La passione e l’amore per lo champagne sono nel dna di Leo Damiani, direttore commerciale e marketing Italia della Maison Perrier-Jouët. Il dirigente toscano promuove il marchio di champagne che fa capo al gruppo francese Pernod Ricard, leader a livello internazionale nella produzione e distribuzione di vini e distillati. Damiani, che riveste anche l’incarico di direttore dello sviluppo prodotti per Marchesi Antinori, storica azienda italiana in grado di trasmettere al meglio il prestigio del marchio Perrier-Jouët, si illumina solo a sentire la parola “champagne”. Per 25 anni Marchesi Antinori ha distribuito in esclusiva il marchio Krug, portando l’Italia a diventare il primo mercato, e Leo Damiani ha dedicato gran parte della sua vita lavorativa alla costruzione del brand che, per antonomasia, è simbolo di passione, festa e convivialità.
Leo Damiani Dal 2010, anno in cui Marchesi Antinori ha iniziato la distribuzione in Italia di Perrier-Jouët, come è cambiata la strategia di distribuzione?
Undici anni fa Marchesi Antinori ha iniziato la distribuzione di Perrier-Jouët per Pernod Ricard, che ha una diversa fascia di posizionamento, ma abbiamo sostanzialmente ricalcato lo stesso metodo operativo che ha previsto sin dall’inizio una distribuzione più capillare. Il mercato è naturalmente concentrato su Horeca ed enoteche tradizionali e solo marginalmente in grande distribuzione, ma con una particolare attenzione a consolidare una presenza dal punto di vista geografico, con l’obiettivo di essere presenti in tutte le regioni e le province italiane. I risultati ottenuti sono stati molto buoni e
dal 2010 abbiamo triplicato volumi e fatturato, passando ad attività di promozione legate principalmente al prodotto, più che al marketing e all’etichetta. In questo modo abbiamo valorizzato il contenuto della bottiglia e le sue qualità enologiche. Anche personalmente ho sempre privilegiato questo secondo aspetto, con una strategia che si è rivelata vincente e ci ha dato subito ragione. Inoltre siamo andati nella direzione di un’armonizzazione del prezzo, in modo da avere sempre la certezza che il cliente di Bormio pagasse lo stesso prezzo di un acquirente a Mazara del Vallo, grazie ad un listino chiaro e trasparente.
Leo Damiani Che cosa vuole raccontare la maison Perrier-Jouët?
È la piccola delle grandi Maison, tenuto conto che, dal punto di vista della produzione, contiamo molto meno di 5 milioni di bottiglie. L’azienda è stata pioniera per quanto riguarda la tracciabilità e la lotta alla contraffazione,
la prima cantina a indicare l’annata sui propri millesimati. Stiamo parlando di una realtà che punta ad una qualità altissima, grazie ad un lavoro certosino che parte dalla selezione delle migliori vigne.
Ogni Maison francese ha la propria storia e una specifica filosofia di produzione, ma il livello è generalmente eccelso. Le diverse produzioni offrono personali interpretazioni. Perrier-Jouët privilegia lo stile fresco, elegante e floreale, piuttosto che prodotti potenti e strutturati. Produce i propri champagne utilizzando tini d’acciaio, in modo da ottenere la freschezza dei profumi e la parte elegante del prodotto. Lo stile, diverso per ogni Maison, è assimilabile a ciò che avviene nel mondo della moda, dove lo stile Armani è diverso da Versace, ma entrambi contribuiscono a portare in alto la grandezza di un prodotto. È giusto che ogni consumatore cerchi e scelga con cura il suo champagne preferito.
Come si è modificato l’andamento delle vendite durante la pandemia, a causa delle misure governative imposte per il contenimento dell’emergenza sanitaria e la conseguente chiusura del canale Horeca?
