Driver per l'internazionalizzazione e incubatore dei nuovi trend del settore. Sono le principali direttrici di Vinitaly 2025 - la fiera principe del vino italiano che approda a VeronaFiere dal 6 al 9 aprile - che punta a rafforzare ulteriormente il posizionamento internazionale del brand fieristico di promozione del vino italiano e, al contempo, il ruolo di apripista e di sviluppatore delle tendenze e dei conseguenti modelli di business. È proprio questo il ruolo che Vinitaly si è ritagliato negli ultimi anni. «È lo strumento di bandiera per il posizionamento del vino italiano nei principali mercati, consolidati ed emergenti - sottolinea il presidente di Veronafiere Federico Bricolo -. Per questo tutte le iniziative e gli eventi fieristici realizzati da Vinitaly nel mondo hanno, tra le finalità, quella di individuare nuovi e potenziali buyer profilati in vista della manifestazione b2b a Verona. Con questo obiettivo lavoriamo in network con tutti i referenti istituzionali a partire dai ministeri e Ice ma anche con gli uffici diplomatici delle ambasciate per garantire competitività, ottimizzazione delle risorse e per aumentare le opportunità di business per le nostre aziende espositrici».
La 57ª edizione di Vinitaly 2025 si preannuncia ricca di novità e sorprese, con un focus particolare sulle tendenze emergenti e sulle eccellenze dei territori italiani. Di seguito esploreremo le novità più interessanti di alcune aziende vinicole per ciascuna delle principali categorie di vini protagoniste della manifestazione: dai vini naturali e orange wine agli spumanti e le bollicine. Ci soffermeremo sui rossi dagli autoctoni ai cru emergenti, sui bianchi di terroir e i rosati. Non mancherà l'attenzione verso i passiti e i vini dolci, espressioni rare e preziose della tradizione italiana, oltre a uno sguardo sulle nuove bevande “wine-based”, i trend del settore No/Low Alcohol e le novità di spirits e supercolici.
Rossi autoctoni, cru emergenti e nuovi blend
Sul fronte dei vini rossi, Vinitaly 2025 vedrà sia la celebrazione di vitigni autoctoni tradizionali sia il debutto di progetti innovativi. Molti produttori puntano su cru territoriali e micro-vinificazioni per esprimere al meglio i terroir italiani. Questo connubio di tradizione e innovazione vitigni regionali vinificati in modo innovativo, blend inediti (come l’incrocio Merlese, incrocio di Sangiovese e Merlot sperimentato in Romagna) e storytelling curato sul packaging - riflette una strategia diffusa tra i produttori italiani per posizionare i propri rossi sia sul mercato interno sia all’estero.

Cantine Riunite & Civ sarà a Vinitaly al Pad 5 Stand C5
Molte cantine proporranno a Verona edizioni speciali (annate celebrative, riserve limitate) per fidelizzare gli intenditori, mentre altre punteranno su rossi più leggeri e pronti da bere, assecondando la domanda di vini da consumo informale.
Le novità delle aziende
- Allegrini (Pad 6 Stand E5)
Allegrini rinnova uno dei suoi vini più iconici: non più “La Grola”, ma "Grola", omaggio al corvo e alla Valpolicella Classica. La nuova bottiglia, leggera ed eco-friendly, riflette l’impegno per la sostenibilità.
- Argea (Hall 5 Stand B4)
Poderi dal Nespoli presenterà in anteprima una nuova espressione di Prugneto Sangiovese di Romagna Doc, che ha visto un restyling enologico per esaltare al meglio le caratteristiche del varietale e del territorio.
- Branchini 1858 (Pad 1 Stand C4)
Porta una nuova espressione del Cardinala Nuova è un Romagna Doc Sangiovese Superiore Appassimento 2023 con cui Branchini riprende l'antica tecnica dell'appassimento per raggiungere un aroma più intenso, in sole 1.000 bottiglie.
- Bosco del Merlo (Pad 4 Stand E5)
Presenta “Primont” Pinot Nero Doc Friuli
- Caiarossa (Pad 9 Stand D16)
Sarà presentata una pregiata cassetta di legno contenente sei annate distintive per Caiarossa, blend unico di Cabernet Franc e Syrah con Cabernet Sauvignon, Merlot, Sangiovese, Petit Verdot e Grenache, affinato in barrique per almeno 14 mesi.
