«Con questo accordo di cooperazione, la grande cucina italiana e quella cinese si incontrano sulla Via della Seta con uno scambio reciproco di esperienze». Così a Brescia, a Cast Alimenti, hanno concordato, con poche parole e molta concretezza, bresciani e cinesi.
Insieme, hanno deciso di avviare il programma internazionale “Italia-Cina 2020, i mestieri del gusto sulla Via della Seta” da Pechino a Samarcanda, via Roma-Milano. Italy-China Link e Ccpt, la task force per la cooperazione nel food e beverage e nella ristorazione di qualità.
Nelle cucine di Cast Alimenti per iniziare ad avvicinare il gusto italiano
Protagoniste due folte delegazioni di politici e imprenditori di alto livello nel cuore della prestigiosa scuola di cucina, creata da Vittorio Santoro - visibilmente emozionato - e Iginio Massari. A guidare la delegazione cinese il console generale Song Xuefeng, il console commerciale Li Shaofeng, il presidente della filiale di Milano della Bank of China e presidente di Aici (l'Associazione delle imprese cinesi in Italia) Xu Jiang oltre che rappresentanti di varie associazioni del Paese asiatico.
Tutto ciò a dimostrazione dell'interesse che il cibo e le eccellenze della cucina nostrana suscitano nel mondo e in particolare nel continente asiatico. La delegazione bresciana era capitanata dal presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi, tanti operatori del settore agroalimentare e in rappresentanza della presidenza del consiglio dei Ministri, Carlo Capria. Anzitutto un dato: gli scambi commerciali Italia-Cina sono in costante crescita; le esportazioni di prodotti agroalimentari made in Italy hanno raggiunto i 439 milioni di euro in dieci anni (+254%), mentre la Cina ha esportato in casa nostra prodotti per 594 milioni.
Tanti curiosi presenti all'evento
Un mercato da affrontare più che mai a viso aperto puntando sulla qualità. Tra i principali obiettivi dell'intesa, la promozione di corsi di alta formazione di cucina cinese in Italia ed Europa e viceversa, il lancio in Cina della Dieta mediterranea, la cultura e il marketing territoriale dei luoghi dell'eccellenza agroalimentare e culinaria. E, soprattutto, la volontà di rafforzare la reciproca influenza internazionale e di assistere al meglio i propri partner , nelle scuole di cucina cinesi . Perché, vale la pena ricordarlo, nella cultura del cibo, mediatore per eccellenza, passano le attività di promozione. Insomma Brescia è destinata a diventare capitale dei mestieri del gusto Italia-Cina.