Durante l’emergenza sanitaria tutto il comparto dei vini ha subito notevoli disagi. Il settore Horeca ha sofferto molto, ma ne sono usciti rafforzati e avvantaggiati coloro che erano o si sono nel frattempo attrezzati con il delivery. In questo panorama, devo dire che lo champagne è il prodotto che ha sofferto meno, grazie anche ad enoteche e wine bar che hanno promosso vendite d’asporto. Di fatto
il nostro consumatore è rimasto fidelizzato e ha continuato a bere champagne anche durante il lockdown, tanto che a livello di numeri non abbiamo registrato grossi cambiamenti. Oggi paradossalmente, con la riapertura delle attività e la ripresa dei consumi, siamo in difficoltà perché non abbiamo prodotto a sufficienza per rispondere alle richieste. Le vendite sono in grande spolvero e l’anno fiscale appena chiuso, che va dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2021, ha registrato i
numeri più importanti rispetto agli anni passati: un risultato veramente interessante e alquanto sorprendente.
Leo Damiani La Maison Perrier-Jouët ha ottenuto il primo posto tra gli champagne di tendenza del 2020 secondo “Drinks International”. Quali sono le tipologie più vendute?
Si tratta di un importante riconoscimento. Alcuni Paesi come Usa, Giappone e Italia hanno registrato i balzi maggiori nelle vendite e nel nostro Paese la domanda di Perrier-Jouët è in continua crescita. Una delle caratteristiche principali di Perrier-Jouët è la
capacità di farsi apprezzare, anche da consumatori non necessariamente super esperti, grazie alla grande freschezza e finezza che lo contraddistinguono. In Italia è cresciuto molto anche il mercato delle Cuvée speciali, di cui fa parte anche il nostro “
Belle Epoque”. L’ultimo prodotto che abbiamo lanciato 4 anni fa, il “
Blanc de Blancs” non millesimato, si è rivelato uno champagne di tendenza e intrigante, ideale per l’abbinamento con l’aperitivo e la prima parte del pasto.
Perrier-Jouët ha sempre mostrato una grande attenzione verso l’arte moderna. Il legame con l’arte moderna è noto da molti anni e rappresenta uno dei simboli della Maison, grazie anche alla
famosa bottiglia con i fiori. Da sempre Perrier-Jouët è strettamente legata all’eccellenza, al gusto artigianale e all’arte, con la promozione di molteplici percorsi creativi e culturali. Nel corso degli ultimi anni anche altri artisti hanno espresso la loro arte prendendo ispirazione dalle bottiglie più importanti, associate appunto al simbolo delle
decorazioni floreali di anemoni scaturiti nel 1902 dal genio di Emile Gallé, esponente dell’Art Nouveau, emblema della Belle Epoque da cui prende il nome la “
Cuvée de Prestige”. Nel tempo è stata conservata questa impostazione e anche in futuro proseguiranno le collaborazioni, le sinergie con il mondo dell’arte moderna e con artisti più o meno famosi, mostre e presentazioni.
Leo Damiani Perrier-Jouët ha in cantiere qualche novità per il futuro?
Proseguiremo sulla strada intrapresa, grazie al lavoro portato avanti dall’ottava Chef de Cave della Maison,
Séverine Frerson, che a ottobre 2020 ha ricevuto il testimone da Hervé Deschamps, per 37 anni protagonista nelle cantine di Epernay. Frerson ama molto i vini verticali, ma sempre nello stile tradizionale e specifico di Perrier-Jouët. L’ultima novità che abbiamo presentato è lo champagne “
Belle Epoque Edition Première 2013”, che segue le annate 2007 (dedicata al Giappone) e 2010.
Parlando con lei di champagne, emerge una passione indescrivibile verso un prodotto unico, al quale ha dedicato tutta la sua vita.
Personalmente apprezzo molto la creatività e l’intelligenza, ingredienti da cui nascono i migliori prodotti. Vivo molto di passioni, amo collezionare orologi e adoro le barche a vela, così come il cibo gourmet, quando viene studiato ed eseguito con competenza e professionalità. Nel mio lavoro ho la stessa identica passione di quando sono partito e basta parlare di champagne che mi si accende una “luce”. È un prodotto unico che mi diverte e mi intriga, dal quale ogni giorno c’è qualcosa da imparare.