- Girlan (Hall 6 Stand D2)
Al Vinitaly presenterà in anteprima il Pinot Noir Riserva Trattmann 2022 della linea Solisti nella bottiglia leggera.
- Michele Chiarlo
Presenta al Vinitaly 2025 il Barolo Docg Riserva Tortoniano 2019, prodotto solo nelle annate eccezionali in edizione limitata di 4.000 bottiglie.

- Roeno (Pad 5 Stand E5)
Presentazione del primo vino in anfora della cantina: Mattj Pinot Grigio Macerato 2022
- San Felice (Pad 9 Stand D15)
In degustazione il nuovo P#327 di Campogiovanni, nato da una selezione scrupolosa delle uve più vocate, e Merìa di Bell’Aja, un Cabernet Franc dal carattere mediterraneo e balsamico.
- Tenuta di Biserno (Pad 7 Stand D3)
Presenta in anteprima nazionale ColleMezzano Toscana Igt Rosso, un Supertuscan di grande eleganza e profondità.
- Tenuta Gorghi Tondi (Hall 2 Stand 31D)
Presenta il Sicilia Perricone Doc Perrì Bio 2024, rosso mediterraneo affinato in botti di rovere.
- Tenuta J. Hofstatter (Pad 6 Stand D3)
Presenta un vino da singolo vigneto: Barthenau Vigna Herbsthöfl Pinot Nero.
- Tenuta Licinia (Pad 9 Stand B12)
L'azienda di James Marshall Lockyer presenta due nuovi monovarietali: Onda Cabernet Franc 2023 e Isolato Sangiovese 2023.
- Fantini Group (Hall 12 Stand E2)
Presenta un nuovo vino pugliese della linea Zolla: Nero di Troia. Altra novità il Primitivo di Manduria Zenk.
Bianchi autoctoni e terroir in ascesa
I vini bianchi italiani vivono un momento di forte valorizzazione, con territori emergenti e autoctoni riscoperti. A Vinitaly 2025 si terranno degustazioni mirate e vitigni come Verdicchio, Bellone, Pecorino, Fiano, Falanghina, Greco e altri bianchi locali saranno messi in luce come perle regionali di grande pregio.

Argea sarà a Vinitaly alla Hall 5 Stand B4
Molti produttori presenteranno nuove annate dei loro cru di bianchi con l’obiettivo di mostrare finezza e longevità. Sul fronte innovazione, qualcuno propone versioni macerate o affinamenti in anfora anche per i bianchi, per aggiungere complessità . Complessivamente i vini bianchi a Vinitaly 2025 sottolineano la diversità ampelografica italiana: da nord a sud si va dai freschi aromatici altoatesini ai minerali di suolo vulcanico, fino ai bianchi mediterranei di struttura. La tendenza è di comunicarli meglio, combattendo la percezione che l’Italia eccella solo nei rossi - e le iniziative in fiera lo testimoniano.
Le novità delle aziende
- Amalberga (Pad 9 Stand D17/E16)
La cantina ostunese propone in degustazione il nuovo vino Icona d’Itria Francavidda IGT Puglia.
- Argea (Hall 5 Stand B4)
Debutteranno due bianchi inediti: Scanadé Romagna Docg Albana Secco e Lòstar Forlì Igt Chardonnay. Saranno presentati anche due vini spumanti dealcolati: uno firmato dalla cantina abruzzese Zaccagnini e uno dal brand Brilla!, pensati per i consumatori moderni, sempre più attenti al benessere.
- Bosco del Merlo (Pad 4 Stand E5)
Presenta “Pietris” Friulano Doc Friuli. Inoltre, la fiera sarà l’occasione per presentare al pubblico il restyling di Turranio, Sauvignon Blanc in purezza, frutto di 3 fasi vendemmiali e fiore all’occhiello della cantina.
- Cantina Contini (Hall 8 stand D1)
Per celebrare la vendemmia del 1998, il Vernaccia di Oristano Doc Riserva 1998, assieme all' “Antico Gregori” Vernaccia di Oristano Riserva Doc 1991 si presentano con un nuovo look che rende omaggio all’iconica etichetta del passato.
