsi enogastronomici di "Campagne Romane" grazie ai quali si potranno gustare i prodotti del territorio che Hosteria Amedeo proporrà in menu esclusivi e stagionali. Noi abbiamo provato in anteprima un “percorso” ed il risultato è stato eccellente.

Tenuta di Fiorano ospita le Campagne Romane
 

Negli ampi saloni dalle pareti color crema, il pavimento in cotto, i soffitti con le travi a vista, l’enorme camino acceso, i mobili in legni pregiati, i cuscini damascati rosso scuro e le panche in legno con lo stemma di famiglia tutto parla di gusto e raffinatezza innati; le tavole sono elegantemente apparecchiate con bellissime composizioni di fiori freschi dai colori autunnali, le tovagliette di carta con il logo Hostaria Amedeo sono appoggiate direttamente sui tavoli di legno; il pianoforte non è un elemento di arredo ma, come la sua aria vissuta dimostra, uno strumento musicale a tutti gli effetti.

“Campagne Romane”, l’anteprima

Il nostro viaggio tra i sapori del Lazio è iniziato con una degustazione di formaggi, tra i quali spicca il Caciofiore, formaggio che risale all'antica Roma, realizzato con latte di pecora crudo, caglio vegetale estratto dal cardo selvatico e sale: ad accompagnarli il Fioranello Bianco. Abbiamo proseguito con le polpettine di cavolo nero al caciocavallo, i maritozzetti con pollo alla cacciatora e l’ottima lingua arrosto, un piatto tradizionale del Lazio rivisitato: come ha spiegato lo chef, dopo essere stata cotta viene leggermente arrostita, tagliata a dadini e condita con lo chimichurri, la piccante salsa argentina.

Sul pane fatto in casa abbiamo apprezzato l’olio extravergine della Tenuta prima di passare al carciofo arrosto con caciocavallo e alle abbondanti porzioni di ravioli di maiale con cardoncelli e mosto cotto accompagnati dal Fioranello bianco prima e rosso poi. Un morbidissimo stracotto di manzo con rape rosse, puntarelle e boule di patate e prezzemolo ha inevitabilmente richiesto di essere servito con il Fiorano rosso, una vera delizia per il palato. Per chiudere in bellezza un dolce cremoso al fondente con arancia. Su richiesta per ogni piatto è prevista anche un’alternativa vegetariana.

Questionario di categoria “Professione Cuoco - mestiere usurante”

Durante i weekend al menu unico saranno sempre affiancate specialità fuori carta in funzione della stagionalità degli ingredienti. Visite guidate alle cantine, masterclass sui vini, wine trekking, percorsi in ebike e concerti dal vivo arricchiscono l’offerta. Nella Tenuta è prevista anche un’area dedicata per i più piccoli, per rendere l’esperienza accogliente anche alle famiglie. Menu più articolati e ancora in via di definizione saranno quelli per il Pranzo di Natale, la Cena di San Silvestro e il Pranzo di Capodanno.

Tenuta di Fiorano, i vini

  • Fiorano Rosso
    Da uve cabernet sauvignon e merlot. Maturato in vecchi fusti di rovere di Slavonia da 10 ettolitri. Colore rubino vivo ed intenso, di media concentrazione.
  • Fiorano Bianco
    Da uve grechetto e viognier. Maturato “sur lies” in botti di rovere e di castagno da 10 ettolitri. Il colore è giallo dorato chiaro, segno di una lieve permanenza sulle bucce.
  • Fioranello Rosso
    Da uve cabernet sauvignon. Matura in piccole botti di rovere per un anno. Vino rosso rubino intenso. I profumi sono carichi e persistenti e ricordano frutti neri come la mora e il mirtillo, accompagnati da spezie ed un’elegante nota affumicata
  • Fioranello Bianco
    Da uve grechetto e viognier. Vino giallo paglierino con riflessi dorati. I profumi sono intensi ed eleganti e variano dal floreale alla frutta tropicale.

Tenuta di Fiorano
Via di Fioranello 19 - 00134 Roma
Tel 06 79340093

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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