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Terra dei Forti

Albino Armani svela l’anima dell’autoctono

Dall’antica tradizione della Terra dei Forti, nella Valle dell’Adige, ecco il Foja Tonda e la Nera dei Baisi, vini della tradizione locale provenienti da sole uve autoctone

 
07 settembre 2021 | 09:30

Albino Armani svela l’anima dell’autoctono

Dall’antica tradizione della Terra dei Forti, nella Valle dell’Adige, ecco il Foja Tonda e la Nera dei Baisi, vini della tradizione locale provenienti da sole uve autoctone

07 settembre 2021 | 09:30
 

Siamo nella Valle dell’Adige, precisamente nel paese di Dolcè (Vr) e nel cuore della Terra dei Forti, antica valle di collegamento tra il mondo mediterraneo e quello alpino ed europeo, così chiamata per la ricchezza di castelli medievali che ne disegnano il panorama (i “Forti”). Nato nella Vallagarina trentina, Albino Armani è cresciuto proprio qui, nella parte più meridionale di questo territorio - quella veronese - luogo in cui ha scoperto la sua grande vocazione viticola: «Questa è la mia valle», ama sottolineare. Con alle spalle oltre 400 anni di storia, oggi l’azienda “Albino Armani Viticoltori dal 1607” è un racconto che parla di appartenenza e di una famiglia che ha scelto di rimettere in bottiglia le eccellenze autoctone di questa valle, mossa dalla voglia di restituirle un’identità forte e di sperimentare nuovi stili.

Casetta Albino Armani svela l’anima dell’autoctono

Casetta

E chi più di Albino può sentire nel cuore il desiderio di preservare questa terra e tutto ciò che concorre a renderla unica e distinguibile? Una passione che, oltre trent’anni fa, si trasforma in un lavoro lungo e caparbio - così come, bisogna dirlo, impone la sua vera natura di trentino “doc” - di recupero delle varietà autoctone ancestrali della valle, tradizionalmente usate nei tagli e che tra gli anni ‘60 e ‘80 sono state progressivamente abbandonate rischiando l’estinzione, a causa della forte domanda di vitigni più produttivi e redditizi - quelli “internazionali” - che presero sempre più piede portando a un vero e proprio cambiamento del territorio.

Grazie a questo lavoro magistrale e coraggioso di “ritorno alle origini”, oggi possiamo apprezzare in purezza vini della tradizione locale, provenienti da sole uve indigene - come il Casetta, “Foja Tonda” in dialetto (riconosciuto dal 2007 Doc Valdadige Terradeiforti), o, ancora, il Nera dei Baisi - che Armani alleva nella sua “Conservatoria”, un vigneto che costeggia la cantina di Dolcè. Qui è raccolta una collezione di 13 “vitigni reliquia” appartenuti al patrimonio ampelografico della Vallagarina trentina e veneta e sulle quali, grazie alla collaborazione della Fondazione Mach di San Michele all’Adige, ogni anno vengono portati avanti studi, ricerche, selezioni e sperimentazioni di micro-vinificazione.

E proprio l’amore e il rispetto per il suo territorio portano coerentemente all’approccio sostenibile di tutta la produzione a marchio Albino Armani: dal 2019 tutti i vigneti di proprietà - e non solo - sono certificati Sqnpi (Sistema di qualità nazionale produzione integrata).

Conservatoria Albino Armani svela l’anima dell’autoctono

Conservatoria

Foja Tonda Casetta Valdadige Terradeiforti Doc

Allevato a pergola trentina e guyot, in antichi vigneti della Vallagarina (da viti vecchie spesso ancora a piede franco) e suoli morenici/alluvionali, ricchi di scheletro e di media fertilità, il Foja Tonda racconta la grande passione per la tradizione enoica di questa valle. Proprio come la sua gente, il vino presenta una spiccata personalità, a tratti indomita: inizialmente si presenta “ruvido”, ma basta lasciargli un attimo che si ammorbidisce, restituendo tutta la bontà e la genuinità del proprio animo. Riconoscibili i sentori di prugna secca e marasca, cannella e tabacco e soprattutto di muschio che ne sottolinea l’origine selvatica. In bocca l’acidità spiccata è ammorbidita con fermentazioni malolattiche complete. Vino che trova notevole complessità nell’invecchiamento: dopo alcuni anni evolve splendidamente in aromi terziari. Se bevuto giovane, si sposa a brasati e carni al sugo come a primi piatti ricchi; dopo alcuni anni di maturazione si abbina alla cacciagione e agli arrosti. Abbinamento ideale con formaggi di media stagionatura non erborinati.

Gioca e Parti

Nera dei Baisi

Mezzo ettaro per coltivare questo gioiello del patrimonio viticolo della Vallagarina, su terreno alluvionale, proprio sulle sponde dell’Adige. La vendemmia è manuale, nella seconda metà di settembre, con rigorosa selezione in vigna. La Nera dei Baisi è un vino antico e davvero molto particolare. Già il colore rosso rubino brillante ammalia il degustatore, andando in un certo senso ad anticipare quella freschezza che si andrà a percepire con tutti i sensi. I profumi sono intensi e decisi, di piccoli frutti rossi maturi, lamponi, more, fragola; in bocca è fragrante e regala un perfetto intreccio di acidità e morbidezza, senza traccia di trama tannica. Un vino di grande beva, con alcolicità misurata. Proprio per queste caratteristiche, l’abbinamento è molto versatile. È di certo un vino a tutto pasto, che accompagna perfettamente la buona tavola di tutti i giorni, soprattutto nella riscoperta della cucina che sfrutta i prodotti rustici e del bosco.

Per informazioni: www.albinoarmani.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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