- Cantina Kaltern (Pad 6 Stand C2)
Presenterà l’intera gamma, dai Classici alla linea Quintessenz. Uno dei protagonisti sarà kunst.stück Vernatsch 2023 - settima edizione in tiratura limitata, chiara espressione del potenziale e dell’eleganza del vitigno autoctono Schiava.
- Cantina Valle Isarco (Pad 6 Stand D3)
Porta a Vinitaly 2025 la nuova etichetta Granit 960, un Kerner al 100% che affina in una tank da 960 litri realizzata da un blocco singolo di granito della Valle Isarco di più di 20 tonnellate.
- Cantina Vignaioli Morellino di Scansano (Pad 9 Stand C17)
La cooperativa di Scansano (Gr) presenta San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023.
- Famiglia Casadei (Hall 9 Stand C5)
Al Vinitaly Famiglia Casadei presenterà due importanti novità: l'Orpicchio di Elena Casadei, prodotto con il vitigno a bacca bianca tipico della zona del Valdarno allevato a Terre di Romena, e il Vermentino di Gallura Superiore Docg.

Cantina Kaltern sarà a Vinitaly al Pad 6 Stand C2
- Fantini Group (Hall 12 Stand E2)
Presenta un nuovo vino pugliese della linea Zolla: Verdeca.
- Folonari Ambrogio e Giovanni (Pad 7 Stand D10)
Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute celebra i Magnifici 7, nuovi bianchi monovarietali che esaltano il vitigno in purezza: La Pietra Chardonnay 2022 delle Tenute del Cabreo, Le Bruniche Chardonnay 2024 di Nozzole e Vermentino Bolgheri Doc 2024 di Campo al Mare.
- Girlan (Hall 6 Stand D2)
Al Vinitaly presenterà in anteprima Sauvignon e Chardonnay Flora 2023.
- Maculan (Pad 7 Stand B39)
La storica azienda di Breganze, propone l’assaggio del nuovo Mawi Bianco da varietà resistenti: uve Souvignier Gris provenienti dalla località Costa e Sauvignon Rytos dalla località Ferrata
- Santa Tresa e Cortese (Hall 2 Stand B15)
Presenta Insieme Bianco Terre Siciliane Igp, frutto di un blend di Albanello, una varietà autoctona siciliana con Zibibbo (35%) e Fiano (10%).
- Tenuta Gorghi Tondi (Hall 2 Stand 31D)
Presenta il Sicilia Zibibbo Doc Bio Rajàh 2024, con parziale affinamento in anfora, che esalta la sua sapidità minerale ispirata al Mediterraneo.
- Tenuta J. Hofstatter (Pad 6 Stand D3)
Presenta un vino da singolo vigneto: Vigna Castel Rechtenthal Gewürztraminer.
- Tonnino (Pad C Stand 18)
Presenterà un focus dedicato al nuovo vino Ceuso Bianco 2023 Doc Alcamo.
Spumanti e bollicine innovative
Il boom delle bollicine italiane prosegue con nuove etichette e strategie di premiumizzazione. Prosecco e Metodo Classico saranno sotto i riflettori, spesso in versioni inedite. Il trend generale nelle bollicine è la ricerca di maggiore qualità (es. soste sui lieviti prolungate, dosaggi zero) e identità territoriale, con TrentoDoc, Oltrepo’ Pavese, Alta Langa, Lambrusco e Metodo Classico del Sud che guadagnano attenzione accanto a Prosecco e Franciacorta.

Drusian sarà a Vinitaly al Pad 6 Stand E3
Il packaging diventa strumento di posizionamento: edizioni limitate, bottiglie dal design iconico e co-branding evidenziano la volontà di distinguersi in un mercato spumanti sempre più competitivo.
Le novità delle aziende
- Abelé 1757 (Pad 8 Stand F3/F4)
Presenterà il suo Brut Rosé in una veste rinnovata che unisce lo Chardonnay, emblema della Maison, al Pinot Noir di Les Riceys. A suggellare questa evoluzione, anche il nuovo design della bottiglia.
- Andreola (Pad 6 Stand D4)
A Vinitaly 2025 debutterà il nuovissimo “Marna del Bacio” Valdobbiadene Docg Rive di San Pietro di Barbozza, il nuovo Extra Brut firmato Andreola.
- Cantina di Venosa (Pad 8 Stand G1).
