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Valle Camonica patria dell'arte casearia. Ecco i premi del concorso "Fiormaggi"

Il concorso tenutosi a Darfo Boario (Bs) puntava a promuovere i prodotti di malga del bacino superiore dell'Oglio. A valutare i concorrenti una giuria coordinata da Slow Food

 
05 novembre 2021 | 18:00

Valle Camonica patria dell'arte casearia. Ecco i premi del concorso "Fiormaggi"

Il concorso tenutosi a Darfo Boario (Bs) puntava a promuovere i prodotti di malga del bacino superiore dell'Oglio. A valutare i concorrenti una giuria coordinata da Slow Food

05 novembre 2021 | 18:00
 

«Non guardate solo alla forma esterna, al colore della pasta, all'altezza e al sapore, ma pensate anche a quanto lavoro, impegno e sacrifici ci sono dietro e dentro ogni forma di questi formaggi e formaggelle d'alpeggio». Così, il direttore del parco dell'Adamello, Guido Calvi ai giudici della seconda edizione del concorso ''Fiormaggi'' svoltosi nei giorni scorsi in Valle Camonica, a Darfo Boario Terme. Un concorso voluto dall'Associazione darfense agricoltori, dalla Comunità, dal Comune di Darfo BT e organizzato con ostinata determinazione dall infaticabile Loretta Tabarini a da PromAzioni360.

Una tavolata dei formaggi selezionati dalla giuria Slow Food Valle Camonica patria dell'arte casearia. Ecco i premi del concorso

Una tavolata dei formaggi selezionati dalla giuria Slow Food

 

Tra varietà e qualità, ecco i premi di "Fiormaggi"

La selezione della giuria di qualità, coordinata da Slow Food di Valle Camonica, non è stata facile. Per un intero pomeriggio gli esperti hanno assaggiato e valutato un cinquantina di formaggi giunti da stalle e malghe sparse soprattutto nei Parchi dell'Adamello e dello Stelvio. Tanti giovani hanno partecipato al concorso all'insegna di una qualità in costante crescita e che merita di essere apprezzata e conosciuta dai consumatori valorizzando il lavoro e la produzione delle malghe.

Nella categoria Silter è stata premiata l’azienda agricola Sorelle Bettoni di Bienno, mentre tra i Nostrani il premio per lo "stagionato" è andato all’Associazione formaggi Bré di Breno e quello per il "fresco" all’Azienda agricola Le Saiotte di Melissa Sacellini (Berzo Inferiore). Il miglior Casolet è quello della Casera di Sonia Spagnoli (Gianico), mentre la ricotta affumicata che ha conquistato i giurati è stata quella dell’Azienda Belvedere di Oscar Colosio (Darfo). Troppo buone le formaggelle in gara, tanto che si è dovuto ricorrere a un pari merito per quelle prodotte dalle aziende agricole Pedretti Gabriele di Bienno e Ducoli Giovanni di Breno.

 

Moira Magnolini del Quadrifoglio di Borno ha conquistato il palato e... il cuore della giuria con il suo Casolet, al quale è andato il premio «Coup de coeur». Premiati anche il più giovane casaro in gara, il 17enne Nicola Botticchio dell’azienda agricola Marta Andreoli di Artogne, ed il più anziano, il 64enne Stefano Bettoni dell’azienda agricola Sorelle Bettoni.

 

Valle Camonica, la patria dell'arte casearia

Il concorso era indirizzato a valorizzare i prodotti caseari di malga del bacino superiore dell'Oglio. «In Valle Camonica si è sviluppata una straordinaria cultura casearia, con una varietà di prodotti difficile da riscontrare in altre realtà territoriali - ha sottolineato il vicesindaco di Darfo Boario, Attilio Cristini - E la varietà floreale del pascolo montano (non va dimenticato che in Valcamonica sono concentrate circa 2.230 specie di fiori ufficialmente censite, ndr) conferisce al latte prodotto da mucche, capre e pecore, caratteristiche organolettiche che vengono trasmesse ai formaggi attraverso percezioni sensoriali uniche e straordinarie». Il concorso “Fiormaggi” tende a valorizzare proprio queste caratteristiche e a promuovere il lavoro e la produzione delle malghe.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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