Campari, dopo 16 anni lascia il ceo Kunze-Concewitz. Al suo posto Fantacchiotti

L'amministratore delegato si congeda dopo aver trasformato un'azienda in una multinazionale. Fantacchiotti subentrerà inizialmente come deputy ceo per poi diventare ceo alla prossima assemblea degli azionisti

13 settembre 2023 | 13:13

L'ultimo atto di Bob Kunze-Concewitz. Il ceo di Campari si congeda dopo 16 anni di leadership in un'azienda che ha trasformato in una multinazionale. Al suo posto Matteo Fantacchiotti, attualmente managing director della Business Unit Asia Pacific di Campari, che subentrerà come deputy ceo, assumendo poi definitivamente il ruolo di ceo dopo l'assemblea degli azionisti prevista per l'11 aprile 2024.

Il percorso di Bob Kunze-Concewitz in Campari

Bob Kunze-Concewitz, nel 2005 è entrato a far parte dell'azienda come chief marketing officer, diventando successivamente amministratore delegato nel 2007. Sotto la sua guida, gli stabilimenti sono passati da 9 a 23, le filiali da 6 a 25 e il numero di dipendenti, chiamati "camparisti," è cresciuto fino a raggiungere circa 4mila. Ma la crescita più significativa è stata quella dei risultati finanziari: in 16 anni, il fatturato è quasi triplicato, raggiungendo i 2,7 miliardi di euro, la capitalizzazione di mercato è aumentata di oltre sei volte, raggiungendo i 13,8 miliardi di euro, mentre il valore delle azioni (il cui debutto in Borsa Italiana risale al 2001) è cresciuto del 10% (anche se ieri, alla notizia della sua partenza, è sceso del 4,2%), con un rendimento annuale del 13% per gli azionisti.

Questa crescita è stata il risultato di una combinazione di fattori, tra cui sviluppo interno e acquisizioni. Campari ha acquisito ben 27 aziende per un valore complessivo di 3 miliardi di euro, tra cui la vodka Skyy, Fratelli Averna e bourbon che hanno ampliato la presenza sul mercato statunitense. Inoltre, l'azienda ha investito nel mercato delle vendite online tramite il portale Tannico, sfruttando il boom degli aperitivi, che da soli rappresentano il 40% dei ricavi complessivi del gruppo, grazie a marchi come Aperol, Campari, Campari Soda e Crodino. Questa diversificazione di marchi ha portato il ceo a paragonare Campari alla Porsche: «elegante e veloce, ma con un portafoglio che comprende la Volkswagen e la Rolls Royce». Oltre alle strategie di prodotto, il Kunze-Concewitz ha anche spostato il quartier generale dell'azienda da Milano a Sesto San Giovanni, ha cambiato la sede legale in Olanda e ha inaugurato la galleria-museo Campari.

Campari, Matteo Fantacchiotti diventerà il nuovo ceo dell'azienda nel 2024

A partire da oggi, mercoledì 13 settembre, dunque, come già riportato poc'anzi, Matteo Fantacchiotti, attualmente managing director della Business Unit Asia Pacific di Campari, subentrerà come deputy ceo, assumendo poi definitivamente il ruolo di ceo dopo l'assemblea degli azionisti prevista per l'11 aprile 2024. Fantacchiotti, torinese di 51 anni, sposato e con due figli, è entrato in Campari nel 2020 e rappresenta una scelta di continuità interna. Ha conseguito una laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Torino e ha iniziato la sua carriera nel settore cosmetico, per poi trascorrere oltre 20 anni nel settore delle bevande lavorando in aziende come Nestlé, Diageo e Carlsberg. Durante il suo mandato alla guida dell'Asia-Pacifico di Campari, ha promosso l'espansione della distribuzione diretta in Corea del Sud, Giappone, Nuova Zelanda e India, oltre alla creazione di un solido hub regionale a Singapore.

«Sono onorato e orgoglioso della nomina - commenta Fantacchiotti. Bob lascia Campari Group in una posizione fenomenale. Gli straordinari risultati ottenuti dal gruppo sotto la leadership visionaria di Bob sono per me fonte di ispirazione per continuare questo viaggio, facendo leva sulla nostra comprovata strategia di crescita, in continuità con il passato, combinando una forte attività di brand building con acquisizioni finalizzate alla generazione di valore. Campari Group è oggi un’organizzazione molto solida, costruita su infrastrutture a livello globale, marchi fortissimi e Camparisti di talento. Non vedo l’ora di continuare a lavorare con il management team di Campari Group, che avrò il privilegio di guidare e con il quale porteremo la nostra azienda alla fase successiva del suo percorso di crescita accelerata».

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Alberto Lupini


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