La novità assoluta è il Tansillo Metodo Classico Rosé dell’annata 2019, affinato sui lieviti per ben 60 mesi.
- Cantine Riunite & Civ (Pad 5 Stand C5)
Tra le novità più attese, spicca la linea Contessa Matilde by Cavicchioli, Inoltre, Ottocentorosa di Albinea Canali e la linea Riunite per i mercati internazionali si presentano con una nuova immagine.
- Castello Bonomi (Pad 4 Stand E5)
Presenterà Franciacorta Riserva Lucrezia Etichetta Nera Extra Brut 2011. Una Riserva di pregio, prodotta solo nelle annate migliori, che per il millesimo 2011 conta un affinamento di oltre 130 mesi sui lieviti. Quest’anno la novità riguarderà anche il packaging, con una nuova etichetta celebrativa del Monte Orfano, omaggio ai Franciacorta prodotti in quest’area. Una produzione di nicchia che eleva ai massimi vertici le scelte tipiche di Castello Bonomi.
- Castello Di Meleto (Pad 9 Stand B1)
L’azienda di Gaiole in Chianti presenterà Teàtrico, Metodo Classico da uve Sangiovese in purezza, coltivate a 400 metri sul livello del mare.
- Col Vetoraz (Pad 6 Stand C5)
Dal forte legame identitario con una terra eletta dal valore inestimabile, nascono i tre Valdobbiadene Docg Coste di Col Vetoraz; Valdobbiadene Docg Brut Coste di Levante, Extra Dry Coste di Ponente e Millesimato Coste di Mezzodì.
- Drusian Francesco Azienda Agricola (Pad 6 Stand E3)
Verrà presentato “Piumani”, annata 2022, uno Spumante frutto della collaborazione con la Cooperativa Sociale ALI di Valdobbiadene.

Col Vetoraz sarà a Vinitaly al Pad 6 Stand C5
- Fantini Group (Hall 12 Stand E2)
Debutta il Cava Cala Rey, bollicina spagnola 100% Chardonnay firmata Finca Fella.
- Lantieri de Paratico (Pala Expo Stand D3)
Debutterà ufficialmente a Vinitaly Fontanelle, la nuova bollicina firmata Lantieri de Paratico, frutto della vendemmia 2020 che esprime l’unicità e l’autenticità dell’Erbamat e l'eleganza dello Chardonnay.
- Masottina (Pad 4 Stand A4)
Svela la sua ultima creazione: ViaVenti Prosecco Doc Treviso Dosaggio Zero, risultato di una lunga fermentazione che ne esalta la purezza e la finezza, regalando un'esperienza di gusto persistente, pulita e straordinariamente equilibrata.
- Montalbera (Padiglione 10 Stand D2)
Presenta con orgoglio la sua prima Alta Langa, spumante, Chardonnay in purezza millesimato, nasce da un concetto di riconduzione qualitativa.
- Mossi 1558 (Pad 1 Stand E17)
Presenta al Vinitaly 2025 il nuovo spumante metodo classico Ruggente, prodotto con uve Barbera
- Ruggeri (Hall 4 Stand D7)
Presenta il suo primo Cartizze Brut Millesimato annata 2023
- Serena Wines (Hall 6 Stand C4)
Tra le novità presentate in fiera Medea, il Doc Treviso Extra Dry firmato Serena Wines 1881. Inoltre, Serena Wines 1881 presenta il nuovo ricettario dalla grafica dinamica e piena di colore, dedicato alla mixology.
- Tenuta San Giorgio (Pad 4 Stand C8)
Per quanto riguarda il prodotto, accanto al Prosecco Doc e Prosecco Superiore Docg, firma d’eccellenza di Tenuta San Giorgio, grande attenzione sul banco d’assaggio sarà rivolta alle nuove annate dei bianchi fermi Insula (2024) e Lipizzano (2023),
- Tenute Nicosia (Hall 2 Stand 9A)
Sarà presentato in anteprima il Metodo Classico Carricante Sessantamesi Sosta tre Santi 2019.
