Il Cava chiude il 2023 con un nuovo record assoluto di 252 milioni di bottiglie e pensa a un futuro sempre più green, nel segno dei Cava de Guarda Superior 100% biologici. Le vendite sono cresciute complessivamente dell'1,09%, con un aumento del 4,02% nel mercato interno e un leggero calo nei mercati esteri (- 0,25%). Di fatto, è il mercato iberico ad aver messo le ali alle vendite di Cava lo scorso anno, con un aumento di 2,7 milioni di bottiglie rispetto al 2022 (+4,02%,).
In totale, le vendite sono cresciute dell'1,09%. Con oltre il 70% delle vendite internazionali, il Cava si conferma la denominazione di origine spagnola capace delle maggiori esportazioni, grazie a 38 mila ettari di vigneti ed oltre 6.200 viticoltori. Le 349 cantine associate al Consejo Regulador esportano in oltre cento Paesi. «Nonostante le turbolenze economiche e geopolitiche - commenta Javier Pagés, presidente della DO Cava - i nostri prodotti continuano a recuperare terreno sul mercato interno e a consolidare le loro posizioni, mentre i nostri principali concorrenti globali hanno registrato un calo significativo».
Una categoria che si è distinta - pur restando una vera nicchia della produzione globale - è quella dei Cava biologici, le cui vendite sono cresciute del 24,59% a 32,3 milioni di bottiglie. «Il successo dell'impegno della DO Cava per l'ecologia, la sostenibilità e i prodotti a più alto valore aggiunto e con lunghi periodi di affinamento sui lieviti- evidenzia il numero uno del Consorzio che ha sede a Vilafranca del Penedès, zona originaria della denominazione, a un’ora da Barcellona - dimostra una crescita senza precedenti.
Javier Pagés, presidente del Consejo Regulador del Cava, vede un futuro green per il metodo classico della Spagna
Questa categoria di Cava si distingue dalle altre, grazie alle nuove normative che fissano al 2025 l'anno in cui l'intera categoria del Cava de Guarda Superior sarà 100% biologica. Mentre le vendite di prodotti "convenzionali" sono diminuite dell'1,65%, i Cava biologici sono cresciuti del 24,59%. Il numero di bottiglie certificate biologiche vendute è già di 32,3 milioni»
Il Cava de Guarda Superior sarà solo biologico
In particolare, la categoria su cui punta il Consorzio comprende tutti i Cava "Premium", con un minimo di 18 mesi di affinamento sui lieviti - il doppio degli spumanti "base" - ovvero le categorie Cava de Guarda Superior Reserva, Gran Reserva e Paraje Calificado, che possono essere riconosciute dal marchio di colore argento e oro. Gli investimenti sul bio da parte dei produttori spagnoli sono una leva di marketing e di valore dello spumante metodo classico nazionale spagnolo.
Il Cava de Guarda Superior, con affinamento minimo di 18 mesi, sarà solo biologico dal 2025
Un aspetto sul quale il Consejo regulador ha dato una decisa accelerata nel periodo pre-pandemia Covid, in seguito all’uscita dal Consorzio di un corposo numero di produttori di qualità, che hanno deciso di creare il brand collettivo Corpinnat, riconosciuto dall’Unione europea. L'anno scorso sono stati lanciati sul mercato i Cava de Guarda Superior con il nuovo regolamento di invecchiamento minimo di 18 mesi per i Cava de Guarda Superior Reserva (in precedenza 15 mesi), «con una vocazione biologica in vigneti specifici».
Tra le tendenze degne di nota nel 2023, il Cava rosé è riuscito a risalire nella classifica di gradimento dei consumatori, crescendo del 3,31% e raggiungendo i 23,5 milioni di bottiglie vendute. «La nuova segmentazione del Cava - dichiara Javier Pagés - ha dato una spinta al settore ed è crescente il numero di Cava di produttori integrali, gli Elaborador Integral». Il Cava è il vino spumante che è cresciuto di più in Spagna nel 2023, sia in volume (3,9%, rappresentando l'87,7% del totale) che in valore (10,6%, raggiungendo il 78,8% del totale). «L'aumento dei vini spumanti di qualità in Spagna - sottolinea ancora Pagés - riflette il fatto che l'apprezzamento dei consumatori è in costante crescita e sono alla ricerca di Cava di qualità superiore».
I mercati del Cava: Brasile in grande ascesa
La Germania guida in maniera salda la classifica delle esportazioni di Cava nel 2023, con una crescita del 4,14% (31,1 milioni di bottiglie). Gli Stati Uniti rimangono al secondo posto con 21,6 milioni di bottiglie, nonostante un calo delle vendite del 13,48%. Il terzo miglior mercato è il Belgio, storica piazza privilegiata delle bollicine spagnole. Dalle parti di Bruxelles, le vendite sono cresciute del 5,44%, raggiungendo i 22 milioni di bottiglie.
La DO cresce anche nel Regno Unito post-Brexit, con vendite pari a 16,8 milioni di bottiglie lo scorso anno, registrando una crescita del 5,38%. Sorprendenti, come già sottolineato da Italia a Tavola al termine del Cava Meeting 2023, i dati ottenuti dal Cava in Brasile. Qui l’aumento delle vendite è del 75,82%. Una cifra che il Consejo Regulador guidato da Javier Pagés definisce «spettacolare», pur sottolineando con estrema lucidità che «in questo mercato emergente sono state vendute solo 1,9 milioni di bottiglie di Cava».