ll panettone “più alto d’Italia” nasce nel cuore delle Alpi Lepontine a 1.800 metri d’altitudine. Siamo a Riale in Val Formazza, la frazione più settentrionale del Piemonte in provincia di Verbania, a pochi chilometri dalla Svizzera. Qui troviamo le cascate del Toce, considerate le più spettacolari delle Alpi, un importante anello di fondo, da anni sede di allenamenti di inizio stagione per molte squadre nazionali. Qui vive una comunità walser: molti parlano ancora il Titsch, dialetto di origine tedesca, il vino si chiama Prunent, il formaggio Bettelmatt, le patate hanno gli occhi rossi, la carne è di cervo.
Matteo Sormani e il suo Panettone
Qui troviamo la
locanda Walser Schtuba, ristorante gourmet segnalato dalla Michelin dove lo chef
Matteo Sormani produce il suo panettone con
lievito madre ed acqua di sorgente. Tutto è iniziato dal pane, con il lievito madre regalato da un professionista, perché la pasta madre non si può vendere, ma solo regalare. Poi, in un secondo tempo, questo speciale panettone... Anche se i dolci erano già nel DNA di Matteo, perché i suoi nonni erano pasticceri.
Disponibile per delivery e in tre varianti
A 1800 metri tutto cambia e diventa più difficile, non solo la temperatura di ebolizione dell’acqua, ma soprattutto la fermentazione e la lievitazione, che seguono percorsi diversi da quelli codificati in pianura.
Il panettone di Matteo è frutto di un lavoro completamente artigianale, vengono utilizzate solo prodotti piemontesi: il burro arriva dalle vallate alpine, le farine dal cuneese e le uova dal territorio. Unica eccezione per la frutta candita. Un panettone di montagna disponibile in tre varianti:
classico;
albicocca e mandorle;
integrale con mele, uvetta e cannella.
Il panettone prodotto a 1800 metri di altitudine
Quest’anno, per la prima volta, partirà anche il
servizio di delivery in tutta Italia, dando la possibilità, rimanendo a casa, di gustare questo prodotto che esprime in ogni ingrediente l’essenza dell’alta montagna.
Per informazioni:
locandawalser.it