Rosati italiani in ascesa
I vini rosati (rosati fermi da uve autoctone) continuano la loro scalata in termini di immagine e qualità. Negli ultimi anni i principali consorzi hanno fatto squadra fondando l’istituto “Rosautoctono” per promuovere i rosé tradizionali italiani (Bardolino Chiaretto, Valtènesi, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte, Salice Salentino, Cirò, ecc.). L’obiettivo è dare dignità e visibilità internazionale ai rosati da vitigni autoctoni, sfidando il dominio dei rosé francesi. A Vinitaly 2025 ci si aspetta quindi più degustazioni di rosati di qualità e comunicazione dedicata: alcuni produttori presenteranno nuovi rosati “di concetto” pensati per il mercato estero, con packaging curato e nomi accattivanti.
Anche i territori storicamente vocati (Salento, Abruzzo, Lago di Garda) portano in fiera rosati di alto livello, spesso ottenuti da uve autoctone in purezza e vinificati con tecniche moderne per esaltarne colore e aromi. Il rosato viene posizionato sempre più come vino gastronomico e annuale (non solo estivo), e Vinitaly offre la vetrina per consolidare questo messaggio.
Le novità delle aziende
- Albino Armani (Hall 5 Stand A6)
Presenterà in anteprima il nuovo vino rosato Foja Zicolà in edizione limitata di 3.000 bottiglie.
Vini passiti e tradizione dolce
Sebbene meno al centro delle cronache, i vini dolci e da dessert mantengono la loro presenza di prestigio. A Vinitaly 2025 troveremo le nuove annate di Passito di Pantelleria, Malvasia delle Lipari, Sagrantino Passito, Recioto della Valpolicella, Vin Santo e altri nettari: spesso presentati in spazi dedicati dalle cantine storiche.

Gruppo Mezzacorona sarà a Vinitaly a Pad 3 Stan B2
Più che lanci rivoluzionari, in questo segmento si punta sulla tradizione e sull’eccellenza artigianale: per produttori come Donnafugata, Tasca d’Almerita o Maculan, la fiera è l’occasione di far assaggiare millesimi recenti e annate storiche ai buyer internazionali, ribadendo il posizionamento altissimo di questi vini rari. Alcune novità potrebbero riguardare tecniche di appassimento sperimentali o edizioni limitate (ad es. vendemmie tardive da varietà inedite), ma in generale i passiti a Vinitaly comunicano continuità e unicità territoriale, elementi da sfruttare nel marketing narrativo.
- Brugnano (Pad 2 Sicilia Stand 57F)
A Verona la cantina porta una novità, in commercio dal 2025: Alquimia, un Passito da Moscato bianco in purezza coltivato nelle vigne della Doc Alcamo a 300 metri sul livello del mare.
- Gruppo Mezzacorona (Pad 3 Stan B2)
Presenta la nuova referenza della linea di selezione Castel Firmian, il Filorosso, vino passito secco dallo stile moderno, che vede il Teroldego della Piana Rotaliana affiancato dal taglio bordolese, per un vino che si sprigiona con eleganza, potenza e sorprendente bevibilità.
- Zorzettig (Pad 6 Stand E2)
Presenterà un vino da meditazione nato da un naturale fenomeno chiamato acinellatura il Picolit MYÒ Docg 2007.
Vini naturali e orange wine
I vini “raw” a basso intervento, naturali, biologici e biodinamici stanno uscendo dalla nicchia per diventare protagonisti. Vinitaly 2025 dedica per la prima volta un evento ufficiale a questo segmento: RAW WINE Verona, una grande degustazione con oltre 120 produttori artigianali da tutto il mondo, celebrando il vino naturale e biodinamico. In parallelo, l’associazione Vi.Te (Vignaioli e Territori) organizza eventi collaterali con decine di vignaioli naturali. Gli orange wine (vini bianchi macerati sulle bucce) saranno presenti in varie degustazioni come simbolo di autenticità e riscoperta di tecniche antiche. Molte cantine tradizionali iniziano a proporre etichette “orange” o senza solfiti, affiancandole alle linee classiche, come segnale di posizionamento verso un pubblico di appassionati alla ricerca di tipicità estreme. Questo trend, prima alternativo, è ora pienamente riconosciuto anche dal salone veronese.
