Rivive grazie alla famiglia Alberti la Sperandri, un laboratorio di cioccolato aperto nel 1979 nella zona San donato a Torino dalle sorelle Deriu, di origine sarde, Speranza e Andreana. Un marchio di cioccolato noto tra gli addetti ai lavori, non al grande pubblico, perché le precedenti proprietarie avevano puntato sulla produzione conto terzi.
Il cremino classico della Cioccolateria artigianale Sperandri
Creazioni per pasticcerie e caffè storici
Anche oggi le loro creazioni - come racconta l’amministratore delegato Fabio Alberti - sono indirizzate alle pasticcerie e caffè storici che non dispongono dell’attrezzatura adatta alla produzione e ai clienti istituzionali. A fianco della produzione per conto terzi il nuovo progetto Sperandri prevede di ampliare l’attività alla clientela diretta facendone conoscere il marchio con nuovi investimenti prima di tutto sulla squadra; infatti, a fianco della famiglia Alberti si aggiunge un altro nome del cioccolato torinese, Massimo Gertosio, maître chocolatier d’eccezione come responsabile della produzione.
Nuova cioccolateria/gelateria
Secondo passo l’apertura di una una cioccolateria/gelateria a marchio nella commerciale via Tripoli, proprio di fronte al Santuario di Santa Rita proponendo una specialità di casa Gertosio, il Sabaudo, ovvero crema di nocciole (50% di nocciola Igp Piemonte), caffè non zuccherato (miscela appositamente selezionata con una torrefazione artigianale di Pinerolo), una generosa quantità di panna montata e una spolverata di granella di nocciole tostate. Per quanto riguarda il gelato invece hanno avviato una collaborazione con lo storico marchio Fiorio che produce creme realizzate su ricetta Sperandri.
Laboratorio con i macchinari storici
Nel laboratorio aziendale di via Pinelli rimane aperto al pubblico il punto vendita. Tutto il ciclo di lavorazione, a cominciare dalla tostatura delle nocciole, rigorosamente Tonda Gentile Piemonte Igp, varietà prodotta nel Basso Piemonte che abbraccia alcune aree delle provincie di Cuneo, Alessandria ed Asti, avviene nel loro laboratorio utilizzando macchinari storici. Per il cioccolato viene acquistato il migliore sul mercato. Tra i macchinari storici, impressiona il taglia-cremini manuale, un accessorio costruito proprio negli anni Venti a Torino dalle officine meccaniche Romualdo Ferrero, un’impresa storica, oggi alla quarta generazione.
Il famoso Giandojotto estruso
Ritornando al cioccolato, sono tra i pochi a produrre il Giandojotto estruso ovvero utilizzando un’antica tecnica che non prevede l’uso di stampi bensì viene colato su delle piastre attraverso macchine progettate ad hoc, dando al cioccolatino una consistenza né troppo dura ne troppo fluida grazie all’abilità nella giusta miscelazione e lavorazione delle materie prime si ottiene un impasto che una volta estruso si addensa senza perdere la sua forma e la sua leggerezza.
Massimo Gertosio e Fabio Alberti
Oltre 80 tipi di praline
La gamma di prodotti è estremamente varia, con 80 tipi di praline con ripieni diversi dal classico all’innovativoe non mancano i colori come quelle al cioccolato Ruby per arrivare sino al torrone morbido. Aspetto interessante per i clienti è la possibilità di personalizzare molti dei prodotti: dagli incarti di gianduiotti, cremini e cioccolatini duri con il logo del committente, fino alle uova di Pasqua finemente decorate a mano o vestite in modo unico.