Vino, cucina e tour culturali Così vince Sicilia en primeur
Aspettando la maggiore età anagrafica Sicilia en Primeur, che quest’anno ha celebrato la 16ª edizione, ha già saputo ritagliarsi un posto di prim’ordine tra le manifestazioni italiane dedicate al vino e al suo territorio
13 maggio 2019 | 18:47
A dimostrarlo sono innanzitutto i numeri, che confermano un successo che si sta consolidando anno dopo anno: 50 produttori locali coinvolti, un centinaio di giornalisti al seguito, e ben 5 giorni di attività non stop, tra degustazioni, visite in cantina e tour culturali nei siti Unesco.
E questo perché, anche in Sicilia, il piacere del buon bere non può discostarsi con il desiderio di far conoscere un territorio sempre più vocato al turismo enogastronomico. Non a caso, l’isola è la regione più vitata d’Italia e quella cui l’Unione europea assegna le maggiori risorse per il comparto. «Il nostro obiettivo - ha detto Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia - è che l’associazione deve essere vissuta da tutti e che occorre fare tutto il necessario affinché il vino siciliano cresca. Quest’anno i tour dedicati sono stati gemellati con i siti Unesco che hanno rappresentato il filo conduttore dell’edizione 2019».
Per Assovini Sicilia, l’associazione che raggruppa 86 cantine isolane (per circa 900 etichette prodotte) e che organizza l’iniziativa, è senz’altro l’occasione per dare la possibilità di degustare in anteprima i vini dell’ultima vendemmia. Un lungo tour per la regione (i giornalisti sono stati divisi in gruppi e accompagnati nelle cantine e in visita alle località culturali), che ha vissuto le sue giornate conclusive a Siracusa, dove sono state organizzate la presentazione tecnica della nuova annata, a cura di Mattia Filippi, enologo e consulente fondatore di Uva Sapiens; tutte le degustazioni en primeur dei vini della vendemmia 2018, gestite dall’Associazione italiana sommelier, e 5 masterclass guidate dai Master of Wine attorno a queste tematiche: Vigne e vini vista mare, A spasso nel tempo, Doc Sicilia, Etna territorio in continua evoluzione, Piccole Denominazioni dalla grande storia. Parco archeologico e centri storici di Siracusa e Noto i luoghi visitati da tutti i giornalisti dopo quello lungo i diversi percorsi che hanno attraversato tutta l’isola.
A conferma della volontà di fare del vino un aggregatore delle tante opportunità turistiche della regione, alle Soste di Ulisse è stato invece affidato il compito di preparare la cena di gala tenuta nello splendido scenario del castello di Siracusa. L’associazione che raggruppa i ristoranti e gli hotel d’eccellenza in Sicilia, ha schierato alcuni dei suoi rappresentanti stellati, da Pino Cuttaia (presidente) del ristorante La Madia di Licata (Ag) e Vincenzo Candiano della Locanda Don Serafino di Ragusa, entrambi con 2 Stelle Michelin, a Tony Lo Coco del ristorante I Pupi di Bagheria, ad Accursio Craparo di Accursio Ristorante, Modica (Rg), Giovanni Santoro (Shalai Resort di Linguaglossa, nel catanese), e Martina Caruso (Signum dell’isola di Salina, nelle Eolie), oltre a Giovanni Guarnieri (Don Camillo di Siracusa).
E questo perché, anche in Sicilia, il piacere del buon bere non può discostarsi con il desiderio di far conoscere un territorio sempre più vocato al turismo enogastronomico. Non a caso, l’isola è la regione più vitata d’Italia e quella cui l’Unione europea assegna le maggiori risorse per il comparto. «Il nostro obiettivo - ha detto Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia - è che l’associazione deve essere vissuta da tutti e che occorre fare tutto il necessario affinché il vino siciliano cresca. Quest’anno i tour dedicati sono stati gemellati con i siti Unesco che hanno rappresentato il filo conduttore dell’edizione 2019».
Per Assovini Sicilia, l’associazione che raggruppa 86 cantine isolane (per circa 900 etichette prodotte) e che organizza l’iniziativa, è senz’altro l’occasione per dare la possibilità di degustare in anteprima i vini dell’ultima vendemmia. Un lungo tour per la regione (i giornalisti sono stati divisi in gruppi e accompagnati nelle cantine e in visita alle località culturali), che ha vissuto le sue giornate conclusive a Siracusa, dove sono state organizzate la presentazione tecnica della nuova annata, a cura di Mattia Filippi, enologo e consulente fondatore di Uva Sapiens; tutte le degustazioni en primeur dei vini della vendemmia 2018, gestite dall’Associazione italiana sommelier, e 5 masterclass guidate dai Master of Wine attorno a queste tematiche: Vigne e vini vista mare, A spasso nel tempo, Doc Sicilia, Etna territorio in continua evoluzione, Piccole Denominazioni dalla grande storia. Parco archeologico e centri storici di Siracusa e Noto i luoghi visitati da tutti i giornalisti dopo quello lungo i diversi percorsi che hanno attraversato tutta l’isola.
A conferma della volontà di fare del vino un aggregatore delle tante opportunità turistiche della regione, alle Soste di Ulisse è stato invece affidato il compito di preparare la cena di gala tenuta nello splendido scenario del castello di Siracusa. L’associazione che raggruppa i ristoranti e gli hotel d’eccellenza in Sicilia, ha schierato alcuni dei suoi rappresentanti stellati, da Pino Cuttaia (presidente) del ristorante La Madia di Licata (Ag) e Vincenzo Candiano della Locanda Don Serafino di Ragusa, entrambi con 2 Stelle Michelin, a Tony Lo Coco del ristorante I Pupi di Bagheria, ad Accursio Craparo di Accursio Ristorante, Modica (Rg), Giovanni Santoro (Shalai Resort di Linguaglossa, nel catanese), e Martina Caruso (Signum dell’isola di Salina, nelle Eolie), oltre a Giovanni Guarnieri (Don Camillo di Siracusa).
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Alberto Lupini
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