Maria Cazzaniga e Giovanni Mazzucotelli (Concorso Oscar Green 2018 di Coldiretti
Premi alle idee imprenditoriali innovative)
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Ettore Toso (Concorso Oscar Green 2018 di Coldiretti
Premi alle idee imprenditoriali innovative)
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Enrico Montonati (Concorso Oscar Green 2018 di Coldiretti
Premi alle idee imprenditoriali innovative)
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Enrico Gotti (Concorso Oscar Green 2018 di Coldiretti
Premi alle idee imprenditoriali innovative)
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Davide Nava (Concorso Oscar Green 2018 di Coldiretti
Premi alle idee imprenditoriali innovative)
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Davide Lazzari (Concorso Oscar Green 2018 di Coldiretti
Premi alle idee imprenditoriali innovative)
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La sala conferenze di Palazzo Reale, in piazza Duomo a Milano, ha accolto Coldiretti Lombardia per la consegna dei premi assegnati alle idee imprenditoriali più interessanti nell’ambito del Concorso Oscar Green 2018.
L’iniziativa, promossa da
Coldiretti giovani impresa, è all’undicesima edizione e punta a valorizzare il lavoro di chi ha scelto per il proprio futuro l’agricoltura. L’obiettivo è promuovere quella sana, che ha come testimonial le tante idee creative degli agricoltori under 35.
Cibo 4.0: il futuro nelle mani dei giovani agricoltori
La premiazione è stata preceduta dalla tavola rotonda “Cibo 4.0: il futuro nelle mani dei giovani agricoltori”. Il dibattito è stato moderato da Carlo Maria Recchia, delegato Coldiretti Giovani impresa Lombardia, e ha visto intervenire Cristina Tajani, assessore Politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane del Comune di Milano, Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi di Regione Lombardia, Alessandro Rota, presidente
Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, la psicologa
Marta Sconci, la food writer Vatinee Riva Suvimol e Gabriele Ancona di Italia a Tavola.
Un incontro propedeutico alla premiazione delle idee di impresa dei giovani agricoltori lombardi che si è sviluppato su temi di grande attualità. Da Milano Food City, che ha visto il capoluogo lombardo farsi promotore della solidarietà e dello sviluppo di una nuova cultura alimentare (Tajani) alle implicanze psicologiche connesse al cibo e all’appeal dei suoi valori di impresa (Sconci), fino a un’efficace e non dispersiva comunicazione on line da parte dei produttori (Riva Suvimol).
L’assessore regionale Rolfi ha ribadito l’impegno a rendere più snella la burocrazia per favorire la crescita professionale di tutti, ma soprattutto dei giovani imprenditori agricoli, mentre Alessandro Rota ha sottolineato il legame tra qualità, territorio e cibo che esalta la distintività dei nostri prodotti. L’osservatorio di Italia a Tavola ha evidenziato che agricoltura e ristorazione oggi vanno di pari passo e che i giovani professionisti di entrambi i settori stanno facendo sistema. A tutto vantaggio dei consumatori che chiedono una filiera “pulita” e un’offerta all’insegna di creatività, sostenibilità, semplicità e fantasia. Valori confermati una volta presentati i finalisti regionali del
Concorso Oscar Green. Attribuite anche alcune menzioni d’onore.
I premiati sono stati
Ettore Toso dell’Azienda agricola Mulino Tibis di Rodero (Co) per la categoria Impresa 3.Terra;
Giovanni Mazzucotelli del vivaio Res Naturae di Introbio (Lc) per la categoria Creatività;
Davide Lazzari della società agricola Lazzari di Capriano del Colle (Bs) per la categoria Sostenibilità;
Davide Nava dell’azienda agricola Nava di Roncello (MB) per la categoria Campagna Amica;
Enrico Montonati dell’azienda agricola A poc a poc di Vergiate (Va) per la categoria Fare Rete;
Enrico Gotti della Oikos Cooperativa Sociale di Villa d’Almè (Bg) per la categoria Noi per il sociale. Di seguito, un profilo di queste case histories.
Davide Lazzari, Giovanni Mazzucotelli, Maria Cazzaniga, Enrico Gotti, Davide Nava, Enrico Montonati, Ettore Toso
I gamberi di fiume sono una specie in via di estinzione, quasi scomparsa dal territorio italiano. Ma Ettore Toso, imprenditore agricolo di 30 anni, ha deciso di tornare ad allevarli per portarli poi sulle tavole del suo agriturismo. Oltre ai gamberi di fiume alleva la trota fario, una varietà locale.
Dalla Mertensia Maritima che sa di ostrica all’Acetosella dei boschi al gusto di ciliegia, dal fiore elettrico che se mangiato dona freschezza alla bocca fino alla “pianta della fonduta vegetale” che ha le foglie profumate di formaggio. Nel vivaio di Giovanni Mazzucotelli e di Maria Cazzaniga le piante ornamentali coltivate sono anche commestibili.
Davide Lazzari ha invece voluto rendere sempre più sostenibile la produzione. Da una parte valorizzando le proprietà dei terreni attraverso tecniche agronomiche come la lotta agli insetti con la confusione sessuale, dall’altra recuperando le antiche varietà locali dimenticate o in via di estinzione. Ha ritrovato e integrato nella sua produzione due cloni locali sconosciuti del XVI secolo di Marzemino e da una decina d’anni sta lavorando al recupero di una varietà autoctona del Monte Netto riscoperta quasi per caso.
Un kit per la salsiccia fai da te con materia prima a km zero. Questa l’idea di Davide Nava, imprenditore agricolo di 23 anni che conduce un allevamento di maiali. Propone un vero e proprio set composto da carne trita di primissima scelta prodotta in azienda, budello, sale e pepe, tutto sottovuoto, e spago. In questo modo ha risposto a quanti gli chiedevano consigli per poter realizzare a casa la propria salsiccia con la sua carne. Un modo diverso per stare in famiglia o con gli amici.
Dalla natura un aiuto per pelli sensibili e delicate: per questo nasce la linea di prodotti di agrocosmesi a base di mirtilli proposta da Enrico Montonati. Latte detergente, gel corpo, crema viso e siero viso sono i prodotti che realizza grazie alla collaborazione con un laboratorio di cosmetica naturale. Oltre ai cosmetici, produce succhi di frutta e marmellate di mirtilli senza l’aggiunta di zuccheri, coloranti e conservanti.
Ripartire dalla terra e dai suoi frutti per lasciarsi alle spalle un periodo buio della propria vita. È quello che succede nelle attività di manutenzione del verde e di produzione vitivinicola promosse dalla Cooperativa sociale Oikos. Il contatto con la terra è fondamentale: il rapporto diretto con la natura e la possibilità di vedere la vita che cresce e si sviluppa nei campi aiutano chi ha avuto un passato difficile a riprendere il contatto con la realtà e a tornare a interagire con gli altri.
Per informazioni:
www.oscargreen.itwww.giovanimpresa.coldiretti.it