"C'è acqua, acqua dappertutto, ma nemmeno una goccia da bere," scriveva il poeta Samuel Taylor Coleridge nel suo "La ballata del vecchio marinaio". Se il dilemma affrontato da Coleridge era l'abbondanza senza accesso, oggi il contesto è radicalmente diverso. Pur rimanendo una risorsa vitale, l'acqua ha assunto nuove dimensioni che trascendono la mera necessità di idratazione. Nel contesto italiano, è diventata anche un emblema di lusso e distinzione sociale. Uno dei principali protagonisti di questa mutazione culturale nel Belpaese è Acquedilusso.it, un'azienda fondata nel 2012 che si è specializzata nel selezionare e distribuire acque “premium” di provenienza globale.
Giacomo Giancarlo, fondatore e Ceo dell'azienda, ci spiega che «in Italia non c'era un'offerta di acque dal mondo» e ha quindi deciso di andare a occupare questa nicchia di mercato. Tuttavia, entrare in un segmento di mercato come questa richiede una certa sensibilità verso il prodotto e il consumatore. Acquedilusso.it non si limita a vendere semplicemente "acqua in una bottiglia"; piuttosto, l'azienda si sforza di creare un'esperienza distintiva.
Versatilità del mercato dell'acqua: tra ristoranti stellati e consumatori esigenti
Mentre l'acqua di lusso può essere vista da alcuni come una stravaganza, Giancarlo sottolinea la versatilità del mercato: "da un lato, serviamo molti ristoranti di alto livello, molti dei quali stellati. Dall'altro, il nostro e-commerce è dedicato a una clientela “premium” con una percentuale di circa il 50% di clienti ricorrenti e il 50% di clienti occasionali». La dualità del mercato dimostra che, nonostante le critiche, esiste una domanda per queste acque esclusive.
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Con oltre 200 referenze, l'attenzione ai dettagli è fondamentale. «Ogni acqua nel nostro portafoglio è selezionata in base alle sue caratteristiche organolettiche da due idrosommelier dell'azienda, oltre a me», afferma Giancarlo.
Svalbardi: l’Artico in bottiglia
Una delle acque più particolari è l'acqua Svalbardi, «Una bottiglia che costa circa 10.000 euro, ma che al momento non è disponibile alla vendita», dice Giancarlo. Ma cosa giustifica un prezzo così elevato? Oltre al processo di estrazione da iceberg millenari, c'è una produzione estremamente limitata. «Ogni spedizione produce solo 13.000 bottiglie di acqua potabile pura; ogni lotto è quindi un'edizione limitata».
Fillico: quando l'acqua diventa gioiello
L'acqua Fillico, al prezzo di 200 euro a bottiglia, offre un altro tipo di esclusività. Proviene da una fonte giapponese famosa per la produzione dei migliori Sakè e le bottiglie sono ornate con cristalli Swarovski. «È un prodotto che va oltre l'idratazione, diventando un vero e proprio oggetto di design» si legge sul sito.
Nevas: acqua o Champagne?
Con un prezzo di circa 90 euro a bottiglia, l'acqua Nevas è un'altra opzione per gli intenditori. «Ha texture perlacea proprio come uno champagne - afferma Giancarlo - ed è prodotta dall’assemblaggio di cuvée di acqua provenienti da due fonti artesiane». Entrambe le fonti hanno diverse centinaia di anni e conferiscono all’acqua, attraverso i loro speciali strati rocciosi, un alto contenuto di minerali, in particolare di calcio naturale. E, come per i migliori champagne, anche Nevas è chiusa da un tappo di sughero.
Un mercato in espansione o una moda passeggera?
Si pone la questione se l'interesse per queste acque esclusive sia un fenomeno di breve durata o un mercato in crescita. Secondo Giancarlo, l'obiettivo dell'azienda è semplicemente ampliare la gamma delle acque di alta qualità disponibili. Resta da vedere se questa ambizione si trasformerà in un trend stabile o se resterà un segmento di mercato limitato.
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Alberto Lupini
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