Sicilia Doc: vini bianchi e coltivazioni biologiche trainano la regione

Con un'efficace strategia di comunicazione il Consorzio di tutela ha messo in luce le eccellenze del proprio territorio vinicolo dopo un 2023 in cui i vini bianchi e le coltivazioni bio hanno trainato la Sicilia

29 maggio 2024 | 18:45

Anche in un anno complesso come il 2023 il settore ha mostrato una resilienza notevole: pur registrando, infatti, una riduzione nelle raccolte dovuta agli eventi climatici estremi e alla peronospora, i vini bianchi e le coltivazioni biologiche hanno trainato la Sicilia sul mercato nazionale. E un ruolo di primo piano lo recita il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia.

Sicilia Doc, una comunicazione efficace

La campagna promozionale realizzata nel corso di questi ultimi mesi in Italia e Germania e pianificata dal centro media Mxc, agenzia selezionata per la sua competenza nel digitale e l'impegno verso la sostenibilità, è stata «un successo» secondo il Consorzio. Attraverso l’impiego delle principali piattaforme digitali, sono stati diffusi infatti due spot pubblicitari che hanno messo in luce le eccellenze del territorio vinicolo siciliano.

«Gli spot pubblicitari della Doc Sicilia, andati online in questi mesi - afferma Giuseppe Bursi, vicepresidente del Consorzio - sono stati pensati per promuovere l'unicità della nostra terra, esaltando in particolare i vini Grillo e Nero d’Avola. L'obiettivo è stato quello di trasmettere l'atmosfera accogliente della Sicilia del vino, caratterizzata da colori vivaci, suoni autentici e sapori intensi, tutti elementi che trovano espressione nei vini DOC Sicilia. La nostra missione rimane infatti sempre quella di raccontare la qualità e l'eccellenza dei vini della denominazione».

Che momento vive il Consorzio Sicilia Doc

Questi spot sono andati in onda in un momento importante per il Consorzio, che sta registrando un crescente interesse da parte dei consumatori in particolar modo per i suoi vini bianchi. La Sicilia, infatti, conosciuta come il vigneto biologico più grande d'Italia, con oltre 29mila ettari coltivati, continua a crescere grazie al costante apprezzamento per questa tipologia di vini. «I consumatori di oggi – continua Bursi - mostrano una marcata preferenza per i vini bianchi tendenza dettata in particolar modo dal Grillo Doc Sicilia, vino simbolo e ambasciatore dell’isola nel mondo».

 

Questo successo è sostenuto da investimenti significativi in ricerca e qualità, oltre che da un'accoglienza di alto livello offerta dalle cantine del territorio. Anche in un anno complesso come il 2023 il settore ha mostrato una resilienza notevole: pur registrando, infatti, una riduzione nelle raccolte dovuta agli eventi climatici estremi e alla peronospora, i vini bianchi e le coltivazioni biologiche hanno trainato la regione sul mercato nazionale. Grande qualità, identità distintiva, strategie di marketing mirate e attività promozionali efficaci: questi gli assets su cui sta lavorando il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia per promuovere l'unicità dei vini siciliani con Denominazione di origine controllata, fattori che evidenziano la capacità di questi prodotti  di incarnare sia la tradizione che la modernità del vino siciliano oltre che di intercettare i gusti del consumatore contemporaneo.

Sicilia Doc, la storia del Consorzio

Il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia prende vita nel 2012, con l’obiettivo di rappresentare il vino del territorio siciliano e promuovere la denominazione Doc Sicilia, con azioni mirate alla crescita della visibilità di un marchio simbolo del Made in Italy e alla tutela e vigilanza a difesa del consumatore e dei produttori. Circa 7mila viticoltori e oltre 500 imbottigliatori sono promotori della Denominazione di Origine Controllata, un riconoscimento utile a rappresentarli ma anche a valorizzare e salvaguardare la produzione vinicola dell’isola.

Consorzio di tutela vini Doc Sicilia
Via Aurelio Drago 38 - 90129 Palermo
Tel 091 6486238

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Alberto Lupini


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