Sant'Antonio Abate, protettore degli animali da cortile e, in correlazione a ciò, dei macellai e dei salumieri, lo si festeggia il 17 gennaio. Anche il primo giorno di carnevale cade in questa data, e tradizione vuole che nelle campagne al sopraggiungere del buio a brillare siano le luci dei falò di legna. E pertanto è il 17 gennaio la data che Gvci, Gruppo virtuale cuochi italiani, individuò come propizia, nel già lontano 2008, quando indisse la prima edizione di Idic (International day of italian cuisines), la giornata internazionale della cucina italiana. Gvci è associazione che aggrega nel mondo i cuochi dei veri ristoranti italiani.
La prima edizione vide piatto protagonista gli spaghetti alla carbonara, poi via via negli anni successivi il risotto alla milanese, le tagliatelle al ragù bolognese, il pesto genovese, l'ossobuco in gremolata alla milanese, il tiramisù, gli spaghetti al pomodoro, la parmigiana di melanzane lo scorso anno e per il 2016, nuovo tributo a Milano, la Costoletta alla milanese. E che sia rigorosamente con la “S”, quindi Costoletta e non cotoletta!
Come si vede, siano primi, oppure secondi, oppure contorni sontuosi ancorchè dessert, si privilegia ogni anno un piatto che sia emblema vero dell'autentica cucina tradizionale italiana, con le sue congenite sfaccettature regionali. È anche così che si diventa ambasciatori del Belpaese nel mondo e va dato merito a Gvci che palesa nei fatti e nella costanza la sua voglia di tenere alta l'immagine della vera cucina italiana che faticosamente deve distinguersi dalle ignominiose scopiazzature. Centinaia le adesioni da tutti e cinque i continenti. Il ristoratore che aderisce contrae il piacevole obbligo di proporre alla sua clientela la Costoletta alla milanese eseguita secondo la ricetta autentica.
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