Prima del Covid in Italia si spendevano in pizza tra i 14 e i 15 miliardi di euro e da circa 130mila esercizi, il numero globale delle attività di produzione e servizio, ne venivano sfornate 8 milioni al giorno. Un piatto simbolo che nel mondo, nel 2019, ha superato il fatturato dei 100 miliardi di euro.
Prima del Covid in Italia venivano sfornate 8 milioni di pizze al giorno
Una
ricetta italiana che è una miscela di tradizione, territorio, materie prime e manualità. Per questo nel 2017 ”
L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano” è stata riconosciuta dall’
Unesco come
patrimonio immateriale dell’umanità. Nello stesso anno si è deciso di celebrare ogni 17 gennaio la
Giornata Mondiale della Pizza. Una data simbolica in quanto ricorre la
festa di Sant’Antuono Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli. In questo giorno le famiglie dei pizzaiuoli di Napoli si recavano a Capodimonte per onorare il Santo con un falò benaugurante.
La pizza è un punto d'incontro tra i popoliQuest’anno, reso doloroso dalla pandemia che sta flagellando il pianeta, la pizza vuole rappresentare a maggior ragione un punto di incontro. Da Napoli a Napoli, in un
giro del mondo che durerà 24 ore e che farà tappa in
13 Paesi, con
17 masterclass che vedranno protagonista la
verace pizza napoletana.
Questo l’intento della prima edizione del
Vera Pizza Day, l’evento globale con cui l’
Avpn-Associazione verace pizza napoletana vuole celebrerà nel giorno della festa di Sant’Antuono, la pizza e i pizzaiuoli a ogni latitudine.
Antonio Pace
«Una non stop senza precedenti - ha commentato
Antonio Pace, presidente Avpn - che è il risultato di anni di lavoro e di promozione in giro per il mondo. Soltanto qualche tempo fa sarebbe stato impensabile ipotizzare un evento di questo tipo, con lezioni tenute da
professionisti formati nella nostra scuola, avendo come teatro città come
Los Angeles, Istanbul, Il Cairo, Marsiglia, Tokyo e
Melbourne. Con l’Associazione siamo riusciti, in oltre 35 anni di attività, a creare un network ben radicato in tutti i continenti e che vede nella promozione della vera pizza napoletana un
fil rouge che unisce popoli, storie e culture diverse tra loro».
Si parlerà di pizza in ben
13 lingue differenti, tra le quali l’arabo, il coreano, il thailandese e una chiusura in grande stile in napoletano. Per la prima volta anche una masterclass sulla pizza raccontata con il
linguaggio dei segni.
La Giornata Mondale della Pizza è stata istituita nel 2017, anno del riconoscimento Unesco dell'Arte del pizzaiuolo
Lo scopo è quello di
raccontare e promuovere uno dei prodotti più amati al mondo coinvolgendo gli appassionati che potranno collegarsi nel corso della
maratona streaming alla pagina facebook di Avpn (
www.facebook.com/verapizzanapoletana), a quella dei partner, delle delegazioni e degli associati e seguire una delle
tante lezioni che vedranno protagonisti alcuni dei più importanti maestri pizzaioli dei vari continenti. Basterà munirsi di ½ litro d’acqua, 1 kg di farina 00, lievito di birra fresco, sale, pomodoro pelato, fiordilatte o mozzarella, olio extravergine e basilico e prepararsi a seguire i consigli di alcuni dei più grandi interpreti della pizza per poter sfornare un prodotto a regola d’arte.
Pizza in diretta in tutto il mondo, un immenso, saporito, profumato, colorato, abbraccio collettivo.
A mezzanotte l'accensione del fuoco tradizionalePartenza alla mezzanotte tra il 16 e il 17 gennaio con l’accensione del
fuoco di Sant’Antuono presso la sede Avpn di Capodimonte e poi, nell’arco delle 24 ore successive, tappe in Australia, Giappone, Corea, Thailandia, Russia, Turchia, Egitto, Francia (due appuntamenti), ancora Italia, Polonia, Brasile, Sudamerica, Stati Uniti e ritorno a Napoli per il saluto finale.
