Le previsioni per gli spostamenti lungo l’Italia per le vacanze di Pasqua parlano di 10 milioni di persone. Che siano viaggiatori nazionali o stranieri, il comun denominatore è che si metteranno a tavola, come tradizione comanda. Al ristorante, secondo i dati Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi si accomoderanno 5,7 milioni di clienti, non necessariamente turisti, spesso avventori di prossimità. L’agnello sarà la portata “salata” scelta dal 39% degli italiani, secondo i dati Coldireti, ma tra Pasqua e Pasquetta, con l’immancabile gita fuori porta, la consuetudine gastronomica vuole i dolci in primo piano. Abbiamo provato a stilare una graduatoria spigolando sul web alla ricerca di dati. Ecco cosa è emerso.

La Colomba, dolce di Pasqua sempre più amato
Colomba
Iniziamo dal podio. Al primo posto la Colomba, inossidabile, che si gioca ogni anno il primato con l'Uovo, che spopola invece tra le giovani generazioni. Sempre abbonata ai quartieri alti la Pastiera napoletana. La Colomba è quindi un imperativo. Quella classica viene ormai affiancata da numerose varianti creative, come per esempio quelle con cioccolato fondente, ananas semicandito e cardamomo o amarena, pistacchio, nocciola.
Uovo

L'Uovo di cioccolato, classico simbolo della Pasqua
Anche l’Uovo vive un momento di evoluzione e oggi può diventare un oggetto di design elaborando forme particolari oppure decorando la superficie con fregi in cioccolato e colori. Anche l'utilizzo di diversi cioccolati si sta imponendo all'attenzione dei maestri pasticceri più creativi.
Pastiera

La Pastiera napoletana è trasversale sulle tavole degli italiani
Non tutti sanno invece che la Pastiera è nata con ogni probabilità nel XVI secolo nel convento napoletano di San Gregorio Armeno utilizzando come ingredienti simboli della cristianità come uova e grano, associati alle spezie e ai profumi del Mediterraneo.
Salame di cioccolato

Salame di ciooccolato
La graduatoria prosegue con il Salame di cioccolato, diffuso un po’ in ogni regione; è un dolce insaccato con cioccolato e biscotti. In Sicilia viene chiamato anche salame turco per il colore dato dal cioccolato fondente. Un dolce anche di recupero, che si può creare con il cioccolato delle uova di Pasqua.
Treccia pasquale

Treccia pasquale
Quinta posizione per la Treccia pasquale o Campanaccio calabrese, con uova, olio di oliva e scaglie di cioccolato. La tradizione vuole che fosse il dolce-regalo dedicato ai bambini. Esistono diversi tipi di impasto. Uno dei più classici è quello dei "Biscotti di Pasqua", cotto nei forni a legna. La sua forma, a ciambella, ricorda il cerchio della campana che suona a festa.
Uncinetti

Uncinetti calabresi - foto mangiarebuono
A seguire gli Uncinetti del sud, ciambelline ricoperte di glassa di zucchero. Diffusi soprattutto nella zona di Vibo Valentia, prendono probabilmente il loro nome dalla loro forma simile a un uncino oppure dalla presenza dell'anice nella glassatura che li ricopre. Proprio la glassatura ne garantisce la conservazione; i biscotti, molto friabili, rimangono saporiti e croccanti anche per diversi giorni. In Basilicata e Campania prendono il nome di Taralli al naspro (la glassa di zucchero, appunto).
Nidi di Pasqua

Nidi di Pasqua
I Nidi di Pasqua sono dolci di tradizione nazionale ricoperti di cioccolato che contengono ovetti colorati. La base, il nido, può essere una torta o un dolce lievitato, morbido e soffice, e intrecciato. Una ricetta semplice e scenografica molto apprezzata dai bambini che vengono attratti dalle uova accolte nel nido commestibile.
Pigna

Pigna di Pasqua - foto giallozafferanoblog
In Lazio un riferimento pasquale è la Pigna dolce. È un dolce tipico della Ciociaria che ricorda il panettone. È diffuso anche in Campania. Prevede una lavorazione e una lievitazione piuttosto lunghe, al termine delle quali viene decorato con confettini colorati.
Torta di riso al cioccolato

Torta riso e cioccolato - foto giallozafferanoblog
Tipica della Versilia, è la Torta di riso al cioccolato. Questa crostata è conosciuta anche come Torta coi Becchi per il caratteristico bordo formato da tanti becchi di frolla. Nel Pisano è diffusa una versione molto simile – ma arricchita di spezie, uvetta e canditi – conosciuta come Torta coi Bischeri, dove con ‘bischeri’ si intendono gli stessi becchi appuntiti.
Spongata

Spongada - foto www.vallecamonicacultura.it
Accomuna invece un’ampia fascia regionale che abbraccia Emilia Romagna, Toscana, Liguria e Lombardia la Spongata. La ricetta prende anche il nome di Spongada o Spungata e risulta differente a seconda dei luoghi di provenienza. Tra il Piacentino e il Parmigiano si tratta di una torta fatta con pasta brisée e ripieno di frutta, in Val Camonica prende la forma di palline di impasto lievitato da accompagnare a bevande calde. La Spongata di Erbanno è la versione camuna che può essere servita da sola o con un ripieno di confettura.
Gusto e tradizioni
A conti fatti una classifica che riguarda i dolci pasquali si rivela limitativa e ingenerosa. Il panorama gastronomico nazionale è così variegato, che non solo ogni regione, ma ogni provincia, se non comune, può vantare una tipicità in grado di guidare una classifica. E questo la dice già lunga sul valore delle forze in campo.