La Scolca: qualità, sostenibilità e sviluppo del territorio per la prima cantina del Gavi
Chiara Soldati, neo cavaliere del lavoro, è andata a Roma per presentare i nuovi progetti per ripartire alla grande
Estate ricca di appuntamenti e nuovi progetti a lungo termine per La Scolca, la più antica cantina del Gavi, il grande bianco piemontese Docg. In un incontro conviviale all'Hotel Parco dei Principi di Roma, a raccontare la nuova progettualità all'insegna di una piena ripartenza è stata Chiara Soldati, appena nominata Cavaliere del Lavoro e dal 1997 alla guida di questa realtà vitivinicola del Monferrato, culla del vitigno Cortese.
La Scolca, una cantina di qualità
L'azienda di Gavi è alla quarta generazione ed è stato il padre, Giorgio, a scommettere, in terra di nobili rossi, sulle potenzialità di quel vitigno che nell'area meridionale della provincia di Alessandra riesce a esprimere la sua personalità, in equilibrio tra mineralità, intensità, freschezza ed eleganza. Sono stati anche i primi a credere nella longevità dei vini bianchi e a spumantizzare già negli anni '70. «Abbiamo subito puntato sul Gavi senza compromessi - ha detto Chiara Soldati - E con il desiderio di sperimentare e crescere sempre».
La storia de La Scolca
La Scolca è un termine di origine antica che rimanda al toponimo “Sfurca” che identificava l’appezzamento. Significa “guardare lontano” e proprio la lungimiranza ha da sempre caratterizzato la famiglia Soldati presente nell'area dal 1919. Fu il padre Giorgio Soldati a volere fortemente la Doc nel 1974 e la Docg nel 1998 e a fondare il Consorzio del Gavi di cui fu primo presidente. Ma prima ancora, nel 1969 aveva registrato il marchio Gavi dei Gavi diventato un must internazionale. Non si è mai fermato il percorso aziendale sui temi della qualità, della promozione del territorio, dell’internazionalizzazione del brand Gavi con grande attenzione a temi come la sostenibilità e la sensibilizzazione su un consumo consapevole del vino.
La Scolca è un'azienda storica ma che punta al futuro e che da sempre ha guardato oltre i confini nazionali. facendosi ambasciatrice del Made in Italy all’estero ed esportando i suoi prodotti in 50 Paesi. Gli ultimi anni, tra pandemia, guerra, caro energia, rincari e ritardi della supply chain hanno segnato e continuano a segnare una notevole regressione per il comparto, e oggi più che mai c’è bisogno di rilanciare la reputazione internazionale dei brand italiani. Con questi propositi, da febbraio di quest’anno, Chiara Soldati ha cadenzato visite mensili oltre confine, partendo da player di primo piano come Stati Uniti e Regno Unito, ma guardando anche a realtà in crescita come Grecia, Turchia,Africa e Asia. I primi feedback ricevuti sono rassicuranti; il clima di fiducia e ripresa è tangibile, con un aumento dell’export del settore vini che, secondo gli studi dell’osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma e Tradelab, si attesta intorno al 12 %. Risultato che non sarebbe stato possibile senza il costante lavoro di promozione e comunicazione del prodotto, svolto da aziende di prestigio come La Scolca, che ha messo al centro valori di grande rilievo per i mercati internazionali come sostenibilità, identità e autenticità del prodotto. Importanti riconoscimenti hanno premiato l'impegno di Chiara Soldati per conquistare il mercato internazionale, pronta a cogliere ogni opportunità offerte dalle nuove tecnologie ma che assume anche un valore culturale.
«Questo è stato e continua ad essere un momento molto impegnativo - ha detto la titolare di questa tra le più dinamiche cantine del vigneto Italia presentando i nuovi progetti - ma stiamo notando grande entusiasmo da parte di tutti gli attori coinvolti nelle diverse attività. In un periodo difficile. La Scolca sta raccogliendo i frutti di una filosofia aziendale basata su valori autentici come attenzione per la qualità, fusione con il territorio e rispetto del pubblico dei consumatori che costituiscono la linfa che alimenta la reputazione, quid plus indispensabile, ora più che mai».
In programma degustazioni e wine experience
Ricco il calendario di appuntamenti presentato nell'incontro romano a partire già da questa estate, come le visite in azienda e in vigna, in cui gli ospiti possono constatarne l’impegno nel rispettare e nel valorizzare il territorio, pratiche che si traducono direttamente in qualità e raffinatezza nel calice.
Previste articolate wine experience, con format personalizzati e incontri di approfondimento. Per i winelovers sono anche previste degustazioni verticali delle annate storiche, un’occasione unica per apprezzare le caratteristiche di ogni vendemmia e le diverse evoluzioni in fase di invecchiamento. Il pubblico avrà inoltre la possibilità di assistere a showcooking di chef della scuola IFSE, le cui creazioni verranno abbinate alle etichette firmate La Scolca. I menu proposti saranno a carattere stagionale, mantenendo un particolare focus su funghi, tartufi, pesce o carne in un’ottica di coinvolgimento del territorio e della sua valorizzazione. Gli amanti della natura potranno godere dei suggestivi picnic tra i filari e il vino sarà protagonista anche degli esclusivi pacchetti messi a disposizione , in cui sarà possibile dedicarsi ad un pomeriggio di golf insieme ad un maestro professionista, rilassarsi con una giornata di shopping nel McArthurGlen Designer Outlet di Serravalle, oppure abbinare la degustazione verticale delle Gold Edition La Scolca alle visite ai laboratori orafi di Valenza.
Al comando de La Scalca c’è Chiara Soldati
Il Premio “Dea Terra” le è stato conferito dal Mipaaf nel 2005, il Nebbiolo d’Oro dalla Regione Piemonte nel 2007, Donna dell’Anno Federmanager e Imprenditore di Successo nel settore Agricoltura dalla Camera di Commercio di Alessandria nel 2008 e il Paul Harris, la massima onorificenza del Rotary nel 2011. E a fine maggio è arrivata la prestigiosa nomina di Cavaliere del Lavoro, tra i titoli più ambiti da tutti gli imprenditori d’Italia. «Un orgoglio immenso - ha detto - non solo per me, ma per tutti coloro che contribuiscono alla crescita dell’azienda. È con loro che voglio condividere questo risultato, prendendolo come spunto per non fermarsi e guardare ancora più avanti, confermandoci come promotori di un’imprenditoria illuminata ed esemplare».
In finale l'inevitabile brindisi con i vini dell'azienda, soprattutto con le due etichette simbolo: il Black Label Gavi dei Gavi Etichetta Nera e il Brut Millesimato D’Antan, spumante, prodotto solo nelle annate migliori, con almeno 10 anni di invecchiamento.
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Alberto Lupini