Napoleone Bonaparte era morto solo da 11 anni quando Molino Dallagiovanna ha mosso i primi passi. Era il 1832, sono passati 190 anni. Numeri che fanno sgranare gli occhi. Per questo il 10 settembre presso lo stabilimento di Gragnano Trebbiense (Pc) la celebrazione è stata corale. Una grande festa che ha visto protagonisti con la quinta e la sesta generazione della famiglia tutti coloro che negli anni hanno contribuito alla crescita e al successo nel mondo del Molino emiliano.
Prendendo spunto da sei riferimenti chiave (1832, Famiglia, Acqua, Ricerca, Mondo, Futuro) sono stati premiati dipendenti, collaboratori, clienti, distributori e tanti protagonisti dell’arte bianca. Presenti, tra gli altri, Iginio Massari («Siete un’azienda che in 190 anni ha saputo riprodurre la competenze. La vostra evoluzione è continua»), Achille Zoia, Leonardo Di Carlo, Luigi Biasetto, Denis Dianin, Claudio Gatti.
Paolo, Sergio, Pier Luigi, Stefania, Renza e Sabrina Dallagiovanna
Quinta e sesta generazione
A fare gli onori di casa la famiglia Dallagiovanna al completo, con la quinta generazione rappresentata dai cugini Pier Luigi e Sergio e la sesta con Paolo, Sabrina, Renza e Stefania.
L’azienda fu fondata nel 1832 dalla signora Ernesta. La sua principale attività era la commercializzazione dei cereali, che venivano ritirati dagli agricoltori con il barà, un antico calesse trainato da cavalli, e portati a macinare presso altri molini in zona. Solo nel 1870 venne acquistato il primo molino a pietra, alimentato con l’acqua del Rio Vescovo, di proprietà dei Visconti di Modrone. L'annata che cambiò la storia del Molino fu il 1949, quando ad assumere la guida dell’azienda furono Guido, Renzo e Vittorio Dallagiovanna che costruirono, dove attualmente ci sono i silos dei grani, il primo molino a cilindri, a cui ne seguì un secondo nel 1953.
Al centro, Achille Zoia e Iginio Massari
Il lavaggio del grano
Una storia che continua fino a oggi, attraverso quasi duecento anni di trasformazioni e che vede come punti di forza la selezione dei grani per creare miscele equilibrate e costanti, il lavaggio del grano - unico grande Molino in Italia a effettuare ancora questo passaggio fondamentale per una pulizia ottimale e una bagnatura più omogenea del grano - e la macinazione lenta e delicata nel rispetto delle componenti organolettiche del chicco. L’azienda offre oltre 400 farine, da quelle tradizionali per pane, pizza, pasta e dolci alle linee senza glutine e lattosio. Molino Dallagiovanna lavora su due impianti che consentono di macinare un totale di 3mila quintali di grano al giorno e vanta una capacità di stoccaggio di 80mila quintali. In Italia è leader nel settore pasticceria con la linea leDolcissime, composta da 7 referenze. Nel mondo esporta in 60 Paesi.
Andrea Clementi, Pizza Ambassador 2023
Pizza Bit Competition
La festa ha visto anche la finalissima nazionale della prima edizione di Pizza Bit Competition, la gara che Molino Dallagiovanna ha ideato per i pizzaioli professionisti con la collaborazione del Gambero Rosso. Oltre 400 le richieste di partecipazione da tutta Italia, 180 pizzaioli in concorso, 27 semifinalisti, solo 9 in finale. A conquistare il titolo di Pizza Ambassador 2023 è stato il 27enne Andrea Clementi della pizzeria Punto Pizza di Venezia, che ha presentato la pizza “Assaporando settembre” a base di petto di piccione. Sarà lui per il 2023 il volto ufficiale del Molino per il settore pizza in Italia e nel mondo. Ad arricchire il programma della giornata anche un giro tra le campagne piacentine a bordo di Fiat 500 storiche e la visita guidata al molino.
Dal 30 settembre fino al 30 novembre sarà possibile iscriversi alla seconda edizione di Pizza Bit Competition direttamente sul sito del Molino nella sezione: www.dallagiovanna.it/pizzabitcompetition2.
Molino Dallagiovanna
località Pilastro 2 – Gragnano Trebbiense (Pc)
Tel 0523 787155