Nell’arco delle 24 ore della pizza sarà promossa anche una raccolta fondi per la realizzazione di un’
opera celebrativa dell’Arte del pizzaiuolo napoletano realizzata dal maestro
Lello Esposito. Opera simbolo del riconoscimento Unesco.
Sergio Miccù di fronte al presepe di Santa Chiara - Foto "ècampania"
Anche l’
Apn-Associazione pizzaiuoli napoletani, presieduta da
Sergio Miccù, si muove su più fronti per festeggiare il 17 gennaio la Giornata Mondiale della Pizza. Anzi, si è mossa con largo anticipo realizzando per Natale un
grande presepe installato nella
Basilica di Santa Chiara. Alto due metri e appoggiato su una
base tonda del diametro di tre, vede il
rivestimento in pasta per pizze, l'oggettistica e le figure realizzati dall’Apn. I pastori della natività invece sono in terracotta, rivestiti con stoffe pregiate, manufatti della “Bottega di Arte Presepiale Iasevoli". L’opera è stata voluta anche per onorare il terzo anniversario dell'ingresso dell'Arte del pizzaiuolo napoletano nell’Unesco.
Essere vicini a chi è in difficoltà«Le statuine – ha spiegato
Sergio Miccù – sono in creta, ma con i
volti dei pizzaiuoli che hanno preso parte a questo progetto. Il 17 gennaio doneremo i manufatti ai protagonisti, che ci hanno messo il volto e l’impegno. Poi ci recheremo in Associazione dove verranno preparate e sfornate circa
600 pizze che i
frati Francescani doneranno ai
meno abbienti. Stiamo vivendo un’epoca difficile ed è importante essere vicini a chi ha bisogno. Alle 19,30 accenderemo il
tradizionale falò per Festa di Sant’Antuono. Un grande momento e una giornata molto sentita dall’Associazione e da tutti i pizzaiuoli».
Giorgio Sabbatini
E a proposito di pizzaiuoli, in merito alla Giornata Mondiale della Pizza abbiamo sentito
Giorgio Sabbatini,
Campione del Mondo di Pizza Classica nel 2017, l'anno del riconoscimento Unesco e dell'istituzione della Giornata. «Una festa importante – ha ricordato – che deve
celebrare l’artigianalità. Si deve tornare alle origini:
la pizza nasce dall’impasto, che rappresenta il nostro dna. Questa è la festa dell’
arte bianca, il principio di tutto. Le farciture, poi, seguono il loro corso, quello dell’evoluzione. Ma il primo passo è la produzione del
disco di pasta».
Sabbatini vinse il Mondiale con una reinterpretazione della
Margherita, la “
Dieci pomodori”, a base di mozzarella di bufala, olio extravergine d'oliva, pomodoro San Marzano Dop, Ciliegino Igp, Piennolo del Vesuvio Dop, Datterino Igp, Pachino Igp, pomodoro giallo Datterino, Piccadilly, Ramato, Marinda, Perino e basilico. Un inno nazionale commestibile.
Pizza Margherita protagonista del delivery nel 2020
In questo
periodo tragico, che ha massacrato il mondo dell’accoglienza, l’offerta ristorativa, quando possibile, si è dovuta organizzare con
asporto e
delivery. In occasione della Giornata Mondiale della Pizza la piattaforma dell’online food
Deliveroo ha fotografato, in base ai propri ordini, il mondo della
pizza a domicilio nel corso del 2020. Il fermo immagine è imponente: sono state consegnate
pizze Margherita per una superficie di
135 mila metri quadri, pari a 20 campi da calcio farciti con pomodoro, mozzarella e basilico. Uno per regione. Tenuto conto che secondo il Disciplinare della verace pizza napoletana il diametro non deve superare i 35 centimetri…
Per informazioni:
www.pizzanapoletana.org -
www.pizzaiuolinapoletani.it