Raspini. Seconda generazione di una realtà imprenditoriale piemontese fondata nel 1946 dalla famiglia che la dirige. Da piccolo laboratorio artigianale ad azienda leader della trasformazione delle carni, un gruppo formato da tre centri produttivi due in provincia di Torino a Scalenghe con la sede sociale, a Isolabella vicino a Poirino, con il Prosciuttificio Rosa e Sala Baganza in provincia di Parma e a Parma con il salumificio San Giacomo entrato a far parte del Gruppo nel corso del 2018.
Il prosciutto cotto rappresenta il loro core business
Attenzione per l’ambiente e la sostenibilitàUna crescita maturata, come spiega
Giorgio Manno, direttore commerciale dell’azienda, nel rispetto della nostra filosofia: rispetto della tradizione che viene potenziata con
l’innovazione tecnologica, legame con il
territorio che non solo significa acquisto di materie prime di origine piemontese, ma anche
attenzione al
sociale dando lavoro alle maestranze del luogo e rispetto per l’ambiente. Lo provano le numerose certificazione ottenute, ma soprattutto l’installazione di un
impianto fotovoltaico sui tetti dello stabilimento di Scalenghe e da circa un anno un impianto di cogenerazione, che permette la riduzione delle emissioni di Co2 di circa 1500 tonnellate. Ed ancora attenzione verso le esigenze nutrizionali e della salute dei moderni consumatori.
Capillare distribuzione: dalla gdo all’horecaIl successo del brand in Italia è dovuto anche a una
capillare distribuzione multicanale, dalla
grande distribuzione all’horeca e al dettaglio tradizionale. Raspini è stata tra le prime aziende a presentare, negli anni ’90, i prodotti in atmosfera protettiva, grazie anche ad un nuovo reparto di 5mila mq che dal 2008 ospita le linee di affettatura per prodotti in
vaschetta all’interno di camere bianche. In questi ambienti, mediante il continuo addestramento degli addetti,
l’igiene e la
sanificazione sono mantenute a un livello tale da assicurare i massimi standard di salubrità e conservare inalterate nel tempo le caratteristiche organolettiche e sensoriali dei prodotti.
Fatturato 2020: 111 milioni di euroUn
fatturato 2020 che si aggira sui 111 milioni di euro, di cui il 6% rappresenta la quota estero, in particolare
Svezia,
Francia,
Germania e
Giappone, di recente anche l’autorizzazione all’esportazione negli
Stati Uniti, prima azienda in Piemonte.
Core business: il prosciutto cottoIl
prosciutto cotto rappresenta il loro core business, ma in un certo senso anche il legame con il territorio. Il cotto viene prodotto da suini nati ed
allevati in
Piemonte in allevamenti certificati per il prosciutto di Parma, ma il cotto è anche un salume di lunga tradizione nella nostra regione, un tempo prodotto in piccole quantità, utilizzando la carne non idonea ad essere salata e stagionata. Alla fine degli anni Ottanta assistiamo alla sua evoluzione qualitativa e diventa una apprezzata alternativa al più classico
crudo.
Sinergia con lo stellato Marcello TrentiniNell’autunno del 2019 nasce la collaborazione con lo chef Marcello Trentini,
Ristorante stella Michelin
Magorabin di
Torino, e il
progetto Merenda all’italiana con la realizzazione di un prodotto dall’elevato contenuto innovativo dedicato totalmente al
toast e ai
Club Sandwich, ricette tanto amate in Italia e nel mondo, con l’obiettivo di rendere gourmet questi
snack.
I prosciutti Cotti di Alta Qualità Raspini e Rosa sono stati scelti, a livello nazionale all’interno del mercato dei cotti, come prodotti che rappresentano i principi fondamentali del progetto firmato dagli agricoltori italiani Fdai della
Coldiretti: valorizzare le produzioni delle filiere agroalimentari italiane, che garantiscono origine e tracciabilità. Il primo prodotto è il
Gran Paradiso Raspini, prosciutto cotto ottenuto con l’impiego di sole carni italiane, accuratamente selezionate. Una ricetta con l’impiego
d’ingredienti naturali, 72 ore di massaggio delle carni, 24 ore di lenta cottura a vapore e 2 settimane di riposo. Il Gran Paradiso è facilmente riconoscibile per il suo stampo che ricorda la legatura a mano.
Raspini ha avuto un importante ruolo nella
cartificazione Igp del
salame Piemonte nel luglio 2015 e nella costituzione del Consorzio di tutela.