Mancanza di personale anche in cantina. Il Veneto la regione più in difficoltà
Nel biennio 2021-2022 il 74% delle cantine ha avuto difficoltà nel trovare personale e le regioni più colpite dal problema dopo il Veneto (92%) sono Sicilia (89%), Friuli Venezia Giulia (83%), Puglia (83%) e Piemonte (80%)
Non solo ristoranti, bar e hotel. Il problema della mancanza del personale è così trasversale che colpisce anche il vino. Secondo i dati dell'Osservatorio nazionale del turismo del Vino 2023 (Nomisma Wine Monitor e Città del Vino), nel biennio 2021-2022 il 74% delle cantine ha avuto difficoltà nel trovare personale e le regioni più colpite dal problema sono Veneto (92%), Sicilia (89%), Friuli Venezia Giulia (83%), Puglia (83%) e Piemonte (80%).
La ricerca è stata presentata durante la sesta edizione del Food&Wine Tourism Forum, promosso e organizzato al castello di Grinzane Cavour (Cuneo) da Ente Turismo Langhe Monferrato Roero al quale hanno partecipato oltre 300 tra esperti e operatori, accademici, imprenditori, giornalisti e appassionati del settore enogastronomico e turistico. In particolare, il tema centrale dei 16 panel della giornata è stato "Prospettive", in termini di sostenibilità, accelerazione digitale, cambiamento climatico e strutturazione di un'offerta sempre più competitiva e smart nell'ambito dello sviluppo del turismo enogastronomico.
Cresce online l’interesse per l’enoturismo
Enoturismo che, come sappiamo, cresce sempre di più. Secondo WineAround, azienda software per le prenotazioni dirette sul sito delle cantine, le cantine clienti hanno registrato un +120% di fatturato generato dai ticket enoturistici per le aziende che usano la piattaforma (sempre nei primi cinque mesi 2023 rispetto al 2022). Ma non solo, i responsabili del motore di ricerca Google, a proposito di travel search hanno segnalato che cresce la ricerca online di esperienze enogastronomiche, che registrano +13% sul 2019 per le wine-tasting e +17% per le food-tasting. Inoltre in tutto il web, il Barolo è più cercato del Brunello di Montalcino e del Franciacorta.
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Enoturismo, come migliorare il settore in Italia
Dati importanti, dunque, a ulteriore conferma che sull’enoturismo occorre investire. Anche perché sul fonte della governance, Unwto (Organizzazione mondiale del turismo) ha portato i primi dati di una survey internazionale da cui emerge il lavoro da fare per migliorare il settore: il 65% degli intervistati indica che non esiste una politica, un piano o una strategia nazionale dedicati all'enoturismo nel proprio Paese e il 75% dei Paesi non raccoglie dati periodici relativi all'enoturismo.
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Alberto Lupini
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