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Pantelleria, i vini di Cantina Basile nascono sul mare, vista Africa

Simona e Fabrizio: una storia d’amore nata sull’Isola del Vento, in Sicilia. Da Milano all’ultima frontiera del vino in Italia dove si produce il Cabernet Franc più a sud del Paese.

 
25 agosto 2020 | 06:40

Pantelleria, i vini di Cantina Basile nascono sul mare, vista Africa

Simona e Fabrizio: una storia d’amore nata sull’Isola del Vento, in Sicilia. Da Milano all’ultima frontiera del vino in Italia dove si produce il Cabernet Franc più a sud del Paese.

25 agosto 2020 | 06:40
 

Chissà se Simona, una carriera a Milano nella moda, si sia innamorata prima dei vecchi alberelli di zibibbo oppure di Fabrizio Basile, pantesco doc che ha deciso di ristrutturare i locali di un’antica falegnameria spagnola nella storica contrada Bukkuram, a tre chilometri dal mare, per farne una cantina e un luogo dove accogliere amici e ospiti venuti a visitare l’isola.

Cantina Basile, i vini nascono sul mare - Pantelleria, i vini di Cantina Basilenascono sul mare, vista Africa

Cantina Basile, i vini nascono sul mare

Ma quella della cantina Basile è anche la storia dell’amore per una terra: Pantelleria, conosciuta anche come perla nera del Mediterraneo o Isola del Vento per le sue rocce vulcaniche color nero pece e per un vento costante che tiene il cielo sempre libero dalle nuvole. Geograficamente molto più vicina all’Africa, Pantelleria è la più grande e la più occidentale delle isole della Sicilia.



Vulcanico, intraprendente, spesso controcorrente, ma sempre fedele a se stesso, Fabrizio Basile è un vignaiolo che non ha mai smesso di investire sulla qualità dei suoi vini, senza prostrarsi passivamente alle richieste del mercato o alle mode del momento.

“Il vino si fa in vigna” recita un antico detto. E questo Fabrizio lo ha imparato dal padre e dal nonno che hanno curato i loro vigneti fin dai primi decenni del secolo scorso. Sapevano come lavorare la terra, conoscevano l’influenza delle condizioni meteorologiche sulla qualità del raccolto, l’importanza dell’esposizione al sole e della protezione dal vento che spesso soffia prepotente sull’isola.

Le bottiglie dell'azienda - Pantelleria, i vini di Cantina Basilenascono sul mare, vista Africa
Le bottiglie dell'azienda

Nasce così il desiderio di intraprendere la strada del vino, con la produzione e la trasformazione delle proprie uve. Dopo la ristrutturazione del settecentesco “dammuso”, tipica abitazione di Pantelleria, il “sogno” comincia a prendere piede. E finalmente nel 2006 avviene la prima vinificazione. Oggi la cantina produce 50mila bottiglie con raccolta dell’uva e imbottigliamento fatto nell’isola.

Accanto a lui Simona, oggi sua moglie, che decide di mollare tutto per seguire Fabrizio. A Milano si occupava di moda, prima per Valentino e poi per una camiceria di Napoli. Nel 2004 lascia la città e si trasferisce definitivamente nell’isola.

Agrumi canditi, dattero, fico secco e caramello. Questi e molti altri i profumi racchiusi in un bicchiere di passito di Pantelleria. Come il finale lungo, persistente e fresco, che regala nuove note di cacao, menta e una bella sensazione salina. Ma Fabrizio, che con il Passito di Pantelleria Dop “Shamira” 2009 è stato l’unico italiano ad aver vinto la gran medaglia d’oro al concorso “Mondial des vins extrêmes” 2016, sta sperimentando qualcosa di diverso: un passito maturato all’aperto in una botte scolma di castagno. «Qui senti proprio Pantelleria, senti il sulfureo - spiega -. Lo chiamo vino dei pirati perché te ne basta poco. Quest’anno usciamo con la prima annata. Verranno fuori meno di 500 bottiglie».

Tempo di vendemmia - Pantelleria, i vini di Cantina Basilenascono sul mare, vista Africa
Tempo di vendemmia

Ci spostiamo in mezzo agli alberelli di zibibbo dove, a 150 metri in linea d’aria dal mare, troviamo il cabernet franc più a sud d’Italia, prima di fare tappa in cantina dove c’è ancora l’etichettatrice a mano. «L’ho fatta io ed è ancora attiva anche perché qualche bottiglia la etichettiamo ancora così. Fino a 6-7 anni fa etichettavamo tutto a mano».

In questi giorni inizia la vendemmia e per l'«oro giallo» di Pantelleria sarà presto tempo di bilanci. «Faccio parte del consiglio di amministrazione del Consorzio Volontario di Tutela e Valorizzazione dei vini a Doc dell’Isola di Pantelleria (promotore della tutela della pratica agricola della Vite ad Alberello di Pantelleria in sede internazionale e culminata con la sua iscrizione nel registro dei Beni immateriali dell’umanità Unesco). Una cosa che andrò a proporre è l’introduzione della menzione riserva. Ed entro fine anno voglio creare un’associazione di vignaioli di Pantelleria per differenziarci da tutti coloro che imbottigliano in Sicilia. È arrivato il momento di cominciare a distinguerci e di fare qualcosa che sia diverso dalla solita Doc», conclude Basile.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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