Librandi, il Bilancio di sostenibilità come garanzia per il consumatore

La cantina calabrese ha ottenuto la certificazione Equalitas, una garanzia nel mondo del vino, e col suo primo Bilancio vuole insistere sull'importanza della sostenibilità come filosofia aziendale

22 giugno 2021 | 10:27
È stato presentato il 19 giugno a Verona, in occasione dell’evento Opera Wine, il primo Bilancio di Sostenibilità della cantina Librandi, realtà vitivinicola che con i suoi 2 milioni e mezzo di bottiglie l’anno e un export che copre 40 Paesi in tutto il mondo, è divenuta un punto di riferimento indiscusso dell’enologia del nostro Paese.



Equalitas, una certificazione di garanzia per il consumatore

«Abbiamo scelto di tradurre in maniera oggettiva quella che è la nostra filosofia ispiratrice portando avanti un percorso di rendicontazione sociale che ci ha condotti nel 2021 all’ottenimento della certificazione Equalitas e alla pubblicazione del nostro primo Bilancio di Sostenibilità», ha spiegato Paolo Librandi, co-titolare della cantina.

Equalitas è uno standard volontario specificatamente studiato per il settore vitivinicolo che nasce dalla volontà di fornire una certificazione unica, una visione omogenea e condivisa per l’intero settore, una garanzia per il consumatore e gli stakeholder rispetto alla correttezza e alla verificabilità dei requisiti definiti secondo i tre pilastri sociale, ambientale ed economico.

La sostenibilità, bandiera della filosofia aziendale di Librandi

Nota per il suo costante impegno sul tema della ricerca in ambito vitivinicolo, ricoprendo negli anni un ruolo da protagonista nella riscoperta di vitigni autoctoni ormai dimenticati o perduti, l’azienda Librandi ha fatto del tema della sostenibilità un argomento di centrale importanza.

«La sostenibilità - continua Paolo Librandi - intesa come impegno sociale, economico ed ambientale, è una linea guida chiave della nostra azienda, da sempre attenta alla cura del territorio e alla salvaguardia della biodiversità».

«Il percorso di certificazione - spiega Raffaele Librandi - ha interessato, nello specifico, quattro “buone pratiche”: la lavorazione, coinvolgendo quindi le fasi di vinificazione, imbottigliamento e il lavoro sul packaging dei nostri prodotti; buone pratiche sociali ed economiche, che hanno coinvolto sia i lavoratori sia gli stakeholder con cui ci interfacciamo giornalmente; ed infine la comunicazione in tutte le sue declinazioni tra cui anche la redazione del bilancio di sostenibilità».

«Il nostro Bilancio di Sostenibilità - continua Raffaele Librandi - è frutto di un’azione concertata e condivisa tra tutti gli attori che ruotano attorno al nostro mondo: dipendenti e collaboratori, clienti e fornitori oltre che le associazioni che operano al nostro fianco da anni. Si tratta di un punto di inizio, l’avvio di un percorso nella consapevolezza che gli importanti impegni assunti e gli obiettivi che ci siamo prefissati saranno raggiungibili solo grazie all’impegno di tutti, mossi dal comune desiderio e responsabilità di voler realizzare un mondo più sostenibile da consegnare alle future generazioni».

Obiettivi di lungo periodo

  • Efficientamento energetico dell’area di cantina, con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia elettrica del 10% mediante l’ammodernamento degli impianti di refrigerazione dell’area di vinificazione, al fine di ottimizzare il rapporto tra immissione di energia e rendimento in termini di produzione e di consumi.
  • Accrescere la tutela dei piccoli conferitori tramite una politica dei prezzi sostenibile.
  • Ridurre ulteriormente l’utilizzo di materiali convenzionali nel packaging a favore di materiali a basso impatto ambientale ed ecocompatibili.
  • Definire, entro il 2022, una misurazione della Carbon Footprint (indicatore relativo alle emissioni di CO2 e altri gas serra) e della Water Footprint (quantità di acqua utilizzata dall’azienda), al fine di effettuare una compensazione delle emissioni mediante la definizione di iniziative sostenibili.
 

Buone pratiche ambientali

Riduzione dei consumi di vetro: Tra i tanti parametri relativi alla riduzione dei consumi, l’azienda si è impegnata a limitare sensibilmente i consumi del vetro. Il packaging costituisce un parametro di primaria importanza, per tale ragione durante il recente percorso di restyling la scelta delle nuove bottiglie è stata dettata anche da parametri ambientali e non solo estetici. La nuova bordolese di Gravello, Megonio, Duca Sanfelice ed Efeso ha infatti un peso di 600 gr, contro i 750 gr della precedente. Un dato non trascurabile se si considera un consumo annuo di circa 200.000 bottiglie.

Fornitori: Più della metà dei fornitori è attualmente certificato con standard riconosciuto (ISO 14001, SA 8000, ISO 45001, BRC, FSC). L’impegno aziendale è rivolto ad incrementare tale quota rendendola una prerogativa nella stipula di nuove forniture e cercando, allo stesso tempo, di incentivarne l’adozione verso i partner storici finora sprovvisti.

Fotovoltaico: La cantina è munita di un importante impianto fotovoltaico che provvede a circa il 25-30% del fabbisogno energetico dei macchinari, con un risparmio di energia prodotta da fonti tradizionali.

Etichette: Secondo la filosofia aziendale, l’attenzione al prodotto deve necessariamente essere mixata con l’attenzione al sostenibile. Per tale ragione, approfittando del completo rinnovo del parco etichette, la scelta è ricaduta su carte provenienti da filiere controllate (FSC).

Buone pratiche sociali ed economiche

Turnover: L’azienda coltiva la formazione dei propri dipendenti instaurando solide relazioni di crescita. Negli ultimi anni il turnover in uscita è stato pari zero. Si contano invece nuove assunzioni e stage. Frequenti sono i percorsi di formazione.

Dipendenti: Nel rispetto dei propri dipendenti, l’azienda applica pedissequamente il Ccnl Industria alimentare, garantendo contratti a tempo indeterminato e benefit aziendali. La retribuzione media è infatti superiore alla media territoriale e la posizione lavorativa è connotata da una forte stabilità.

Buone pratiche di comunicazione

Bilancio di sostenibilità: Con la creazione del primo bilancio di sostenibilità Librandi intende formalizzare e tradurre in maniera oggettiva quella che da sempre è la filosofia aziendale. Il bilancio è il punto di avvio per la definizione di un percorso virtuoso, volto al miglioramento delle pratiche aziendali e alla comunicazione delle iniziative future.

Sezione "Sostenibilità" sul sito: Accanto al bilancio di sostenibilità, l’azienda ha definito una raccolta documentale comprensiva di un “codice etico” e di una “politica della sostenibilità”. Il materiale informativo è visionabile e scaricabile dall’area “Sostenibilità” del sito web di Librandi.

Per informazioni: www.librandi.it



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Alberto Lupini


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