No/low alcohol (NoLo) e nuove bevande “wine-based”
Una delle novità più dirompenti di Vinitaly 2025 è l’apertura ai vini a zero o basso alcol. Per la prima volta il salone ospiterà un’ Enoteca NoLo interamente dedicata a vini dealcolati e a bassa gradazione, con banco d’assaggio e masterclass specifiche. Questo progetto pilota - destinato a diventare strutturale nelle prossime edizioni - segnala l’attenzione verso un mercato in forte crescita globale, considerato “complementare” al vino tradizionale. Durante Vinitaly 2025 si terranno convegni come “Zero alcol e attese del mercato” e “Tecnologia 0.0” per discutere tecniche produttive e trend di consumo dei No/Low alcohol.

Serena Wines sarà presente a Vinitaly alla Hall 6 Stand C4
Diversi produttori italiani, soprattutto spumantisti e grandi gruppi, stanno sperimentando linee di spumanti dealcolati o cocktail a base vino senz’alcol per intercettare nuovi consumatori (mercati Middle East, segmenti salutisti, ecc.). La presenza dei NoLo a Verona, annunciata ufficialmente durante un eventopromozionale a Jeddah, dimostra che Vinitaly intende presidiare anche l’innovazione di prodotto più “disruptive”.
Le novità delle aziende
- Argea (Hall 5 Stand B4)
Saranno presentati due vini spumanti dealcolati: uno firmato dalla cantina abruzzese Zaccagnini e uno dal brand Brilla!, pensati per i consumatori moderni, sempre più attenti al benessere.
- Cantine di Verona (Pad 5 Stand E3)
Debutto ufficiale di G.Low, la nuova linea di vini a bassa gradazione alcolica pensata per un consumo consapevole e spensierato.
- Evoluzioni - the good-for-you beverage company (Pad 5 Stand F4)
Ettore Ravizza e l’enologo Andrea Moser presentano a Vinitaly Komb(w)ine, una bevanda analcolica che unisce le regole del vino e della kombucha, creando una nuova categoria enologica. A base di tè biologico, mosto d’uva monovarietale e SCOBY, fermenta naturalmente eliminando l’alcol.
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Montelvini sarà a Vinitaly al Pad 4 Stand E6
- Gruppo Montelvini (Pad 4 Stand E6)
Sarà presente in fiera con diversi brand, tra cui Monvin, leader nella produzione di vino in fusto di fascia premium, che svela in anteprima un vino bianco frizzante a basso contenuto alcolico nel formato da 20 litri.
- Mack & Schühle (Pad 8 Stand G6/G7)
Mack & Schühle Italia lancia GRAPUR, vino biologico, vegano e a basso contenuto alcolico, nato per un consumo consapevole e sostenibile.
- Tenuta J. Hofstatter (Pad 6 Stand D3)
Tra le novità un dealcolato di alta gamma: Dr. Fischer Zero Riesling Sparkling, nato al 100% da Riesling Kabinett.
Vinitaly, cosa aspettarci dall'edizione 2025
Il nuovo piano strategico "One 2024-2026" di Veronafiere mira a rafforzare Vinitaly 2025 come la principale piattaforma promozionale per l'industria vinicola, puntando sull'attrazione di investimenti e sull'aumento della visibilità nei mercati internazionali, sia storici che emergenti. Prosegue inoltre il processo di selezione qualitativa dei partecipanti, avviato durante la 55ª edizione, che nel 2023 ha portato 29.600 visitatori internazionali provenienti da 143 Paesi. Vinitaly rappresenta un'importante piattaforma di incontro per i professionisti del vino, offrendo Grand Tastings, masterclass e numerose degustazioni, con l'obiettivo di facilitare il contatto tra domanda e offerta nel panorama vinicolo internazionale. Tutto questo, come ogni anno, nella cornice autentica di Verona, città simbolo della fiera e della tradizione enologica italiana.

Dazi, enoturismo e low alcohol sono tra i temi principali dell'edizione 2025 di Vinitaly
Vinitaly 2025 sarà un'edizione fondamentale per comprendere come il settore del vino italiano si stia adattando a questi nuovi scenari. Le sfide legate ai dazi USA impongono una riflessione sulle strategie di export, mentre l'affermazione dei vini no-low alcol apre nuove opportunità di mercato. Al tempo stesso, il cambiamento nelle abitudini di consumo dovuto al Codice della Strada richiede risposte innovative per mantenere viva la cultura del vino senza comprometterne la sicurezza. Sarà interessante vedere come produttori, distributori e operatori del settore affronteranno queste sfide, cercando di trasformarle in opportunità per il futuro del vino italiano. I temi chiave del vino a Vinitaly 2025: dazi, come detto vini dealcolati e codice della strada. Vinitaly 2025 si preannuncia come un'edizione di grande importanza per il settore vitivinicolo italiano, in un contesto caratterizzato da profondi cambiamenti e sfide per il mercato. Tra i temi più caldi che domineranno il dibattito troviamo l'impatto dei dazi USA sul vino italiano, il crescente interesse per i vini low alcol e dealcolati e le nuove abitudini di consumo legate alle restrizioni del Codice della Strada.
