Tanti i progetti per il Tombea, il raro formaggio bresciano da valorizzare

Durante la la 41ª Sagra del Formaggio a Cima Rest in Valvestino è stato presentato progetto ValVes per valorizzare un alimento davvero tipico della valle bresciana. All'anno si producono solo 1300 forme di Tombea

14 settembre 2022 | 09:47
di Renato Andreolassi

Una festa dedicata a un centinaio di capi di Bruna Alpina, al loro latte e a solo quattro agricoltori-allevatori. Un mix che permette di dar vita a 1300 forme all'anno di Tombea, formaggio a pasta dura, più unico che raro! Domenica scorsa ha richiamato fra i fienili di Cima Rest in Valvestino, nel Bresciano, centinaia di persone per la 41ª Sagra del Formaggio.


Prodotto di nicchia da valorizzare

Tanta gente per scoprire un prodotto di nicchia, ma anche per la presentazione del progetto ValVes per valorizzare un alimento davvero tipico della valle bresciana. L'iniziativa è nata dal Consorzio Forestale Terra fra i due Laghi, in sinergia con il centro di zootecnica sperimentale dell'Università Cattolica di Piacenza e il Consorzio Lago di Garda Lombardia e la Regione.


Rigido disciplinare di produzione

Produrre Tombea significa anzitutto sottostare a un rigoroso disciplinare che lo garantisce. Prescrive anzitutto un'unica zona di produzione nei piccoli comuni di Magasa e Valvestino (insieme fanno poco meno di 300 abitanti) l'antico sistema di lavorazione del latte crudo, l'alimentazione delle vacche con erbe, fiori, e foraggio locale e il tradizionale processo di stagionatura. Norme rigorose che consentono di imprimere sulle forme il marchio Tombea, con i caratteristici fienili in paglia stilizzati di Denai e Cima Rest.


«Il nostro obiettivo - ha detto il sindaco di Magasa Federico Venturin -è quello di realizzare corsi di formazione, informazione e dimostrativi rivolti agli agricoltori e a chiunque sia interessato ad iniziare un'attività zootecnica montana, trasformazione del latte e stagionatura del Tombea». Non secondario poi l'aspetto della manutenzione e gestione dei pascoli e la tutela delle aree protette. L'invito - appello finale - visto anche il sensibile aumento delle richieste del mercato - è quello di coinvolgere la popolazione ad aumentare i capi allevati ,in una splendida zona naturale.

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Alberto Lupini


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