Torre a Cona, la dimora storica della famiglia Rossi di Montelera, situata in Toscana, a Rignano sull’Arno in provincia di Firenze, si trasforma in una resort dedicato all’accoglienza e alla ristorazione di qualità. Duecento ettari di giardini, boschi, uliveti e vigneti circondano una maestosa villa settecentesca, eretta sui resti di un castello medievale dalla famiglia fiorentina Rinuccini. La magione è stata acquistata nel 1935 da Napoleone Rossi di Montelera, appartenente alla famiglia torinese proprietaria dell’azienda di liquori Martini & Rossi, che scelse Torre a Cona per la sua attività vinicola. Da allora la produzione di vini rossi non si è mai fermata e l’attività prosegue di generazione in generazione. L’ultimo investimento stavolta si è concentrato sul turismo e in particolare sull’ospitalità e la ristorazione. Sono state ricavate stanze, un’osteria e una piscina all’interno della struttura, al fine di aumentare sviluppare oltre alla produzione di vini di qualità anche il turismo.

Tenuta Torre a Cona (Foto torreacona.com)
Torre Cona de i Rossi di Montelera diventa un iconico resort
Nel dettaglio nell’antica magione settecentesca - come ha anticipato Silvia Pieraccini su Il Sole 24 Ore - sono state ricavate 25 camere destinate ai visitatori, curate e arredate con mobili antichi e accessori contemporanei appartenenti alla contessa Maria Augusta di Montelera. Queste si aggiungono alle stanze realizzate nelle vicine case coloniche, per un totale di ottanta posti letto.
Nella limonaia c’è un’osteria
All’interno della limonaia della tenuta è nata un’osteria guidata da Maria Probst e da Cristian Santandrea, cuochi noti per aver gestito il ristorante La Tenda rossa di San Casciano Val di Pesa. Hanno scelto di abbandonare la cucina ricercata per piatti semplici e legati al territorio.

Torre a Cona de i Rossi di Montelera (foto di torreacona.com)
Gli investimenti nel settore del vino de i Rossi di Montelera
Negli ultimi anni la famiglia Rossi di Montelera ha investito nella tenuta toscana quasi cinque milioni di euro per ristrutturare la villa, piantare nuovi vigneti, migliorare la cantina. Nel frattempo è stata anche realizzata una piscina per gli ospiti, un pool bar e un bar nella lounge, ampliando la cucina del ristorante.. L’obiettivo è aumentare la qualità e la quantità dei vini prodotti che comprendono anche due etichette di Chianti Colli Fiorentini Docg e il Merlot.
Il resort parte dai primi di marzo
Molto dipenderà dall’andamento dell'emergenza pandemica, ma il resort conta di partire dai primi di marzo, con l’idea di prolungare la stagione 2022 a Natale e Capodanno. Lo scorso anno la tenuta ha dato lavoro a 35 addetti in alta stagione, che potrebbero però essere incrementati se la struttura rimarrà aperta per gran parte dell’anno.