«Questo è stato davvero un anno di alti e bassi. È interessante notare che ciò vale anche per l’andamento della vegetazione: non è stato un anno facile. Spesso sono gli anni difficili che ricordiamo a lungo, per quanto caratterizzati da eventi speciali e imprevedibili. Aspettiamo e vediamo come si sviluppano i nostri vini». Questo il pensiero di Alois Clemens Lageder in merito alla vendemmia 2020.
La vendemmia da Alois Lageder
Sicuramente un anno impegnativo anche in vigna: il periodo vegetativo è stato caratterizzato da condizioni metereologiche altalenanti tra l'inverno e la primavera. L'inverno è iniziato con temperature miti e pochissime precipitazioni, seguito poi da un marzo piovoso e fresco. I mesi di aprile e maggio si sono presentati con temperature superiori alla media, con giornate per lo più luminose. Il sole, le alte temperature e la siccità hanno fornito un inizio da record per la fioritura. A questo è seguito un giugno con precipitazioni decisamente superiori alle medie del lungo periodo. I mesi estivi di luglio e agosto sono stati caratterizzati da giornate calde senza raggiungere record di caldo estremo e con temperature notturne piacevolmente fresche. Tutti questi fattori hanno portato ad un inizio della
raccolta più anticipato rispetto al solito. Durante la vendemmia la pioggia ha interferito più e più volte, ma la Tenuta è riuscita comunque a “porre in cantina” in tempo i vitigni critici.
Il 2020, un anno impegnativo in vigna
Anche
Lucas Pfister, responsabile dell’agricoltura, riconosce la particolarità di questo 2020: «Le sfide di quest'anno non hanno certo reso facile il nostro lavoro. È importante per noi essere riusciti comunque a garantire le nostre misure di qualità. La difficoltà maggiore di quest’anno è stata quella di occuparsi intensamente della salute delle piante, minacciata ripetutamente dal pericolo di infestazioni fungine. Grazie all’impegno di tutta la squadra, siamo riusciti a gestirle bene. Con orgoglio posso riconoscere che i nostri sforzi degli ultimi tre anni nel campo della potatura e della coltivazione del suolo stanno davvero mostrando il loro effetto». Ora si lavora in
cantina con lo stesso rigore e puntando dritti all’obiettivo che è quello di proporre al mercato vini freschi ed eleganti che incarnano tutta la diversità dell’
Alto Adige.
Ora si lavora in cantina con lo stesso rigore di sempre
L’enologo
Jo Pfisterer entra così nel dettaglio: «Sono soddisfatto della vendemmia 2020, nonostante le condizioni fossero molto impegnative. Da anni perseguiamo la strategia di un raccolto anticipato. Quest'anno, è stata una mossa ancora più vincente. Non siamo stati colpiti dallo scoppio delle bacche, in quanto abbiamo scelto il momento ideale giocando tra i vari vitigni e varietà. L’annata sarà caratterizzata da valori di zuccheri più alti e acidità più bassa. Per mantenere la freschezza dei nostri vini, lavoriamo con una vinificazione che prevede il contatto con le bucce e i raspi. Continueremo a sviluppare questi metodi. Ci aspettiamo un anno entusiasmante in cantina».
Per informazioni:
aloislageder.eu