Vinitaly, una fiera business oriented
Ecco che in questa fase di profonda trasformazione del comparto vitivinicolo, tra contrazione dei mercati e una domanda che cambia pelle, «Veronafiere intende potenziare la competitività di Vinitaly per renderlo sempre più aderente alle aspettative e alle esigenze del settore» dichiara Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere.E se da un lato si punta a un Vinitaly sempre più internazionale e orientato al business, le novità di quest'anno riguardano soprattutto i dealcolati e l'enoturismo. È stato infatti annunciato a Jeddah il progetto pilota che amplia i contenuti di Vinitaly 2025 facendo spazio anche ai vini NoLo (No-Low alcohol), che entrano ufficialmente alla 57ª edizione del Salone internazionale dei vini e distillati.

Vinitaly torna a VeronaFiere dal 6 al 9 aprile
Ad oggi il programma “dealcolato” contempla due focus: “Zero alcol e attese del mercato” (8 aprile) e “Tecnologia 0.0: produzione e innovazione a confronto” (9 aprile) realizzati in collaborazione con Unione italiana vini. Sul fronte espositivo, Vinitaly 2025 presenterà una enoteca dedicata ai vini dealcolati, con un banco mescita dei vini NoLo che poi si presentano da protagonisti anche nei cocktail del padiglione Mixology. La svolta è evidente: pur rimanendo centrata sul nome e sui valori del vino, la fiera guarda al mercato che chiede i vini NoLo e li cerca con le garanzie di qualità della filiera vitivinicola.
Nasce Vinitaly Tourism
In tempi di contrazione del mercato e di dazi che potrebbe spazzar via da un giorno all'altro intere filiere distributive, c'è un valore che nessun Trump può rovinare e nessuna cifra può comprare: il valore del paesaggio e dell'esperienza unica che un enoturista può compiere in Italia (come in altre regioni d'Europa). Ecco allora che l'enoturismo entra nel raggio di azione del 57° Vinitaly con il numero zero di Vinitaly Tourism, il nuovo progetto per la promozione delle esperienze da vivere nelle cantine del Belpaese. In programma il 9 aprile, ha l'obiettivo di sostenere le aziende del vino con ulteriori servizi b2b in chiave enoturistica per connetterle a una rete di buyer turistici internazionali altamente profilati su questo segmento di mercato reale e potenziale.

Vinitaly Tourism, il nuovo progetto per la promozione delle esperienze da vivere nelle cantine italiane
Nella giornata dedicata, Vinitaly Tourism debutta con un format di speed date one to one (fino a 10 appuntamenti per azienda) e una serie di appuntamenti tematici sul futuro del turismo del vino nel nostro Paese, a partire dal convegno di apertura “L'enoturismo non è solo una degustazione: strategie per costruire un business sostenibile”, realizzato in collaborazione con Winedering, principale marketplace online dedicato esclusivamente a wine experience, cantine e wine tour. A seguire il focus su “Turismo enologico come leva per la valorizzazione delle destinazioni italiane”. Organizzato in partnership con Roberta Garibaldi, la Vinitaly Tourism conference prevede invece tre sessioni di lavoro dedicate ai dati e ai trend dell'enoturismo di casa nostra.
Una svolta cruciale, perché l'enoturismo è un asset fondamentale per la crescita delle aziende italiane del vino. E non solo perché valorizza il territorio, incrementa la visibilità e riconoscibilità del brand, ma soprattutto perché è un canale di vendita diretto che fidelizza la clientela e costituisce una fonte di reddito e marginalità per le aziende. Una indicazione che i Consorzi stessi del vino dovrebbero osservare con attenzione, riflettendo sul fatto che ogni euro speso concentrandosi sul calice e le degustazioni in giro per il mondo rischia di infrangersi contro dazi e ostacoli di mercato, mentre ogni euro investito sullo sviluppo di un enoturismo consapevole diventa un moltiplicatore di valore non solo per le aziende vitivinicole, ma per tutto il Paese.
