A Napoli il caffè sospeso, pagato e lasciato in attesa che un amico o uno sconosciuto se lo venga a degustare, è una tradizione. Un abbraccio sociale che unisce su un simbolo tutta la città. A Milano, con questo spirito, ma con una connotazione più orientata alla beneficenza, il protagonista è il
panettone.
Un panettone artigianale riccamente decorato
Dal 7 dicembre, il Sant’Ambrogio meneghino, al 22, anti-antivigilia di Natale, in 9 pasticcerie che hanno aderito all’iniziativa è possibile acquistare un classico panettone artigianale da 1 kg e lasciarlo in sospeso a favore del dormitorio Casa Jannacci, destinatario della raccolta promossa dell'associazione no profit "Panettone Sospeso Ets. Un dono che si raddoppia in automatico, perché anche la pasticceria si fa parte attiva donando a sua volta un Classico.
L'iniziativa coinvolge nove pasticcerie milanesi
«Giacomo Pasticceria - ricorda
Elena Monti, nipote di
Giacomo Bulleri, nome storico dell’accoglienza gastronomica milanese - è lieta di dare la possibilità a chiunque di provare un genuino panettone della tradizione». Il Classico di Giacomo viene prodotto nelle pezzature 2, 3 e 5 chilogrammi per un totale stimato in 20 quintali solo per il Natale 2019. Il laboratorio di via Pasquale Sottocorno sforna anche panettone Gianduia, Veneziana e Pandoro.
Un panettone della Pasticceria Giacomo di Milano
Un altro campione della tradizione, che a breve compirà i 50 anni di attività, è in via Ripamonti. La Pasticceria Massimo 1970 della famiglia Crinò è un punto di riferimento in merito a lavorazione artigiana. «Il nostro panettone Classico - racconta
Massimo Crinò - viene prodotto in un ventaglio articolato di pezzature, dai 500 grammi ai 5 chili. Stiamo lavorando a pieno regime e per questa stagione dovremmo superare abbondantemente quota 2000 panettoni».
Massimo Crinò e il suo panettone
Oltre a Giacomo Pasticceria e Pasticceria Massimo 1970 hanno aderito a Panettone Sospeso 2019 Alvin’s, Davide Longoni, Moriondo, San Gregorio, Sant Ambroeus, Ungaro e Vergani.