Gli eventi dell’estate con Champagne Perrier-Jouët
Gli eventi nei ristoranti e nei cocktail bar sono sempre stati uno dei punti di forza di Perrier-Jouët, attività essenziali per parlare sia con gli appassionati, che hanno il piacere di degustare i nuovi prodotti e gli champagne iconici, sia con coloro che hanno voglia di conoscere e scoprire il mondo degli champagne Perrier-Jouët. Serate esclusive come il cocktail dinner che si è svolto il 24 giugno a Milano con lo chef Antonello Colonna, special guest su una meravigliosa terrazza in Piazza Duomo, o come la cena con spettacolo di Renato Raimo di sabato 10 luglio in Versilia, al Teatro Puccini, insieme al Consolato del Principato di Monaco. Le bollicine di Perrier-Jouët saranno l’accompagnamento ideale per un brindisi sotto le stelle in moltissimi locali sull’intero territorio italiano per tutta l’estate.
Perrier-Jouët Belle Epoque 2013
Belle Epoque 2013, seducente e armonioso
Sebbene Maison Perrier-Jouët sia famosa per i suoi Chardonnay, possiede anche vigneti eccezionali di Pinot Noir: una combinazione che dà il meglio di sé con Perrier-Jouët Belle Epoque 2013, uno champagne che combina i due vitigni in proporzioni quasi uguali. Questa cuvée straordinaria è anche un esempio perfetto dell’arte dell’assemblaggio nello stile Perrier-Jouët, con uve Pinot Noir (45%) della Montagne de Reims utilizzate non per la loro potenza, ma per sostenere ed esaltare la delicata struttura dello Chardonnay (50%) dei celebri villaggi Grand Cru di Cramant e Avize. Una piccola quantità di uve Meunier (5%) di Dizy interpreta l’equilibrio tra i due vitigni principali, dando luogo al caratteristico stile floreale della Maison. Icona della Maison, questa eccezionale cuvée rappresenta l’apice dell’arte dell’assemblaggio di Perrier-Jouët. Uno champagne raro e prezioso, creato con le uve dei migliori vigneti solo nelle annate in cui la successione delle stagioni è perfetta, in quantità estremamente limitate.
Di colore oro pallido, con sottili riflessi verde chiaro, Perrier-Jouët Belle Epoque 2013 dà piena espressione agli aromi di frutta bianca e fiori caratteristici di questo champagne affascinante e armonioso. Una sensazione prevalente di delicatezza ed eleganza permane nel finale straordinariamente lungo, con la sua combinazione distintiva di freschezza e finezza. Servito idealmente tra 8 e 10°C, Perrier-Jouët Belle Epoque 2013 può essere gustato come aperitivo o abbinato ad esempio a crostacei e pesce bianco ma anche a formaggi non troppo stagionati.
Belle Epoque Edition Première 2013
Belle Epoque Edition Première 2013, raffinato ed elegante
Belle Epoque Edition Première 2013 è un blend di Grand Cru Chardonnay selezionati per la loro eleganza, freschezza e vivacità. A questi è stata aggiunta una piccola percentuale di Pinot Noir proveniente da Vertus, l’unico villaggio della Côte des Blancs in cui si producono vini rossi, che conferisce al millesimato il caratteristico colore rosa, attraversato da sfumature color pesca. Invecchiato in cantina per 5 anni. L’incredibile luminosità e lo speciale colore di Belle Epoque Edition Première 2013 sono svelati attraverso la bottiglia di vetro trasparente decorata da anemoni creata da Emile Gallé nel 1902, divenuta ormai un’icona della Maison. Prodotto in quantità limitatissime e disponibile esclusivamente in primavera-estate. Una cuvée rara ed elegante, destinata a farsi ricordare.
Di colore rosa tenue con sfumature pesca, una nuance innovativa e originale per una cuvée de prestige, Belle Epoque Edition Première 2013 dà piena espressione ai sottili sentori di fiori bianchi (sambuco), frutti bianchi (pesca), agrumi (buccia di yuzu) e piccoli frutti rossi appena maturi (ribes rosso e amarena). Una sensazione di delicata acidità permane nel finale piacevolmente rotondo, con la sua combinazione distintiva di freschezza e finezza. Servito idealmente tra 8 e 10°C, Perrier-Jouët Belle Epoque Edition Première 2013 è l’accompagnamento ideale ai piatti primaverili ed estivi.
Champagne Perrier-Jouët è distribuito in Italia da Marchesi Antinori: www.antinori.it