Sotto le stelle dell'Etna: musica classica e vini pregiati al Vineyara Music Festival
Il Vineyara Music Festival ha offerto sei serate all'insegna dell'eleganza, con concerti di pianoforte, chitarra e musica da camera, accompagnati da degustazioni di vini biologici dell'azienda Mondifeso
Sotto un cielo stellato, sulle pendici dell'Etna, si è conclusa la sesta edizione del Vineyara Music Festival. Un evento unico nel suo genere, che ha saputo coniugare la bellezza della musica classica con l'eccellenza dei vini prodotti dall'Azienda Mondifeso. Per sei serate, un pubblico attento ha potuto ascoltare musicisti di fama internazionale e degustare vini pregiati, immersi in un paesaggio mozzafiato.
Musica e buon vino alle pendici dell'Etna
Una kermesse veramente seguita da un pubblico, costituito da un centinaio di partecipanti di tutte le età, che ha tributato (con un sold out sistematico) il giusto riconoscimento agli intelligenti organizzatori della Nova Academia Musica Aetnensis, ingaggiati da Angelo Pappalardo, titolare della Azienda vitivinicola Mondifeso (nome derivante dal monte in cui sono impiantante le viti), che ha ospitato l'evento.
L'aspetto di abbinare la degustazione di un vino (con un piccolo rifresco fatto con prodotti locali e preparazioni tipiche) ad un evento culturale sull'Etna sta prendendo sempre più vita, significando un ruolo in cui il contesto sociale di riferimento arriva a comprendere strati abitualmente più “pudichi” nei confronti dell'enogastronomia.
La storia dell'Azienda Mondifeso
Su un terreno scosceso (oggi è di sette ettari), negli anni settanta nasce l'Azienda Mondifeso, dove la vite gode di un microclima caratterizzato una totale insolazione, da un ottimale drenaggio del suolo (che ha ridotto la necessità del ricorso a terrazzamenti, e da una notevole escursione termica, che consente la salvaguardia della aromaticità delle uve e abbinamenti cibo sorprendenti: abbiamo provato il bianco con formaggio pecorino non stagionato (con un fantastico contrasto fra due deboli acidità) e il rosso con un capretto ripieno di riso condito con uova e fegatini (con un vibrante connubio di delicatezze, che andava migliorando man mano che il vino si ossigenava nel calice), secondo una antichissima ricetta di origine greco-bizantina, ancora oggi in uso nei paesi del nord dell'Etna.
Azienda Mondifeso e i “vini del contadino”
Da cinque generazioni ormai viene prodotto e venduto sfuso uno dei migliori vini “del contadino” più ben concepiti che ho trovato sull'Etna: dal 2005 l'attività produttiva si avvale del metodo di produzione “biologico”, ma la fattura biodinamica del prodotto ha incoraggiato gli eredi Enzo Pappalardo a imbottigliare un rosso da nerello mascalese e dal 5% di altri vitigni “dimenticati” (cioè che negli ultimi cento anni l'industria del vino ha preferito non utilizzare per le proprie attività commerciali) e un bianco da carricante e dal 10% di vitigni etnei anch'essi classificati “dimenticati”.
In Sicilia la scoperta dei vitigni dimenticati
A proposito dei vitigni “dimenticati”, non sarebbe male, dopo avere individuato le piante di questo tipo, richiedere un sopralluogo ad Aldo Lorenzoni, presidente dell'Associazione Graspo (Gruppo di ricerca apelografica per la salvaguardi e la protezione della originalità vitivinicola) e specificatamente dell'Università di Catania, che Elisabetta Nicolosi, sta intensificando la collaborazione con Graspo, agendo da collettore di coordinamento dei primi vignaioli, che hanno inteso intraprendere questa meritoria via di indagine e sviluppo delle loro attività: nei giorni scorsi Graspo è stata protagonista di due giornate della ViniMilo 2024, nelle quali sono state testimoniate le esperienze di vignaioli di tutta Italia nella prima delle due giornate e nella seconda quelle dei vignaioli etnei (che ci hanno parlato e in qualche caso fatto assaggiare: Zzinneru, Terribile, Madama nera, Barbarossa Etna, Minnella nera, Moscatella nera, Madama bianca, Virdisi, Vispara, Bianchetta, Minnella bianca e Muscatidduni bianco).
«Il mantenimento di germoplasma è significativo, non solo perché consente programmi di miglioramento genetico, finalizzati alla adattabilità della vite al cambiamento climatico di disporre» dice e scrive Aldo Lorenzoni nel libro “100 custodi per 100 vitigni” - Nella cantina è possibile acquistare, oltre al vino, altri prodotti della campagna (con una disponibilità limitata), nonché organizzare degustazioni di cibo e ospitalità per piccoli eventi.
Azienda vitivinicola Mondifeso
Via Tarderia 121 - 95030 Pedara (Ct)
Tel 320 4754140
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Alberto Lupini