Viene definito “il Re dei risi”, il Carnaroli. Ma nel caso del Classico di Pozzi si può parlare di “Re dei Re”. Nella zona di Landriano, nel Pavese, prospera da più di due secoli Cascina Cirano. Qui si estendono le risaie delle famiglia Pozzi che, di generazione in generazione, dal 1822, coltiva riso. Oggi il suo Carnaroli è un prodotto premium che si stacca e differenzia da tutti gli altri, frutto di una filosofia che ha voluto elevare gli standard qualitativi e di processo.

Giorgio Pozzi
«Negli ultimi anni - spiega
Giorgio Pozzi in rappresentanza della famiglia - abbiamo deciso di proporre al mercato un prodotto di grande pregio e abbiamo avviato la produzione di Carnaroli Classico, denominazione che l’
Ente risi italiano insieme all’Unione europea conferisce a tutti gli agricoltori che decidono di rispettare determinati
processi produttivi. Il che significa che abbiamo una
semente certificata al 100% Carnaroli e una filiera controllata fino al chicco e alla messa in tavola del prodotto. Questo a garanzia dell’autenticità del riso Carnaroli e della sua
totale tracciabilità, a partire da dove e come viene coltivato».
Il risultato è un riso che vanta un’ottima
tenuta di cottura. Un chicco compatto, ricco di amido e di sostanze nutritive. Assorbe il brodo e trattiene profumi e sapori esaltando ogni ingrediente. Si distingue anche per il colore ambrato caldo e per la consistenza e sviluppa un
gusto intenso nel piatto.
Campi fertilizzati dai bovini«Per la coltivazione delle nostre terre - sottolinea Giorgio Pozzi - ci serviamo inoltre di
bovini che aiutano a fertilizzare i campi in maniera naturale. Valore aggiunto che fa apprezzare il
Carnaroli Classico Pozzi non solo dalla ristorazione più qualificata, ma anche dalla grande distribuzione, dove lo proponiamo a un prezzo un po’ più alto rispetto a quelli “commerciali”. Il mercato ci ha seguito, in quanto i consumatori si sono rivelati disponibili a spendere qualcosa in più consapevoli che a monte c’è una filiera tracciata e controllata che adotta
parametri di alto profilo».
Un ulteriore punto di forza del Carnaroli Classico della famiglia Pozzi è che è
un riso “giovane”: viene confezionato nel medesimo anno solare di produzione. La raccolta inizia tra settembre e ottobre di ogni anno. «Non facciamo stock di risone per tanti mesi o per tanti anni - puntualizza Pozzi - siamo convinti che il prodotto debba essere consumato con la sua scadenza naturale. Il riso cosiddetto “invecchiato” non è nelle nostre corde. Lo preferiamo decisamente fresco e senza conservanti».
Per informazioni:
www.risopozzi.com