Il fenomeno (termine appropriato per definire la multiforme dimensione ed efficacia del progetto del vulcanico e giovane collettivo bolognese) di Forno Brisa continua a stupire e a far lievitare idee e iniziative. Freschi di riconoscimento delle tre pagnotte e delle tre rotelle nella Guida Gambero Rosso, del nuovo spazio aperto la scorsa estate alla Bolognina e delle tante iniziative che continuano a sfornare. Ne approfondiamo alcune che hanno lasciato il segno durante le feste natalizie ma che prolungano i loro effetti ancora oggi.

Collezione Remix: impasto di Forno Brisa e gusto creativo di amici e colleghi
Operazioni a quattro mani
Argomento panettoni. Come al solito non sono mancate operazioni a quattro mani con la folta schiera di amici di lievito di cui si circondano. Come il progetto e la collezione Remix, Forno Brisa prepara l’impasto e gli amici e colleghi propongono il gusto creativo. Quest’anno il ventaglio di proposte hanno visto il team di Gigliola di Lucca che ha ideato un panettone con datteri, sesamo e limone, i ragazzi di Tipografia Alimentare di Milano creatori di un panettone con mela cotogna, limone, cioccolato, Ditta Artigianale che ha proposto un panettone con il gin Peter in Florence. Il Pandoro, invece, rappresenta un Remix in senso contrario in quanto realizzato dal Mercato del Pane di Montesilvano (Pe) con le farine di Forno Brisa.

Panettone vegano
Panettoni limited edition
L’azione di co-marketing territoriale a scopo benefico di quest’anno sono stati i circa 300 panettoni classici “limited edition” progettati insieme a Back-Door Bottega di Bologna e in vendita contemporaneamente sia nei loro store che in quelli di Forno Brisa, i cui proventi sono stati devoluti a sostegno della società di Baskin, il basket inclusivo che porta in campo, insieme, ragazzi normodotati e diversamente abili. Con un packaging dedicato e con all’esterno una scritta eloquente: “le cose buone accadono”.
Il dolce dell'inclusione
Back-Door Bottega è uno dei punti di riferimento a livello nazionale e non solo, per lo streetwear e per i collezionisti di sneakers, una bottega storica del centro di Bologna, aperta nel 2007 nei locali della merceria di famiglia di Marco Evangelisti, titolare dell’impresa. Firma affermatissima per gli amanti del basket e dell’abbigliamento sportivo, Back-Door è un esempio virtuoso di impresa giovane che guarda al suo settore a tutto tondo. Come ha sottolineato lo stesso Evangelisti: «Volevamo usare la nostra voce per mandare un messaggio positivo e sensibilizzare sui temi dell’inclusione nello sport; abbiamo scelto di farlo con Forno Brisa perchè sono ragazzi giovani come noi, che nel loro campo sono mossi dagli stessi ideali»
L'estetica che fa la differenza
Sul campo della sostenibilità e dell’economia circolare si colloca invece il progetto dell’outlet dei panettoni. Per il passato Natale, infatti, i panettoni con piccoli difetti estetici, che non rispettavano gli standard di vendita, sono stati offerti al pubblico nello spaccio in via Nicolò dall’Arca a un prezzo scontato del 30%. I panettoni “Brutti ma Buoni”, presentano solo qualche piccolo difetto estetico: sono un po’ ammaccati, leggermente scollati dal pirottino, con la glassa irregolare. Finora venivano smerciati fra lo staff e gli amici sempre seguendo il principio della lotta allo spreco. Ma poi, come ha spiegato Clementina Verrocchio, direttrice commerciale della sede in Bolognina, ragionando sul come sbagliare oltre che umano sia anche parte del proprio lavoro e dei tentativi di migliorarsi, Forno Brisa ha deciso di condividere con tutta la propria community «il frutto di un lavoro imperfetto ma qualitativamente impeccabile. Occasione in più per ribadire l’attenzione verso lo spreco sotto le feste, quando normalmente tocca il suo picco annuale». Scelta coerente con la linea “Brutti ma buoni” che ha visto nello spaccio di via Niccolò dell’Arca uno spazio dedicato ai biscotti un po’ rotti, ai cornetti ammaccati, al pane del giorno prima.

Brutti ma Buoni: il piccolo difetto estetico viene condiviso
Fermento autarchico
Insomma tanto fermento per un Forno Brisa che amplia il suo orizzonte di anno in anno diventando sempre più autarchico negli ingredienti essenziali della propria filiera oltre che torrefattore di caffè e produttore di cioccolato. Non è certo la fabbrica di Willy Wonka ma il laboratorio di Via Niccolò Dall’Arca, nonostante non abbia ancora assunto l’assetto definitivo visto il recente trasloco, sta già stretto rispetto all’espansione e alle galoppanti idee dell’esuberante collettivo felsineo.
Buoni davvero
Postilla finale riservata a una piccola recensione personale, riservata all’assaggio natalizio di uno dei panettoni “Brutti ma Buoni”, quello con Caffè e Cioccolato Bianco, con caffè tostato dal Forno Brisa e burro di cacao peruviano in permacultura. Lasciato, come da manuale, a riscaldarsi una mezz’ora prima del consumo, nessuno in famiglia ha avuto il tempo di accorgersi del piccolo difetto estetico, concentrandosi più che altro nell’accaparrarsi le ultime fette disponibili, magari quelle con più venature di cioccolato bianco!
Forno Brisa
via Nicolò dall’Arca 16/2 - 40121 Bologna
Tel 051 0217086
www.fornobrisa.it