Grondona è un marchio storico genovese, sinonimo di biscotti, soprattutto di un certo tipo di biscotti conosciutissimi e amati da ogni ligure che si rispetti: i Biscotti del Lagaccio. Lo storico biscottifico ha tagliato più di un anno fa lo storico traguardo dei duecento anni di attività e grazie al bicentenario ha fatto ingresso all'interno di un vero club elitario: Les Henokiens. Si tratta di un'associazione internazionale a cui possono aderire soltanto le aziende che hanno, appunto, più di duecento anni ma che allo stesso tempo siano di proprietà della stessa famiglia dalla fondazione. Questa deve essere ancora alla guida della società ed essere finanziariamente solida.

Il Biscottificio Grondona in una cartolina storica
La storia del Biscottificio Grondona
La storia dell’azienda di famiglia Grondona inizia nei primi anni dell’800 con Giuseppe che, partito come semplice mugnaio con la sua “fabbrica di arte molitoria” crea il suo pastificio, utilizzando inizialmente la farina che i contadini gli lasciano in pagamento della macinatura. Giuseppe Grondona si firma "fabbricante vermicellaio dal 1820" affidando alla famiglia il primo documento ufficiale dal quale trae origine un percorso che ancora oggi disegna la sua forma.
Suo figlio Francesco a fine ‘800 crea il panificio Grondona e con esso inizia l’arte di famiglia di mantenere e nutrire la madre bianca, che allora si chiamava crescente, ovvero l’unico lievito ai tempi conosciuto e ancora oggi materia prima irrinunciabile. Nonno Orlando, figlio di Giuseppe, ampliò ulteriormente la produzione scegliendo di diventare pasticcere e di produrre uno dei più apprezzati Biscotti dell’area genovese: il Lagaccio.

Il francobollo realizzato per i duecento anni
Non si ferma a questo prodotto e inizia invece a cercare le antiche ricette delle massaie genovesi, i cui dosaggi e tempi di lavorazione e cottura annota in un libricino dalla copertina nera. Nei primi anni del ‘900 un’altra novità: al marchio Orlando Grondona si affianca l’immagine simbolo del nonno con la bambina.
Francesco, esponente della quarta generazione, affianca alla produzione dei Biscotto del Lagaccio e del Biscotto della Salute la produzione di Canestrelli e Pandolci (il dolce genovese tipico delle festività natalizie).
Oggi Grondona è una realtà che comprende dal 2005 le specialità Duca d’Alba e dal 2008 il marchio Bonifanti.
La qualità è rimasta invariata
Tutto viene realizzato all’insegna della qualità e della genuinità: la pastafrolla è fatta come si faceva un tempo, con burro puro, zucchero e farina. Il burro viene controllato a partita e non a campione, gli ingredienti che arricchiscono il gusto sono di prima qualità: i pinoli sono quelli lunghi tipo Pisa, le nocciole sono piemontesi, vengono acquistate intere e tostate in azienda, le mandorle non sono armelline, la frutta candita è macedonia di vera frutta, l’uvetta è di Smirne selezionata a mano.
Nello stabilimento di Campomorone c’è uno spremilimoni: è il fabbricatore di aroma, almeno per il profumo di limone. Gli altri aromi sono le bacche di vaniglia, i semi d’anice e l’acqua di fiori d’arancio. Un altro segreto è la pasta madre che si rigenera tre volte al giorno da più di cent’annic on passaggi di acqua fredda e calda per riequilibrarne le condizioni che devono essere stabili.
Il Biscottificio Grondona in numeri
In cifre il Biscottificio Grondona è: 22 milioni di euro di fatturato, 95 dipendenti, 2 stabilimenti produttivi (uno in Liguria e uno in Piemonte), 3 aziende nel Gruppo (Bocchia, dal 1958 tostatura di caffè e prelibatezze artigianali, Bonifanti, dal 1932 produzione di alta pasticceria, e Duca d’Alba, storica azienda produttrice di alta biscotteria).

Macchinari al lavoro nel biscottificio
La gioia del presidente
Il giorno dell’ammissione all’esclusivo club Les Henokiens il presidente Gildo Grondona ha commentato: «La procedura è stata lunga e ha richiesto molto tempo, ma è stato un viaggio affascinante nella nostra storia. Nella documentazione prodotta abbiamo inserito anche l’albero genealogico dei Grondona. Per noi è un traguardo molto importante, che premia la fedeltà ai nostri valori di imprenditori».