Perché Campari compra Courvoisier, storico cognac di Napoleone III
La Maison Courvoisier è stata fondata nel 1828. Il prezzo fisso di acquisto è pari a 1,2 miliardi di dollari (1,11 miliardi di euro al tasso di cambio odierno), in assenza di cassa o debito finanziario
Nuovo acquisto per Campari che è pronto a rilevare il cognac Courvoisier, marchio storico della statunitense Beam Suntory. La cifra per l'acquisto si aggira intorno a 1,2 miliardi di dollari e rappresenta la maggiore operazione per valore nella storia di Campari.
Campari pronta a comprare il cognac Courvoisier
Come detto il prezzo fisso di acquisto è pari a 1,2 miliardi di dollari (1,11 miliardi di euro al tasso di cambio odierno), in assenza di cassa o debito finanziario. Oltre al prezzo di acquisto, è previsto un pagamento aggiuntivo di massimo 0,12 milioni (0,11 milioni) pagabile nel 2029 sulla base del raggiungimento di obiettivi di vendite nette realizzate nell'esercizio 2028. Il corrispettivo enterprise value è pari quindi a 1,32 miliardi di dollari (1,22 miliardi di euro).
La decisione dell'esercizio dell'opzione di vendita e di firma della transazione sono soggette all'informazione e alla consultazione dei rappresentanti dei dipendenti francesi e al completamento degli opportuni processi normativi e delle consuete approvazioni antitrust. Il perfezionamento della transazione è previsto nel 2024. Il finanziamento dell'acquisizione è interamente coperto da un finanziamento ponte da 1,2 miliardi, con un scadenza fino a 24 mesi dalla data di perfezionamento della transazione, da un consorzio di banche composto da Crédit Agricole Corporate and Investment Bank e Intesa Sanpaolo, Bank of America, Goldman Sachs e Mediobanca.
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Il business acquisito da Campari comprende un magazzino di eaux-de-vie in maturazione, con un valore contabile di 365 milioni di dollari a fine ottobre scorso. Inoltre, il perimetro dell'acquisizione include i marchi e le strutture di produzione, costituite da impianti di distillazione, magazzini, vigneti, un centro visitatori e uno château, strutture di miscelazione, cantine di invecchiamento e un impianto di imbottigliamento automatizzato.
Perché Campari vuole comprare Courvoisier
«Siamo entusiasti di acquisire una delle prime quattro case storiche di cognac, Courvoisier, con un significativo potenziale ed espressioni molto rinomate - ha detto Bob Kunze-Concewitz, amministratore delegato di Campari. L'aggiunta di Courvoisier al nostro portafoglio di priorità globali costituisce un'opportunità unica e rara di espandere il nostro portafoglio di premium spirit e la nostra offerta di premium spirit e cognac».
«Courvoisier consentirà di compiere un significativo passo avanti negli Stati Uniti, nel contempo offrendo potenziale trasformativo nella regione strategica dell'Asia Pacifico nel lungo periodo – aggiunge il deputy ceo del gruppo, Matteo Fantacchiotti - Oltre ad acquisire un marchio riconosciuto a livello globale con forti credenziali di premiumizzazione, abbiamo un'opportunità unica per espandere in modo significativo la nostra capacità di produzione e imbottigliamento di cognac in Francia, una piattaforma centrale della nostra supply chain globale».
Courvoisier, cognac storico di Francia
La storia del marchio Courvoisier è unica. Fondato nel 1828 da Félix Courvoisier a Jarnac, nella regione francese della Charente, la maison ha ricevuto il titolo di Fornitore Ufficiale della Casa dell'Imperatore da Napoleone III, ha fornito le corti reali d'Europa ed è stata la bevanda preferita della Belle Epoque, scelta per celebrare l'inaugurazione della Torre Eiffel e l'apertura del Moulin Rouge.
Il marchio Courvoisier oggi: business da 249 milioni di euro
Nel 2022, il business Courvoisier, che include anche il marchio Salignac, ha raggiunto vendite nette pari a 249 milioni di euro, con un margine di contribuzione, ovvero il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni, pari a 78 milioni. Nei dieci mesi al 31 ottobre 2023 le vendite nette sono state pari a 148 milioni, in calo del 33% rispetto allo stesso periodo del 2022, e il margine di contribuzione è stato di 37 milioni. Questa performance è influenzata dal recente andamento del mercato, impattato dalla normalizzazione dei consumi negli Stati Uniti dopo il picco delle vendite post Covid, e la riduzione delle scorte da parte dei distributori, in linea con l'intera categoria del cognac.
Gli Usa sono il mercato più grande di Courvoisier e rappresentano circa il 60% delle vendite nette del 2022, seguiti dal Regno Unito e dalla Cina, che insieme rappresentano il 25% dei ricavi mentre “global travel retail” (essenzialmente i negozi negli aeroporti) ha rappresentato poco più del 3%.
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Alberto Lupini
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