Accise, sconto solo per pochi? L'opposizione di Unionbirrai
L’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti interviene sul possibile provvedimento sulle accise, con l’innalzamento del limite per l’applicazione dello sconto del 40% dagli attuali 10mila a 50mila ettolitri
26 aprile 2021 | 12:06
Il comparto italiano della birra artigianale nell’ultimo anno è stato fortemente colpito dalle restrizioni dovute alla pandemia e, nonostante i grossi cali di fatturato, non ha beneficiato di adeguate forme di sostegno. Alle numeroso preoccupazioni che incestono il settore si aggiungono oggi anche quelle per le indiscrezioni sugli unici provvedimenti di natura finanziaria relativi alla birra artigianale che verranno discussi in Parlamento, riguardanti l’innalzamento del limite per l’applicazione dello sconto del 40% sulle accise dagli attuali 10mila a 50mila ettolitri.
Questo provvedimento rappresenterebbe un ulteriore duro colpo per i piccoli birrifici indipendenti, che da circa un anno fanno i conti con grossi cali di fatturato, reggendosi solo per merito degli stessi produttori, fortemente motivati a superare la crisi, e grazie agli sforzi di ristoratori e publican che hanno saputo adeguarsi e reinventarsi e alla fedeltà dei consumatori di birra artigianale.
Unionbirrai ha sempre sostenuto la necessità di avere uno sgravio sulle accise anche per i birrifici aventi produzione superiore a 10mila ettolitri, ma con una logica di progressività fiscale, che in questo provvedimento sarebbe totalmente assente. Un milione di euro di certo non risolleverebbe le sorti del nostro comparto, ma potrebbe essere una grande boccata di ossigeno per decine di piccole aziende produttrici. Distribuirli a pochi e grossi costituirebbe un messaggio tragico per tantissimi piccoli imprenditori».
Per informazioni: www.unionbirrai.it
Questo provvedimento rappresenterebbe un ulteriore duro colpo per i piccoli birrifici indipendenti, che da circa un anno fanno i conti con grossi cali di fatturato, reggendosi solo per merito degli stessi produttori, fortemente motivati a superare la crisi, e grazie agli sforzi di ristoratori e publican che hanno saputo adeguarsi e reinventarsi e alla fedeltà dei consumatori di birra artigianale.
Dotazione finanziaria di 1 milione di euro
«Le notizie che ci giungono da Roma sono a dir poco preoccupanti - ha commentato Vittorio Ferraris, direttore generale Unionbirrai, associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti - In quest’anno di pandemia i birrifici artigianali sono stati sistematicamente esclusi da ogni tipo di ristoro a causa dei meccanismi legislativi più disparati. In questo contesto drammatico ci viene confermato che gli unici provvedimenti di natura finanziaria relativi alla birra artigianale che verranno discussi in Parlamento prevedono l’innalzamento del limite per l’applicazione dello sconto del 40% sulle accise dagli attuali 10000 a 50000 ettolitri. Tale provvedimento prevede una dotazione finanziaria di 1 milione di euro e, per quanto a nostra conoscenza, riguarderebbe solo 8 birrifici italiani, ovvero meno del 1% dei produttori presenti sul territorio nazionale.Unionbirrai ha sempre sostenuto la necessità di avere uno sgravio sulle accise anche per i birrifici aventi produzione superiore a 10mila ettolitri, ma con una logica di progressività fiscale, che in questo provvedimento sarebbe totalmente assente. Un milione di euro di certo non risolleverebbe le sorti del nostro comparto, ma potrebbe essere una grande boccata di ossigeno per decine di piccole aziende produttrici. Distribuirli a pochi e grossi costituirebbe un messaggio tragico per tantissimi piccoli imprenditori».
Per informazioni: www.unionbirrai.it
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Alberto Lupini
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