Come funziona Nina, l'IA che difende la mozzarella di Bufala campana Dop

Il Consorzio mozzarella di Bufala campana Dop ha lanciato un progetto innovativo che utilizza l'intelligenza artificiale per identificare e contrastare le mozzarelle fake

10 aprile 2024 | 12:27
di Vincenzo D’Antonio

Che l'Italian sounding sia un flagello per il nostro comparto agroalimentare, e all'interno di esso lo sia soprattutto per la Dop economy, è cosa notoria. Misure di contrasto si prova a prenderle ma sovente esse risultano inefficaci o quantomeno tardive. Giunge pertanto meritoria l'iniziativa realizzata dal Consorzio della mozzarella di Bufala campana Dop che ha voluto e saputo realizzare un progetto di vigilanza sulla veridicità e autenticità degli incarti atti a contenere quella deliziosa e squisita porcellana bianca che è la mozzarella di Bufala campana Dop. L'intuizione probabilmente nasce anche dalla considerazione che... l'abito fa il monaco!

Insomma, la vera mozzarella di Bufala Campana Dop, doverosamente e diligentemente tutelata dal Consorzio (e controllata da ente terzo) è incartata in incarto che deve contenere informazioni certe (certificate = rese certe) come da disciplinare. Una mozzarella fake, apoditticamente, avrà incarto fake! Ci si pone, grazie ad applicazione di intelligenza artificiale, nella condizione di saper riconoscere incarti fake e di conseguenza si è certi di trovarsi al cospetto di mozzarella di bufala campana dop fake!

Nina, la nuova "guardia del corpo" artificiale della mozzarella di Bufala campana Dop

Si tratta del primo progetto in Italia realizzato da un Consorzio, che punta sull'IA come strumento innovativo per la tutela di un prodotto Dop. Dal 2016 il Consorzio ha sede nelle Regie Cavallerizze del Palazzo Reale di Caserta. Il progetto ideato dal Consorzio è stato commissionato alla società Farzati Spa, che ha messo a punto un sistema di intelligenza artificiale, una “guardia del corpo” virtuale della mozzarella di Bufala campana Dop, denominata Nina, in grado di apprendere e riconoscere i pattern di autenticità degli incarti.  Nina è basata su una piattaforma che sfrutta l'intelligenza artificiale in un processo di miglioramento continuo. L'IA cerca e verifica sul web, con tecniche di scraping. Con scraping (= raschiatura) si intende l'estrazione automatizzata di informazioni dal web, resa possibile da software che prelevano grandi quantità di dati (i cosiddetti Big Data) dai siti visitati.

L'obiettivo di Nina, l'intelligenza artificiale del Consorzio della mozzarella di Bufala campana Dop

Nina, quindi, intercetta tutti i riferimenti che incontra sulla mozzarella di Bufala Campana Dop, li analizza in base a regole di apprendimento continuo, così individuando e segnalando la presenza di imitazioni, contraffazioni, evocazioni e abusi. Pertanto, Nina verifica gli incarti di Mozzarella Dop, imparando a distinguere quelli autentici da quelli fake. «Il progetto è un modello di innovazione nel settore caseario, perché riesce ad offrire una soluzione concreta per garantire la trasparenza e la tracciabilità degli incarti e combattere la contraffazione. Attraverso l'impiego di tecnologie avanzate, questa iniziativa non solo tutela uno dei prodotti più rappresentativi dell'eccellenza italiana, ma stabilisce anche nuovi standard per l'intero settore agroalimentare», spiega Giorgio Ciardella, cto di Farzati.

«Questa innovazione rappresenta un salto di qualità nell'attività di vigilanza sulla mozzarella di Bufala Campana Dop e testimonia che, se ben utilizzata, la rivoluzione dell'intelligenza artificiale può essere di grande aiuto alla tutela del Made in Italy», commenta il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, che aggiunge: «L'applicazione dell'IA renderà possibile per il Consorzio implementare in maniera esponenziale la propria attività di vigilanza sul mercato ma anche di fornire un servizio di monitoraggio a favore dei soci. Così per la prima volta l'agrifood di eccellenza si allea con l'innovazione tecnologica, restando al passo con le sfide del mondo globale».

Per comprendere appieno di cosa si sta parlando, analizziamo i dati salienti della mozzarella di Bufala Campana Dop. La Mozzarella di Bufala Campana è il più importante marchio Dop del centro-sud Italia. Nel 2023 sono state prodotte 55.588 tonnellate di mozzarella di Bufala Campana Dop. Il fatturato al consumo nell'anno 2023 è stato di 750 milioni di euro. La filiera occupa 11mila addetti. L'export rappresenta il 40% della produzione. I principali Paesi “mozzarella lovers” sono Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti e Giappone.

Mozzarella di Bufala campana Dop, le parole del presidente Raimondo su Nina

Torniamo a “Nina” ed ascoltiamo Domenico Raimondo, presidente del Consorzio: «L'obiettivo del nostro Consorzio è di potenziare sempre più la trasparenza del comparto, puntando sull'innovazione digitale. Questo progetto si aggiunge alla totale tracciabilità della filiera, che oggi, partendo da una singola mozzarella di bufala Dop consente di risalire fino alla partita di latte con cui è stata prodotta. L'ulteriore step realizzato eleva gli standard di efficienza della filiera e consente di differenziare ancor di più la Bufala campana Dop dalle altre mozzarelle in commercio». Insomma, grazie alla tecnologia abilitante in questo caso costituita da applicazione su piattaforma di intelligenza artificiale, consentirà sempre meglio e sempre più di scovare le “bufale”, affinché la vera mozzarella di Bufala Campana Dop doni gioie al palato dei mozzarella lovers.

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