Per il Natale 2021, su più di tre tavola su quattro (69%) torna il torrone. Il dato emerge da un sondaggio Coldiretti diffuso durante la sfilata dei dolci tradizionali al mercato di Campagna Amica al Circo Massimo a Roma. Nell'occasione è stata anche allestita la prima mostra del torrone tricolore, con le produzioni più originali provenienti da tutta Italia. Anche perché la tendenza che ha riportato in auge questo dolce delle feste è quella di ricercare un prodotto 100% Made in Italy, i cui ingredienti (dal miele alla frutta secca) siano tracciabili e il cui acquisto consenta di sostenere un'impresa locale.

Su tre tavole delle feste su quattro torna il torrone: 100% Made in Italy e da filiera controllata
Morbido o a pasta dura? La differenza la fa lo zucchero
Ma quale torrone scegliere? Innanzitutto, la prima decisione da prendere è sulla consistenza del dolce: morbido o a pasta dura? Il diverso grado di morbidezza della pasta è dato sia dal tempo di cottura (breve per quelli morbidi, prolungato per quelli duri) che dalla materia prima utilizzata. Se nella preparazione si utilizza lo zucchero il torrone risulterà più duro perché lo zucchero viene caramellato e una volta freddo si secca e si indurisce, al contrario, il torrone in cui viene utilizzato come ingrediente principale il miele risulta più morbido perché il miele non indurisce come accade allo zucchero.
In Lombardia domina il torrone di Cremona
Una differenza che sottende le diverse peculiarità regionali. In Lombardia, il classico torrone di Cremona prende il nome dalla torre campanaria in muratura che domina la piazza del Duomo della città lombarda. La leggenda narra che il nome “torrone” sia nato nel 1441 in occasione del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, i duchi di Milano. Per i festeggiamenti venne preparato il dolce, modellato proprio secondo la forma del Torrazzo cremonese e da allora divenne uno dei dolci simbolo della città regalato ai politici del tempo come segno di benvenuto e per agevolare i negoziati.
In Liguria si va alla ricerca del Turun, noto anche come Cubaita
Rimanendo sempre al nord in Liguria troviamo il Turun chiamato anche Cubaita. È un antichissimo torrone tipico dell'estremo ponente ligure, soprattutto della provincia di Imperia. Si tratta di un dolce estremamente semplice fatto con un impasto di nocciole, mandorle e noci cotte nel miele, racchiuso tra due sottili cialde rotonde di ostia fatte con poca farina, acqua e albume su cui anticamente si imprimevano gli stemmi e le iniziali delle famiglie nobili. Purtroppo, si tratta di un torrone quasi in via di estinzione che però in passato, proprio per i suoi ingredienti poveri non mancava mai sulle tavole natalizie del ponente ligure, anche tra le famiglie meno abbienti. La sua particolarità è l'assenza totale di zucchero, non tanto per scelta ma per necessità in quanto nell'antichità era un ingrediente che non tutti potevano permettersi.

In Liguria il torrone più ricercato è quello della zona di Imperia
In Piemonte le nocciole, in Veneto le mandorle, in Friuli i semi di zucca
Poi abbiamo quello piemontese con le immancabili nocciole tipiche della regione e quello veneto chiamato mandorlato di Cologna Veneta già conosciuto ed apprezzato già al tempo della Serenissima Repubblica. Gli ingredienti e il loro dosaggio sono indispensabili per l’ottima riuscita di questo torrone che vengono inseriti nel calderone con un preciso ordine (prima miele poi poco zucchero, albume e infine le squisite mandorle) che vanno cotti ad una temperatura costante per circa otto ore. Nel Friuli Venezia Giulia si produce invece un originalissimo torrone con semi di zucca, morbido dal retrogusto particolare.
Esplosione di sapori per i torroni del Centro Italia
Per il centro invece molto tipico è il torrone agricolo dell’Umbria in cui coesistono insieme mandorle, noci, pistacchi, nocciole per un esperienza di gusto indimenticabile. Dalla Toscana invece arrivano sia il torrone che il croccante alle arachidi. L’arachide toscana è più piccola, più scura e un con gusto particolare e tutto da scoprire rispetto alle tipologie estere. Questo torrone è molto importante perché dimostra come la filiera dell’arachide nazionale rappresenta un enorme potenziale di sviluppo anche nell’arte dolciaria. Nelle Marche invece c’è il pregiato torrone alla visciola, tipica amarena della regione molto simile per aspetto alla ciliegia con caratteristico sapore dolce, ma con un retrogusto leggermente aspro che rendono questo torrone particolarmente gustoso. In Abruzzo non può mancare sulle tavole delle feste il classico torrone tenero al miele che è una componente fondamentale del torrone morbido molto tipico di questa regione. Nel Lazio invece troviamo il torrone di Alvito, di piccole dimensioni a pasta dura o morbida, ricoperto da un’ostia o da codetta di cioccolato. Gli ingredienti base sono mandorle, nocciole, cioccolato, zucchero caramellato, cioccolato fondente anche all'arancia, miele, cannella, aromi naturali. In Molise troviamo invece un torrone molto particolare ai mirtilli.

In Centro Italia il torrone si fa con arachidi, visciola, mirtilli, cioccolato e miele
In Calabria c'è addirittura un torrone Igp
Passando al Sud Italia dove regnano meraviglie assolute non si può non cominciare con il torrone della Calabria che è una vera e propria eccellenza perché è di fatto il primo torrone con protezione comunitaria ed è quello di Bagnara Igp che è considerato tra i più buoni di tutto il meridione. I principali ingredienti del torrone sono le mandorle, il miele e albume d'uovo, materie prime che in Calabria sono di prima scelta: il miele di arancio calabrese infatti è particolarmente aromatico e ricco di zuccheri, e la qualità delle mandorle è assicurata dalla vicinanza della Sicilia, isola della famosa mandorla di Avola.
In Campania il torrone ricoperto o all'Aglianico
Dalla Campania arrivano i famosi torroncini di San Marco dei Cavoti che è un comune del Beneventano, molto croccante e ricoperto di cioccolato fondente detto, per l'appunto, "croccantino di San Marco dei Cavoti ma molto curioso e nuovo è il torrone all'Aglianico tipico vino campano.
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Dalla Basilicata arrivano delle vere e proprie opere d'arte
In Basilicata troviamo i meravigliosi torroni artigianali all’Arancio, al limone e al cioccolato che sono delle vere e proprie opere d’arte perché sono in blocchi medio grandi particolarmente scenografici da portare sulle tavole delle feste.
Sulle isole i gusti del territorio
Per le isole invece in Sardegna troviamo il Torrone d’Ogliastra alle mandorle e mirto sia nella versione morbida che croccante che è nato principalmente per diffondere e dare valore alla tradizione della pasticceria sarda, con un grande riguardo per il celebre torrone dell’Ogliastra, famoso e rinomato per la fragranza e la squisitezza. Questo tipo di torrone viene preparato esclusivamente con miele pregiato e non prevede l’utilizzo di zucchero, glucosio o altre tipologie di dolcificanti. Altro ingrediente fondamentale per la confezione dei torroni sono le mandorle: anche in questo caso, si tratta di un prodotto tipico della zona di Triei, dove i mandorli in fiore costituiscono una caratteristica del paesaggio collinare. E infine dalla Sicilia non possono mancare i torroni ai pistacchi di Bronte ma anche alle mandorle di Avola fortemente legati alla bella isola.