La qualità del vino d'Oltrepò? La misurano i sensori satellitari
Al via un progetto d'avanguardia della cantina Terre d'Oltrepò finanziato dall'Agenzia Spaziale Europea. Si utilizzeranno i satelliti per prevedere quale sarà la qualità delle uve che crescono nelle vigne della zona
16 agosto 2020 | 06:50
Una cantina, un’università prestigiosa e un progetto rivoluzionario per il mondo vitivinicolo che ha trovato il finanziamento nientemeno che dell’Agenzia Spaziale Europea. Coinvolti in questo intervento sono la cantina Terre d’Oltrepò, la realtà cooperativa più grande della Lombardia e l'azienda Ticinum Aerospace, una spin-off accademica dell'Università di Pavia. Insieme hanno dato la stura ad un progetto che prevede l'utilizzo di sensori satellitari e terrestri per alimentare modelli matematici in grado di prevedere alcuni fattori di qualità del vino prodotto dalle vigne monitorate, oltre a segnalare immediatamente eventuali aspetti di criticità per le viti.
A finanziare l’intera operazione che per alcuni, in particolare per coloro che lavorano in campo agronomico, è stata definita rivoluzionaria, è l’Esa che ne ha apprezzato i dettagli erogando un finanziamento che permetterà la realizzazione vera e propria dell’intero sistema. Con questo progetto si apre una prospettiva senza precedenti nel mondo vitivinicolo, la possibilità di ottenere informazioni quantitative sul vino che sarà prodotto prima che l'uva sia spremuta; e ciò come risultato finale di un processo di monitoraggio che aiuterà allo stesso tempo i viticoltori a proteggere i propri filari.
L’agronomo Nicola Parisi coordinerà la partecipazione di Terre d'Oltrepò e fornirà un aiuto prezioso, mettendo a disposizione del progetto la propria conoscenza non solo tecnica ma anche operativa e suggerendo i migliori approcci per l'integrazione del sistema in modo da massimizzare i benefici per la produzione vitivinicola.
«L'attenzione di Parisi per gli sviluppi tecnologici e la sua passione per l'innovazione - spiega Andrea Giorgi, presidente di Terre d’Oltrepò - hanno giocato un ruolo fondamentale nel rendere possibile questo progetto, contribuendo a creare una proposta di progetto convincente e fattiva, che l'Agenzia Spaziale Europea ha valutato molto positivamente». Entriamo nel dettaglio di questo progetto innovativo, quasi rivoluzionario.
Ad illustrarlo nei contenuti è l’agronomo in forza alla cantina, Nicola Parisi. «Grazie ai dati prodotti dalla costellazione europea Sentinel, nell'ambito del progetto saranno messi a punto i modelli che legano l'andamento di diversi indici di vegetazione e le condizioni ambientali alle caratteristiche dell'uva prodotta e del vino prodotto - spiega Parisi - I dati da terra saranno forniti da stazioni meteo innovative, basate su un brevetto detenuto da Ticinum; grazie all'utilizzo delle tecnologie più avanzate, tali dispositivi sono completamente esenti da manutenzione e quindi in grado di funzionare per anni senza interventi una volta installate, minimizzando così gli oneri di manutenzione a carico dei coltivatori».
Un vigneto in Oltrepò Pavese
A finanziare l’intera operazione che per alcuni, in particolare per coloro che lavorano in campo agronomico, è stata definita rivoluzionaria, è l’Esa che ne ha apprezzato i dettagli erogando un finanziamento che permetterà la realizzazione vera e propria dell’intero sistema. Con questo progetto si apre una prospettiva senza precedenti nel mondo vitivinicolo, la possibilità di ottenere informazioni quantitative sul vino che sarà prodotto prima che l'uva sia spremuta; e ciò come risultato finale di un processo di monitoraggio che aiuterà allo stesso tempo i viticoltori a proteggere i propri filari.
L’agronomo Nicola Parisi coordinerà la partecipazione di Terre d'Oltrepò e fornirà un aiuto prezioso, mettendo a disposizione del progetto la propria conoscenza non solo tecnica ma anche operativa e suggerendo i migliori approcci per l'integrazione del sistema in modo da massimizzare i benefici per la produzione vitivinicola.
Andrea Giorgi
«L'attenzione di Parisi per gli sviluppi tecnologici e la sua passione per l'innovazione - spiega Andrea Giorgi, presidente di Terre d’Oltrepò - hanno giocato un ruolo fondamentale nel rendere possibile questo progetto, contribuendo a creare una proposta di progetto convincente e fattiva, che l'Agenzia Spaziale Europea ha valutato molto positivamente». Entriamo nel dettaglio di questo progetto innovativo, quasi rivoluzionario.
Nicola Parisi
Ad illustrarlo nei contenuti è l’agronomo in forza alla cantina, Nicola Parisi. «Grazie ai dati prodotti dalla costellazione europea Sentinel, nell'ambito del progetto saranno messi a punto i modelli che legano l'andamento di diversi indici di vegetazione e le condizioni ambientali alle caratteristiche dell'uva prodotta e del vino prodotto - spiega Parisi - I dati da terra saranno forniti da stazioni meteo innovative, basate su un brevetto detenuto da Ticinum; grazie all'utilizzo delle tecnologie più avanzate, tali dispositivi sono completamente esenti da manutenzione e quindi in grado di funzionare per anni senza interventi una volta installate, minimizzando così gli oneri di manutenzione a carico dei coltivatori».
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Alberto Lupini
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