Birrificio Otus, crescita inarrestabile Singapore primo mercato estero

15 settembre 2016 | 12:34
di Roberto Vitali
Il gufo campeggia sulle etichette del Birrificio Otus (nome latino del gufo) di Seriate (Bg), nato solo poco più di un anno fa e subito in piena espansione, tanto da aver già raggiunto i mercati esteri, in particolare Singapore. «La produzione annua - spiega il presidente Enrico Rota, che rappresenta la 4R di Torre de’ Roveri (Bg), socio di riferimento del birrificio - è già raddoppiata, passata dai 100mila litri del 2015 a una proiezione di oltre 200mila per il 2016. Il consiglio di amministrazione ha deciso investimenti strutturali per 300mila euro in tutto il 2016, il che permetterà di arrivare nel 2017 a una produzione di 350mila litri annui».



Un investimento significativo per un piccolo birrificio (in Italia se ne contano un migliaio, di cui una ventina a Bergamo) che però ha voglia di crescere e di espandersi. «Per ora - continua Rota, che è affiancato dai consiglieri delegati Ruben Agazzi, Anna Cremonesi e Giampietro Rota - serviamo ristoranti, bar, enoteche e pub della Bergamasca, ma vogliamo allargarci a tutto il Nord Italia». Non per fare concorrenza ai grandi produttori di birra, ma «per far capire la differenza tra birrificio artigianale e industriale, senza per questo avere la pretesa di dire che il primo è necessariamente migliore del secondo, ma solo per metterne in evidenzia le caratteristiche e le differenze».

«Una delle differenze - spiega Alessandro Reali, birraio di Otus, laureato in viticoltura ed enologia all’Università Statale di Milano e prossimo ad ottenere la qualifica di mastro birraio in Gran Bretagna - sta nella pastorizzazione, presente nelle birre industriali e non in quelle artigianali. Ma anche nella microfiltrazione, nella diversificazione dei prodotti e nella ricerca continua di nuovi prodotti».



Otus è partita l’anno scorso con due birre Ale, cioè ad alta fermentazione, una bionda e una rossa; ora sono già diventate sei (si sono aggiunte tre Ale e una Pilsner a bassa fermentazione) e una settima è in arrivo: si tratta della “Tribal Sun”, un’ambrata ad alta fermentazione. «Prendendo spunto dalle birre belghe dei contadini - spiega Reali - vengono impiegati frumento, segale ed avena che donano un carattere rustico e bucolico alla birra. I luppoli tedeschi e australiani completano il carattere speziato dato dal lievito con aromi di frutta tropicale, di erbaceo e floreale. Una delle caratteristiche è che non si sente l’alcolicità».

L’azienda intanto festeggia la conquista del primo mercato estero. «Abbiamo stipulato - conclude Rota - un accordo con il gruppo Millies di Singapore, tramite l’alleanza commerciale con la 4R di Torre de’ Roveri. Millies si occupa di importazione e distribuzione di birre e distillati a livello internazionale e rappresenta oggi un punto di riferimento anche per altri Paesi asiatici come Bhutan, Indonesia, Vietnam, Malesia e Cambogia. Tramite la controllata Millie Enterprise, serve poi direttamente alberghi e ristoranti». Le prime bottiglie di Otus sono giunte a Singapore alla fine di luglio.


Birrificio Otus
via Rumi 7 - 24121 Seriate (Bg)
Tel 035 296473
www.birrificiootus.com
info@birrificiootus.com

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Alberto Lupini


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