Il vino è una materia viva: per questo la sua comunicazione deve essere al passo coi tempi, assecondare nuovi stimoli, esaltare sensazioni reali e la percezione più intima di noi stessi grazie al coinvolgimento di tutti i nostri sensi. Basta con tecnicismi, terminologia complicata, esami visivi, olfattivi e degustativi old style che mettono in luce solo l’oggettività del prodotto facendo perdere tutte quelle emozioni che possiamo provare con un calice in mano. Ora è tempo di lasciare spazio alla "Scheda di degustazione emozionale" ideata da Sommelier Coach.
Dall'analisi al racconto emozionale del vino, ecco l'evoluzione proposta da Sommelier Coach
Un metodo pensato per avvicinare i neofiti delle degustazioni
Il metodo ideato da Enrico Mazza e Gennaro Buono, presentato in occasione della seconda edizione di Sommelier Live Coach 2021 (tenutosi a San Marino dal 10 al 12 settembre), si fonda su anni di studio e approfondimento del settore enologico e punta a dare una risposta non solo ai wine lover ma anche a chi si approccia al mondo del vino per la prima volta e ha bisogno di chiavi di lettura semplici e comprensibili. Ecco allora che la proposta di Sommelier Coach va oltre il momento formativo per diventare esperienza.
Dall'analisi al racconto del vino
Ma perché "emozionale"? Semplice: con la scheda introdotta da Mazza e Buono cambiano le regole che finora hanno definito l'analisi degustativa tradizionale in favore di un racconto del vino che sappia emozionare le persone e renderle libere da condizionamenti. Mentre le tradizionali schede di degustazione si compongono delle classiche informazioni legate alla tipologia del vino e ai canonici esami visivi, olfattivi, gustativi, la scheda di degustazione emozionale del metodo Sommelier Coach propone di rispondere ad altre domande. Tipo: il colore del vino cosa ti ricorda? Il suo profumo a quale momento o luogo della tua vita ti riporta? Nel suo gusto quale emozione percepisci? Che feeling senti di avere con un bianco o con un rosso? Dove ti immagini mentre lo bevi: in riva al mare al tramonto, o in baita davanti a un camino acceso? A quale musica, brano o artista lo abbineresti?
In questo modo, per esempio, un calice di Greco di Tufo può riportare alla mente un piatto di fritto misto o un risotto agli agrumi mangiati in un ristorantino in riva al mare, cullati dal rumore delle onde al tramonto; un Nebbiolo può richiamare le immagini di un piatto di pizzoccheri in compagnia, o uno spezzatino di cervo in una baita in montagna e così via.
A Sommelier Live Coach la prova sul campo
Il test sul campo è avvenuto durante la tre giorni di Sommelier Live Coach, appuntamento che ha attirato quasi 200 partecipanti e offerto 30 ore di incontri, approfondimenti e dibattiti oltre che momenti dedicati alla formazione, alla leadership e alla crescita personale. Fra i partecipanti che hanno preso parte alla manifestazione, anche lo chef stellato Gennaro Esposito, il critico Luigi Cremona, il mixiologist Giorgio Rocchino, l'esperto di saké Lorenzo Farraboschi e Luca Maffei, maestro profumiere di fama internazionale.