Rossa, dorata o borettana, la dolce cipolla cannarese torna a essere protagonista del tradizionale evento (3-8 e 10-15 settembre) nell’omonimo borgo perugino.
Ospite d’onore sarà ancora una volta lo chef stellato
Gianfranco Vissani del ristorante “Casa Vissani” di Baschi (Tr). «In questa edizione - ha detto - abbiamo reinventato lo Zuccotto toscano con colata di cipolla al balsamico e la Cassata siciliana con cipolla candita. Ma anche un Involtino di vitella farcito con cipolla e salsa di datteri e una Zuppa di cipolla con birra, groviera, uovo poché e cotechino. L’Italia ci offre un’infinità di splendide colture, come questa, che spesso neanche conosciamo. Sono prodotti che vanno valorizzati perché fanno crescere l'Italia».
Prosegue la tradizione della Cipolla di Cannara
Cannara è un piccolo borgo francescano - qui il Poverello d'Assisi fece la Predica agli Uccelli - ed è fuori dai più noti itinerari turistici, ma per questa festa accoglie ogni anno decine di migliaia di visitatori grazie all'impegno corale di tutta la popolazione. La presentazione di questa 39ª edizione, nella sede Anci di Roma, ha riservato interessanti anticipazioni sul programma della kermesse dedicata a questo prodotto povero ma importante per la comunità cannarese e per lo sviluppo della propria economia. Insieme a Vissani ne hanno parlato Roberto Damaschi, presidente dell’Ente Festa della Cipolla di Cannara e il sindaco della città
Fabrizio Gareggia.
«La nostra non è una sagra ma una festa - ha voluto precisare il sindaco - perché non identifica un prodotto ma un'intera comunità. Sarà un po’ come un “Summer jamboree” alla cannarese. Sono oltre 600 i volontari che si impegnano per la sua riuscita e noi come sempre ci prepariamo al meglio per garantire un'esperienza unica fatta di divertimento, tradizione e ottima cucina. I proventi dell'iniziativa, inoltre, saranno investiti in servizi ai cittadini e in iniziative di beneficienza. Quest'anno in particolare ci siamo impegnati anche sui dettagli: massima attenzione delle materie prime per uno standard di eccellenza, attenzione all'ambiente con uso di stoviglie compostabili e abbattimento dell'uso di plastica».
Gianfranco Vissani, Fabrizio Gareggia e Roberto Damaschi
Cannara è da tempo un comune ecosostenibile ed ha una natura rigogliosa, come nei boschi di Collemancio. Qui la coltivazione della cipolla - la cita per la prima volta un documento del 1680 - è tutta manuale e secondo tecniche antiche. La cipolla per tradizione è sempre confezionata in trecce, come ha mostrato alla presentazione della festa la produttrice Maria Olivia Filippucci. Il segreto della sua dolcezza sarebbe dovuto al terreno prevalentemente sabbioso-limoso di origine lacustre. Ma resta un prodotto di nicchia: oggi non sono più di 80/90 gli ettari coltivati. Il procedimento per ottenere la certificazione Igp è in corso, ma è riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale (Pat), è presidio Slow Food e rientra nell'Arca del Gusto.
«La Festa trasformerà Cannara in una città del gusto e del divertimento - ha detto
Roberto Damaschi - ma tutt'intorno c'è la promozione culturale dei siti di interesse artistico e storico. Gli stand gastronomici trasformeranno in realtà il nostro motto: datemi una cipolla e vi cucinerò il mondo». In effetti i nomi dei sei stand sono davvero promettenti, come Il Cipollaro, Il Giardino Fiorito, Al cortile Antico, o La Locanda del Curato. Ci saranno piatti innovativi, specie al dessert, come Bombolone con crena di cipolle o crostata di crenma di cipolle caramellate, ma i piatti più richiesti saranno come sempre la Pizza con la cipolla e le Penne alla cipollara, una gricia con abbondante cipolla. Un classico richiestissimo a Il Rifugio del Cacciatore, saranno gli Umbricelli con cipolla, salsiccia al finocchietto e crema di melanzane o alla Taverna del Castello, i Picchiarelli ai gamberi di fiume e cipolla.
Degustazioni ed eventi correlati impreziosiranno la festa
E il Maestro Vissani che uso fa della cipolla, e anche dei sapori decisi come quello dell'aglio nella sua cucina stellata di Baschi? «Dico sempre - risponde - che gli ingredienti in cucina sono come i cavalli. Bisogna saperli domare. Devono essere sfumati. Senza cipolla e aglio la cucina italiana che sapore ha?». Oltre ad una mostra mercato nelle vie del paese, ogni sera si svolgeranno spettacoli musicali e di danza, si esibiranno comici e personaggi dello spettacolo come Massimo Bagnato e il mago illusionista Andrea Paris. Da segnalare, inoltre, domenica 8 settembre, il 2° memorial “Valter Baldaccini”, gara podistica già molto conosciuta in ambito sportivo, e domenica 15 il raduno storico di Alfa Romeo, con già 250 iscritti, e infine un’infiorata.
La Festa di Cannara sarà un'occasione anche per conoscere il suo territorio. Da non perdere il Museo archeologico con preziosi reperti dell'antica città romana di Urvinum Hortense, a La Pieve di Collemancio, e i tanti edifici della fede, tappe degli itinerari di San Francesco. Bellissima la Chiesa di San Biagio del tardo romanico umbro, con la facciata originale del 1200 in pietra rossa di Assisi.
Per informazioni:
www.festadellacipolla.com