Trentodoc: nel 2021 superate le 12 milioni di bottiglie

Il fatturato complessivo ha raggiunto i 150 milioni di euro. Qualità e reputazione del marchio hanno avuto un impatto positivo sulle vendite in Italia rispetto ai due anni precedenti

07 aprile 2022 | 14:58

I dati raccolti dall’Osservatorio dell’Istituto Trento Doc hanno evidenziato per il 2021 una significativa crescita del comparto legata al Trentodoc, lo spumante Metodo Classico prodotto con sole uve trentine. L’accelerazione è stata del 40% rispetto al 2020 (anno che aveva evidenziato una flessione dovuta al contesto pandemico) e del 23% in confronto al 2019. Le vendite hanno superato i 12 milioni di bottiglie e il fatturato complessivo del settore ha raggiunto i 150 milioni di euro.

Il 2021 è stato l'anno del Trento Doc

A trainare le vendite è il mercato italiano guidato dal Trentino, dove la proposta degli operatori di settore, ormai diventati veri e propri ambasciatori del territorio, ha incrementato sensibilmente la domanda di Trentodoc. Anche nelle regioni meridionali le bollicine di montagna sono sempre più diffuse con una crescita sostenuta e l’estero conferma un peso sul fatturato assoluto per il 15%: Europa e Nord America sono le aree internazionali di maggior sviluppo.

Si conferma anche il consumo maggiore di Millesimati

«Il 2021 è stato per la produzione Trentodoc un anno di grandi soddisfazioni, infatti, oltre alla prevedibile ripresa nei confronti del 2020, ha confermato ed accelerato l'importante trend di crescita degli ultimi anni - afferma il presidente dell’Istituto Trento Doc, Enrico Zanoni -  Si conferma, inoltre, il consumo maggiore di Millesimati e riserve, a riprova della crescente reputazione della nostra produzione e che il rigoroso lavoro dei nostri associati viene riconosciuto e premiato dal mercato».

L'Istituto Trento Doc

L'associazione, dalla sua fondazione nel 1984, tutela lo spumante metodo classico trentino. Il disciplinare di produzione ne assicura prima di tutto l’origine, poi controlla accuratamente il metodo: solo un processo di lavorazione secondo metodo classico, con rifermentazione in bottiglia e contatto con i lieviti molto prolungato, può far diventare un vino, un Trentodoc. Altra importante mission dell’Istituto è promuovere, in Italia e nel mondo, il marchio collettivo territoriale Trentodoc. Un traguardo recente aggiunto alla denominazione, su iniziativa di istituzioni e produttori, del quale possono fregiarsi tutte le bollicine trentine risultate idonee alla DOC, le cui aziende decidono di associarsi all’Istituto. Il marchio nasce dall’esigenza di rafforzare l’identità collettiva del prodotto, di valorizzare il suo legame con il territorio e l’impegno congiunto dei produttori. Una “firma” a garanzia di vera qualità.

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Alberto Lupini


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