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Sostenibilità

Vini bio e packaging sostenibile: l’impegno “green” di Tinazzi

L’azienda negli ultimi 20 anni ha investito su progetti di sostenibilità ambientale in termini di impianti e di prodotto, come “Tinazzi R-Evolution”, che di anno in anno si andrà arricchendo di iniziative a sfondo green

 
12 luglio 2022 | 09:30

Vini bio e packaging sostenibile: l’impegno “green” di Tinazzi

L’azienda negli ultimi 20 anni ha investito su progetti di sostenibilità ambientale in termini di impianti e di prodotto, come “Tinazzi R-Evolution”, che di anno in anno si andrà arricchendo di iniziative a sfondo green

12 luglio 2022 | 09:30
 

Tinazzi, la cantina a conduzione familiare nata sulla sponda veronese del lago di Garda, con vigneti nella Valpolicella Classica, nel Bardolino, nel Custoza, ma anche un’importante produzione nell’Alto Salento, ha pubblicato ad aprile 2022 il suo primo Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2021. Tra le primissime aziende vitivinicole ad impegnarsi in una solida reportistica di sostenibilità, Tinazzi, condotta da Gian Andrea insieme ai figli Giorgio e Francesca, considera questo risultato un punto di partenza, più che di arrivo.

Francesca, Gian Andrea e Giorgio Tinazzi Vini bio e packaging sostenibile: l’impegno “green” di Tinazzi

Francesca, Gian Andrea e Giorgio Tinazzi

Tradizione e innovazione sono indissolubilmente legate nella mission di Tinazzi: in 53 anni di attività si sono fuse con l’unicità del territorio su cui l’azienda opera e in cui la famiglia Tinazzi ha da subito saputo coniugare il core business con il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Tinazzi dà il via al percorso di sostenibilità all’inizio negli anni 2000, con una gestione impiantistica all’avanguardia, dotandosi progressivamente di sistemi di tracciabilità di filiera e uniformandosi alle certificazioni. Con il passare degli anni l’azienda ha rafforzato costantemente il trend di progetti di sostenibilità ambientale in termini di impianti e di prodotto.

“Tinazzi R-Evolution”, progetto di sostenibilità ambientale, sociale ed economica

Nel Bilancio di sostenibilità 2021 traspare la determinazione aziendale nel rendicontare il presente e il futuro prossimo di un’azienda che si pone come modello di crescita economica e al contempo sostenibile nei confronti dell’ambiente, delle persone e della comunità in cui opera. Tinazzi ha deciso di riunire i vari impegni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel progetto “Tinazzi R-Evolution”, che di anno in anno si andrà arricchendo di iniziative a sfondo green.

L’impegno di Tinazzi per l’ambiente si traduce in primis con la produzione della linea biologica. La coltivazione delle uve è in parte già biologica e in parte in conversione: entro il 2023 tutti i vigneti saranno totalmente biologici.

Vini bio e packaging sostenibile: l’impegno “green” di Tinazzi

Linea Tinazzi Bio: attenzione alla biodiversità e packaging sostenibile

La linea Tinazzi Bio è costituita da vini veneti e pugliesi interamente provenienti da produzione biologica e racchiude in sé l’amore di Tinazzi per la biodiversità. Le etichette dei vini sono caratterizzate da una simbologia legata alla natura: uccelli per il Veneto e farfalle per la Puglia. Anche il packaging è sostenibile: bottiglia bordolese dal vetro leggero, con il tappo stelvin in alluminio (completamente riciclabile) e un design delle etichette senza troppe lavorazioni, con colori sgargianti che rimandano alla primavera, all’aria aperta e ai colori dei fiori.

Linea Tinazzi Bio Vini bio e packaging sostenibile: l’impegno “green” di Tinazzi

Linea Tinazzi Bio

Massima espressione della linea Bio veneta è il “Cercèro” Pinot Grigio delle Venezie Dop. In dialetto veneto, Cercero è lo scricciolo comune o passerotto. Le uve, 100% Pinot Grigio, affinate in acciaio, provengono da Vigneti collinari, ben esposti, nella provincia veronese. Di colore giallo paglierino chiaro, Ampio bouquet al profumo, caratterizzato da note fruttate con richiami alla pera e lievi note floreali. Ha un sapore fresco, con ottima salinità, lungo nel finale. Si abbina perfettamente a pesce e piatti estivi.

Portabandiera della produzione Bio pugliese è il Prìne Primitivo Puglia Igp. Le uve, 100% Primitivo Puglia, provenienti da vocati vigneti della provincia di Taranto e Brindisi, vengono raccolte a perfetta maturazione, segue la pigiatura e diraspatura delle uve, e la macerazione e fermentazione a temperatura controllata di 22-26°C per 8-10 giorni. Successiva pressatura soffice e affinamento in acciaio. Di colore rosso carico, al profumo traspaiono aromi intensi di frutta matura, con richiami di prugna e frutta secca. Al palato mostra una buona piacevolezza e una notevole struttura; lungo nel finale. Si abbina a carni rosse, carni bianche e piatti saporiti.

 

Tinazzi
via delle Torbiere 13 - 37017 Lazise (Vr)
Tel 045 6470697

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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