Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 23 dicembre 2024  | aggiornato alle 06:16 | 109769 articoli pubblicati

Siad
Siad

Riconoscimento

Il Primitivo Manduria delle cantine Tinazzi è tra i 51 vini più buoni al mondo

L'Imperio LXXIV 2019, uno dei vini di punta del gruppo, è stato premiato dalla giuria tecnica della rivista internazionale enologica Decanter che l'ha inserito tra le migliori etichette dell'anno appena conclusosi

 
25 gennaio 2022 | 16:59

Il Primitivo Manduria delle cantine Tinazzi è tra i 51 vini più buoni al mondo

L'Imperio LXXIV 2019, uno dei vini di punta del gruppo, è stato premiato dalla giuria tecnica della rivista internazionale enologica Decanter che l'ha inserito tra le migliori etichette dell'anno appena conclusosi

25 gennaio 2022 | 16:59
 

Il Primitivo di Manduria Imperio LXXIV 2019 delle Cantine Tinazzi è tra i 51 vini più buoni al mondo. Così ha deciso la giuria del Wine of The Year di Decanter, la rivista enologica internazionale che stila ogni anno una classifica dei migliori vini del pianeta.

Il Primitivo Manduria delle cantine Tinazzi è tra i 51 vini più buoni al mondo

Dodici vini italiani, un solo Primitivo 

Il vino, prodotto da Feudo Croce, casale situato a Carosino, in provincia di Taranto, rappresenta l’Italia insieme ad altri 12 vini della penisola, ma è l'unico Primitivo presente in graduatoria e l'unica etichetta pugliese. L’Imperio 2019 era stato già premiato dalla rivista Decanter nel 2021 con la “Gold Medal”, con una votazione di 95 punti. Per questo era stato selezionato tra i vini che hanno impressionato di più i giudici e inserito in una nuova degustazione alla cieca per premiare i “the best of the best” da inserire nella ristretta lista dei “Wines Of The Year 2021”.

Ha incantato la giuria 

Imperio ha conquistato il trio di giudici Michelle Cherutti-Kowal che ha assegnato 97 punti, Matt Walls 94 e Stefan Neumann 95. Questo il giudizio tecnico dei critici: «Profumo intenso di lavanda aromatica, aneto, lamponi stufati e more. Al palato è speziato, con un bel equilibrio ed energia. Molto accessibile e beverino, con un persistente finale di finocchio».

«Un riconoscimento importantissimo – ha dichiarato Giorgio Tinazzi, direttore commerciale del gruppo – Ci riempie di orgoglio e di gioia e che dà valore al lavoro svolto in questi anni per ottenere vini di sempre maggiore qualità e carattere, che possano rappresentare il buon vino italiano nel mondo». 

 

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni
Horeca Expoforum
Mulino Caputo
Debic

Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni
Horeca Expoforum
Mulino Caputo

Debic
Consorzio Asti DOCG
Sartori