Codice della strada: nuove abitudini di consumo nei ristoranti
L'entrata in vigore del nuovo Codice della Strada ha generato un cambiamento nelle abitudini di consumo del vino nei ristoranti e locali italiani. Sebbene i limiti legali alla guida non siano stati modificati, la paura dei controlli più rigidi ha portato molti clienti a ridurre il consumo di alcol.

Il nuovo Codice della Strada ha portato ad un cambiamento delle abitudini nei consumi di vino
I primi effetti registrati nel settore ristorativo indicano una preferenza crescente per il consumo al calice rispetto alla bottiglia, una riduzione nella domanda di superalcolici e un aumento delle richieste di bevande analcoliche o low alcol, tra cui birra e cocktail no alcol. Alcuni locali hanno adottato soluzioni creative per rispondere a questa tendenza, come pacchetti “cena con pernotto” per permettere ai clienti di godersi un pasto senza preoccuparsi della guida. Secondo gli operatori del settore, questa trasformazione potrebbe avere conseguenze significative nel medio-lungo termine, soprattutto per i vini di alta gamma, che vengono tradizionalmente venduti in bottiglia. Per rimanere competitivi, i ristoratori e le enoteche stanno ampliando l'offerta di vini low alcol e dealcolati, che si candidano a diventare un'alternativa sempre più richiesta.
Dazi Usa sul vino italiano: un duro colpo per l'export
Oltre 3mila buyer americani hanno confermato la loro partecipazione alla 57ª edizione di Vinitaly. «La presenza di un così numeroso contingente di operatori statunitensi è un segnale positivo per le aziende e per Vinitaly», ha dichiarato Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere. «In un contesto economico incerto, ciò potrebbe influenzare la geografia del nostro export, ma mettiamo a disposizione la nostra piattaforma per facilitare eventuali accordi diretti tra imprese italiane e importatori e distributori, specialmente per il nostro primo mercato di destinazione extra-Ue».
La delegazione statunitense comprende anche 120 top buyer selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere e ICE. Questi professionisti provengono da importanti aree degli Stati Uniti, tra cui Texas, Midwest, California, Florida e New York, e rappresentano circa il 10% del totale del piano di incoming 2025. Il programma della fiera prevede, oltre agli incontri b2b, una serata di networking dedicata agli operatori americani, che si terrà martedì 8 aprile presso Palazzo della Gran Guardia.
Il mercato statunitense è fondamentale per il vino italiano, rappresentando il 24% dell'export enologico nazionale. Con l'introduzione dei nuovi dazi, i produttori potrebbero essere costretti ad assorbire parte dell'aumento dei costi per rimanere competitivi, con conseguenze negative sia per le aziende che per i consumatori. Il rischio è anche quello di perdere quote di mercato a vantaggio di competitor internazionali come Spagna, Cile e Australia, meno colpiti dalle tariffe commerciali.
Vinitaly, eventi paralleli e aree tematiche
Oltre a Vinitaly, si svolgeranno eventi concomitanti come:
- Xcellent Beers (dedicato al mondo della birra),
- Enolitech (tecnologie per la produzione di vino, olio e birra),
portando così il numero totale di aziende partecipanti a quasi 4.300. L'evento "Vinitaly and the City", che si tiene nel centro di Verona, attira gli appassionati di vino con degustazioni e attività culturali. Vinitaly 2025 offrirà anche diverse aree tematiche, tra cui:
- Organic Hall, dedicata ai vini biologici,
- International Wine Hall, con la partecipazione di aziende vinicole provenienti da vari Paesi.
Saranno presenti anche sezioni dedicate alla mixology e a Micro Mega Wines, quest'ultima focalizzata su vini di nicchia di qualità eccezionale.
Vinitaly Operawine: eccellenza e cultura del vino
Grande attenzione sarà riservata a Vinitaly Operawine, dove 131 produttori presenteranno i migliori vini italiani, con Toscana, Piemonte e Veneto tra le regioni protagoniste. Il tema dell'opera, riconosciuto come patrimonio immateriale dell'Unesco, sottolinea il legame culturale tra il vino e la musica.