«Una quota di mercato del 20% (in termini di valore, ndr), un milione e 200mila quintali di risone lavorati all’anno, 50 milioni di confezioni commercializzate, una presenza in 82 Paesi e, tra questi, la Cina da 40 anni». È incisiva l’accoglienza a Robbio di
Marco Devasini, responsabile marketing di
Riso Gallo, impresa guidata dalla famiglia Preve da sei generazioni.
Da 40 anni Riso Gallo è presente anche in Cina
«La nostra missione - ha spiegato Devasini - è diffondere la cultura del riso e del risotto nel mondo, con innovazioni continue che lo adattano alle esigenze del consumatore moderno. A questo scopo ci siamo dotati, prima e unica azienda risiera, di un Centro Ricerche interno. Opera in due direzioni: sperimentazione sul seme, per ricercare e sviluppare sementi al fine di selezionare varietà di riso sempre migliori, e sviluppo di nuovi prodotti che rispondano ai trend di mercato attuali e anticipino quelli futuri».
Il Riso Gallo Gran Riserva 2017
In questo senso Riso Gallo, con il progetto Coltiviamo il Futuro, ha introdotto misure innovative in materia di responsabilità sociale e ambientale. Solo nel triennio 2014-2017 sono stati ridotti del 17% i consumi energetici totali per chilogrammo di risone lavorato e del 60% le emissioni di CO2. Dal 2016 il 100% di energia elettrica deriva da fonti rinnovabili certificate e tra il 2105 e il 2017 la diminuzione di rifiuti totali per quintale di riso trattato è stata del 24%. Significative anche le riduzioni dei consumi di imballo per lei principali referenze.
Un impegno e una determinazione che hanno portato a un risultato importante anche in termini di prodotto. Riso Gallo è il primo marchio mass market del settore ad aver intrapreso la produzione di riso da agricoltura sostenibile: due varietà diverse di Riso Rustico (una per i risotti e una per le insalate) sono state certificate dal programma internazionale Friend Of The Earth, lo standard di certificazione dell’agricoltura e dell’allevamento sostenibili.
«Sostenibilità - ha sottolineato
Carlo Preve, amministratore delegato di Riso Gallo - è il futuro dell’agricoltura in quanto permette di coniugare un’attenzione per l’ambiente con una capacità produttiva che rende il tutto sostenibile anche economicamente».
La diffusione della cultura del riso passa anche attraverso la ristorazione. Così, per celebrare e comunicare il risotto, sono state pubblicate ben 10 edizioni della guida “I risotti del migliori ristoranti nel mondo”. Nel 2020 ne saranno presenti più di 100, con oltre 60 cuochi stellati. Per coinvolgere le nuove generazioni di chef è stato inoltre istituito il concorso Premio Gallo Risotto dell’Anno, iniziativa che vede i partecipanti creare una ricetta a tema. Quella vincitrice diventa la copertina della Guida Gallo.
Per la ristorazione, in particolare, l’azienda di Robbio Lomellina ha messo a punto la Riserva del Fondatore e la Gran Riserva. La Riserva del Fondatore è un Carnaroli pregiato affinato con una maturazione di almeno 3 mesi. Viene lavorato con il metodo dell’antica pilatura a pietra per un’abrasione gentile del chicco e per una maggiore tenuta in cottura e una minore collosità.
Massimo Rossetto
La Gran Riserva è un Carnaroli Pavese in purezza i cui chicchi provengono da spighe raccolte nel cuore della risaia e lasciati maturare un anno intero in silos areati e calibrati alla perfezione. Più resistenti alla cottura e più capaci di assorbire i condimenti, vengono lavorati con il tradizionale metodo di pilatura tradizionale a pietra come 100 anni fa. A monte, la selezione è severissima: un chicco su tre diventa Gran Riserva. Un riso dai chicchi grandi, corposi e calibrati che nella cucina dell’azienda lo chef
Massimo Rossetto ha utilizzato per preparare un Risotto con la zucca. Un risotto gran riserva in tutti i sensi.
Per informazioni:
www.risogallo.it