Un sogno diventato realtà quello di Nicolò Tita, architetto bresciano che nel 2008, all’età di 32 anni, decide di trasferirsi a Miami e diventare un punto di riferimento nella distribuzione di eccellenze agroalimentari. Da un grande desiderio e un piccolo budget («sono partito con 20mila euro», racconta Nicolò), oggi “Tita Italian Wine & Delicatessen” è una delle più affermate aziende in Florida che esporta vini italiani negli States e in Venezuela con, in epoca pre-Covid, un giro d’affari di 2,5 milioni di dollari e una decina di dipendenti all’attivo. In 12 anni Nicolò ha costruito un prestigioso parterre di clienti, a cui offre il meglio della produzione del Belpaese e non solo. Scampato il rischio dazi per la seconda volta in un anno, ora l’obiettivo è quello di affrontare l’evoluzione dell’era post-Covid.
Nicolò Tita «La pandemia è stata terribile - spiega l’imprenditore - all’inizio ero spiazzato e terrorizzato all’idea di chiudere l’attività e dover tornare in Italia. Le aziende qui a Miami non facevano più ordini e non investivano in nuovi prodotti, per mancanza di budget e per timore dell’ignoto. Ma superato il disorientamento iniziale, ho reagito.
La mia strategia è stata quella di collaborare con i miei fornitori rinegoziando i prezzi con l’Italia, con la promessa di restituire un
importante volume d’affari. Ho cercato di
fare magazzino e operare in controtendenza rispetto alla concorrenza e questa mossa sulla scacchiera è stata per me vincente. Questa partita a scacchi è ancora aperta: non sapremo facilmente chi sarà il vincitore, ma al momento credo di trovarmi in una posizione di vantaggio».
La pandemia ha portato Tita a
cambiare interlocutore e rivolgersi anche al privato, non più solo alla grande distribuzione. «Ho aperto una nuova società,
Olocin, incaricata di seguire tutta la vendita diretta attraverso l’e-commerce. Un investimento importante e coraggioso che mi ha permesso di trasferire online tutta l’offerta». E i risultati non hanno tardato ad arrivare:
oggi per Nicolò l’e-commerce è quasi centuplicato rispetto a nove mesi fa e l’azienda può contare su collaboratori che quotidianamente fanno ricerche avanzate e profilate in base alle richieste degli utenti, tenendo sempre in considerazione il rapporto qualità/prezzo.
Nel 2021 e in futuro sarà necessario non abbassare la guardia, bisognerà anzi drizzare più che mai le antenne. «Secondo me - dice Nicolò - ci aspetta un anno ancora più difficile del precedente a livello commerciale. Molte attività a livello mondiale chiuderanno o avranno un potere d’acquisto molto inferiore a prima. In questo contesto per me
si sono comunque aperte nuove opportunità: di recente ho avviato nuove trattative in Florida e altre aree degli Usa, anche in Venezuela. Sono certo che, da questa crisi, ritorneremo più forti».
Per informazioni:
titaitalia.com