L’annata 2025 del Laudemio si profila come una delle più interessanti degli ultimi anni. Le prime proiezioni sulla raccolta degli oli extravergine di oliva premium indicano un incremento delle rese e un profilo qualitativo elevato, favorito da condizioni climatiche favorevoli e da un approccio produttivo orientato al controllo rigoroso di ogni fase della filiera.
Come evidenziato dalla Presidente Diana Frescobaldi, «la vera sfida si gioca sulla qualità e genuinità del prodotto e con la continua ricerca agronomica, nonché sulla sostenibilità ambientale sempre nel rispetto del territorio».
Laudemio 2025: andamento della produzione e prospettive del settore
Il contesto produttivo nazionale mostra segnali di ripresa: le stime ISMEA per la campagna 2025-2026 indicano un possibile incremento fino al +21% rispetto all’annata precedente. In questo scenario, il Laudemio conferma una posizione di rilievo grazie ai suoi 950 ettari di superficie olivetata gestiti dai 21 produttori associati.

Diana Frescobaldi
Il valore del prodotto non si misura solo in termini economici - pari a un valore annuo stimato di 6,5 milioni di euro - ma soprattutto nell’identità territoriale e nella tracciabilità certificata. Ogni lotto nasce da un sistema di controlli che segue l’olio dalla pianta fino alla bottiglia per garantirne autenticità e caratteristiche organolettiche distintive.

Le dolci colline che circondano Fattoria di Maiano
Il sistema di controllo e il ruolo della bottiglia Laudemio
La tutela della tracciabilità e dell’identità di prodotto è affidata alla Società Consortile Laudemio. Un elemento distintivo è la bottiglia, completa di tappo antirabbocco e marchio unificato per tutti i produttori. Prima dell'imbottigliamento, ogni campione è sottoposto alla valutazione di un panel ufficiale: sette degustatori accreditati dal Governo Italiano verificano idoneità e conformità sensoriale del prodotto. Solo gli oli che rispondono ai parametri richiesti possono essere dichiarati Laudemio.

Pane e Laudemio...
Come ricordato da Diana Frescobaldi, «il panel di degustatori deve essere sempre più esigente; l’asticella è sempre più alta perché nel mondo crescono i paesi capaci di produrre oli di qualità».
Il clima della stagione 2025 e il profilo sensoriale del nuovo Laudemio
L’andamento climatico ha favorito olive di notevole pregio, dando vita a un extravergine ad alta intensità aromatica. Le prime valutazioni descrivono un prodotto equilibrato, con sensazioni lievemente piccanti e note amaricate armoniche.
Le ultime olive prima della raccolta
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La raccolta delle olive con metodo tradizionale
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Il lavaggio delle olive appena raccolte
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Il lavaggio delle olive appena raccolte
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«L’andamento climatico di quest’anno ha contribuito a una produzione di livelli di massima eccellenza», conferma Frescobaldi, evidenziando il retrogusto fruttato e la pulizia sensoriale del nuovo olio.
Laudemio nel mondo: i mercati più forti dell’export
Il mercato principale resta l’Italia con il 28% della distribuzione totale, seguita dal Nord America (27%) e dall’Asia (16%, con il Giappone al 10%). L’Europa rappresenta il 12% delle destinazioni. Frescolbaldi sottolinea l’importanza del posizionamento internazionale: «I mercati che danno maggiore soddisfazione sono Nord America e Giappone, senza perdere di vista l’importanza di essere forti in casa».
Dalle origini alla crescita: la storia del Laudemio come modello di qualità
La storia del Laudemio affonda le sue radici in un momento cruciale: la gelata del 1985, che distrusse oltre l’80% degli oliveti toscani. Da quell’evento nacque l’idea di un progetto nuovo, come racconta la Presidente: «Nel 1989, dopo quella catastrofe, mio padre Vittorio Frescobaldi decise che era il momento di creare un olio straordinario. Mise insieme venti produttori con l’obiettivo di creare una Ferrari dell’olio».

Il panorama dal Castello di Nipozzano, tra ulivi e vigneti
Furono stabilite regole chiare: raccolta entro novembre, frangitura entro 24 ore, controlli rigorosi. «La parola Laudemio significa la parte migliore del raccolto, quella destinata al feudatario», ricorda Frescobaldi.
Ricerca agronomica e gestione degli oliveti: il futuro della qualità
Il futuro del Laudemio passa attraverso la continua ricerca sulle cultivar e sulle tecniche colturali. Accanto agli oliveti tradizionali, trovano spazio impianti a spalliera che consentono una migliore gestione agronomica e rese più costanti nel tempo.

Scorcio dei nuovi impianti a spalliera
«È fondamentale evitare la cristallizzazione dei modelli produttivi. La ricerca agronomica è un elemento centrale», afferma Frescobaldi, sottolineando anche la crescente attenzione alla gestione delle risorse umane e alla sicurezza sul lavoro.
I produttori: una rete di eccellenza tra Firenze, Arezzo e Siena
I produttori del Laudemio sono ventuno, ognuno con la propria etichetta, ma con un’identità comune custodita dal marchio unico.
Laudemio 2025: prospettive e visione
Lo sguardo al futuro si fonda su una filosofia chiara: migliorare continuamente. «Non c’è via d’uscita, bisogna continuare a mettersi in discussione», osserva Frescobaldi. «Non siamo arrivati, ma è un punto di partenza. La competizione è sempre più impegnativa e occorre essere migliori, sempre».
Pane e Laudemio, uno dei modi migliori per degustarlo...
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Degustazione guidata di Laudemio
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Le etichette della degustazione guidata
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Laudemio in cucina
La nostra visita al territorio del Laudemio e ad alcune delle aziende produttrici è stata un'ottima occasione per degustarlo, sia in purezza - apprezzando tanto le sottili differenze tra le varie etichette quanto un fil rouge che marca la visione del territorio e uno stile ben preciso - sia ovviamente abbinato a varie declinazioni di cucina, dalla più classica di tradizione toscana fino ad interpretazioni fine dining.
Uovo, zucca e barbabietola - Castello di Nipozzano
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Paccheri con pesto di aglio orsino e pancetta - Castello di Nipozzano
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Castagnaccio e mousse al caramello salato - Castello di Nipozzano
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Carpaccio di tonno con crudité di carciofi - Atto di Vito Mollica
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Zuppa etrusca con porcini e baccalà sfogliato - Atto di Vito Mollica
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Lombetto di capriolo alla brace con crema di patate al limone e cavolo nero - Atto di Vito Mollica
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Budino di castagne al rosmarino e gelato ai pinoli e Laudemio - Atto di Vito Mollica
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Laudemio società consortile
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