Riservato, ma cosciente di sapere il fatto suo, Sébastien Christophe è un vignaiolo autentico, uno di quelli di cui si sente parlare poco perché passa le sue giornate in vigna e in cantina. Dall’alta Borgogna, la zona fredda di Chablis, si prepara ora ad atterrare in Italia con una produzione di qualità riservata al mondo dell’Horeca. Parla poco Sébastien, preferisce che siano i suoi vini a raccontarsi, salvo poi lasciarsi trasportare dall’entusiasmo quando si tratta di spiegare le differenze tra un Premier Cru ed un altro. E su un dettaglio insiste con risolutezza: «I miei vini nascono per la ristorazione, le enoteche, gli hotel, per essere degustati e raccontati dai sommelier. È a questi luoghi, oggi così colpiti, che le mie bottiglie appartengono».
Sébastien Christophe
Da mezzo ettaro nel 1999 a una produzione stabile tra Chablis e Premier Cru oggi
Classe 1975, Sébastien comincia la sua carriera in vigna nel 1999 dopo gli studi di enologia con una parcella di Petit Chablis. A Fey, sulla riva del fiume Serein, nasce il
Domaine Christophe. Negli anni cresce il numero delle bottiglie, a mano a mano che aumentano gli ettari vitati esclusivamente a
Chardonnay, il vitigno principe in questa zona della Borgogna. Oggi Sébastien coltiva quasi 30 ettari, e il
Petit Chablis, vino da cui ha cominciato la sua storia vitivinicola, continua a rappresentare un’etichetta importante. Ma è sui
Premier Cru che si gioca la vera partita, dove le differenze territoriali diventano nette e la maestria chiara e precisa: si tratta dei Premier Cru
Fourchaume,
Mont de Milieu e
Montée de Tonnerre.
Territorio, sostenibilità e rispetto della natura
Il Domaine Christophe oggi può vantare una produzione quasi interamente certificata Hve (Haute valeur environnementale), una certificazione francese improntata sul rispetto dell’
equilibrio naturale e della
biodiversità. Fin dai suoi primi anni infatti, racconta Sébastien, la sua filosofia è stata quella di rispettare il proprio territorio e le proprie vigne, in modo che fosse la natura il primo attore della produzione del vino, e non il suo intervento umano. Un approccio di profondo rispetto e di grande consapevolezza verso il proprio lavoro e l’impatto ambientale.
«Siamo molto soddisfatti di aver fatto partire questa collaborazione - rivelano dalla giovane azienda importatrice (che oggi si occupa anche della distribuzione sul territorio nazionale) - che si baserà su un rapporto di esclusività e di fiducia, consci che entrambe le parti faranno il meglio per la
valorizzazione di un territorio così prezioso come quello di Chablis. Sébastien ci ha colpito fin da subito per la sua cristallina visione del territorio di Chablis e dei suoi vini, e speriamo che il
settore Horeca possa ripartire presto per poter portare le sue bellissime etichette sulle tavole di tutta Italia quest’estate».
Wine Terroir in breve
Wine Terroir nasce da un progetto del 2018, venuto a compiersi definitivamente solo nel 2020 per volere dei tre soci fondatori. La filosofia si basa sul concetto francese di “
terroir”, non solo nel significato di territorio ma anche di
cultura e fattore umano, in cui il rispetto dell’ambiente diventa centrale. All’attività di selezione e importazione diretta segue la distribuzione: solo vini esteri, perlopiù dalla Francia, in esclusiva per l’Italia e dedicati al canale Horeca.
Per informazioni:
www.wineterroir.it