Il panorama delle bevande premium nei migliori bar del mondo sta vivendo una continua evoluzione, con il dominio delle grandi marche che si affermano in tutte le categorie, come evidenziato dal Brands Report di Drink International. Dai marchi di champagne a quelli di liquori, gin, whisky e rum, la qualità e l'autenticità sono le caratteristiche fondamentali per conquistare il cuore dei bartender e dei consumatori più esigenti. L'evoluzione dei gusti, la ricerca di nuove esperienze e l'influenza di tradizioni locali e internazionali contribuiscono a delineare le tendenze per il 2025. In questo contesto, alcuni brand si affermano come punti di riferimento, mentre altri, più piccoli e artigianali, iniziano a guadagnare terreno. Campari e Cocchi dominano le sezioni liquori e vermouth, mentre Peroni sale sul podio tra le birre più vendute e Vecchia Romagna è tra i 10 brandy più serviti.
Cocchi e Campari trionfano rispettivamente nelle categorie vermouth e liquori
Bartender's Choice, Campari resiste
Il panorama del Bartenders' Choice 2025 - dove i migliori bar del mondo sono stati invitati a nominare il marchio con cui amano maggiormente lavorare, senza distinzione di categoria - ha subito una scossa significativa rispetto agli anni precedenti. Solo quattro marchi hanno mantenuto la loro posizione nella top 10. I brand di vodka e rum sono stati in parte sostituiti da marchi di gin e distillati a base di agave, riflettendo i gusti attuali dei bartender. Campari, grazie alla forza del Negroni, rimane una presenza fissa nella lista (4° nel 2025), ma gli altri nove marchi appartengono alle categorie di agave, gin e whisky, evidenziando le preferenze emergenti tra i professionisti del settore. A trionfare è Tanqueray, seguito da Sipsmith e Michter's, lo scorso anno in vetta alla classifica.
Liquori, dominio Campari
Tra i liquori, Campari si conferma protagonista indiscusso della categoria. Il bitter milanese si conferma al vertice della classifica per un altro anno, mantenendo il primo posto dal 2016. Essenziale per il Negroni, cocktail che guida le preferenze globali secondo il Drinks International Cocktail Report, Campari è stato tra i tre bestseller in quasi il 40% dei bar intervistati e il più venduto nel 24%.
Campari si conferma in vetta anche grazie alla spinta del Negroni
Oltre a Campari, i marchi francesi dimostrano una notevole influenza sul mercato. Tra i liquori, nonostante le difficoltà di reperimento soprattutto negli Stati Uniti, il liquore alle erbe Chartreuse conquista il secondo posto sia tra i più venduti che tra i più di tendenza. Al terzo posto si posiziona Cointreau, il celebre triple sec francese, che trova spazio in cocktail classici come il Sidecar, il Margarita e il Cosmopolitan. In generale, cinque dei dieci liquori più venduti nei migliori bar del mondo provengono dalla Francia.
Vermouth, Cocchi guida la resistenza italiana
Al vertice della sezione Vermouth troviamo Cocchi, Cinzano e Antica Formula, con Cocchi che conferma la prima posizione dello scorso anno. Più di un quarto dei bar intervistati ha dichiarato Cocchi il proprio vermouth più venduto, seguito da Cinzano, che ha ottenuto un numero simile di preferenze per la mescita della casa. Antica Formula, invece, si distingue come la seconda scelta più comune, suggerendo una forte domanda da parte dei consumatori nei migliori bar del mondo. Nella fascia intermedia si contendono il podio Dolin, Mancino e Martini, con quest'ultimo che ha perso due posizioni rispetto agli anni precedenti. Tra questi, Dolin emerge come il brand di riferimento per il vermouth dry, molto apprezzato dai bartender per l'utilizzo nei Martini. Alla base della top 10, Lustau si fa notare come unico marchio a entrare nella classifica del 2025, raddoppiando la presenza spagnola e arricchendo ulteriormente la diversità geografica. Sempre Cocchi rimane anche il marchio di maggior tendenza del settore, seguito da Antica Formula e Mancino.
Tra i vermouth, Cocchi che conferma la prima posizione dello scorso anno
Nonostante il predominio italiano resti saldo, con marchi come Cocchi e Cinzano che guidano le preferenze, la presenza di due brand francesi e due spagnoli dimostra una crescente equità nella rappresentanza europea. La scena del vermouth sta quindi evolvendo, mantenendo la tradizione italiana ma accogliendo sempre più influenze internazionali.
Birra, tricolore sul podio con Peroni
Anche se i migliori bar del mondo sono spesso associati ai cocktail, la birra continua a rivestire un ruolo importante. Al vertice della classifica si trova la giapponese Asahi Super Dry, la lager più popolare nei top bar del 2025. Presente come bestseller nel 12% dei locali intervistati e tra le tre birre più vendute nel 21%, Asahi ha scalato la classifica, passando dal terzo posto del 2024 al primo. La sua popolarità è legata al gusto leggero e accessibile, una caratteristica sempre più richiesta dai consumatori.
Al secondo posto troviamo Peroni Nastro Azzurro, che ha guadagnato terreno grazie all'8% dei bar che l'hanno nominata come birra più venduta. Anche nella lista delle birre più di tendenza, Asahi mantiene il primato, seguita da Corona, a conferma che le birre in bottiglia continuano a dominare le scelte nei bar. In terza piazza si distingue Guinness, l'unica stout nella classifica, che rimane una scelta popolare nei migliori bar del mondo, seguita ancora da Peroni Nastro Azzurro. Pur essendo la birra più venduta solo nel 4% dei locali, la sua presenza è in costante crescita, consolidando il suo ruolo nel segmento delle birre alla spina.
Peroni Nastro Azzurro sul podio delle birre più vendute
La classifica vede anche l'ingresso di marchi come Budvar e Pilsner Urquell, che confermano il crescente interesse per lo stile pilsner ceco, molto apprezzato per il suo equilibrio e freschezza. Infine, il movimento delle birre artigianali ha un impatto limitato nei top bar, con Brewdog come unico rappresentante tra i marchi di stile più mainstream. Tuttavia, il segmento craft resta più marginale rispetto ai gusti prevalenti nei locali di alta gamma.
Brandy, Vecchia Romagna nella top10 dei più venduti
Hennessy rappresenta quasi la metà del volume di vendita di cognac e questo dominio si riflette anche nei migliori bar del mondo. Per l'ennesimo anno, il cognac di punta di LVMH è il più venduto in oltre un terzo dei bar e tra le prime tre scelte in più di due terzi. Rémy Martin, al secondo posto dal 2020, rimane l'unico marchio in grado di sfidare Hennessy, con una forte presenza nei bar. Ferrand si conferma al terzo posto, superando Courvoisier e Martell, grazie alla sua presenza in più bar. Hine, con la sua espressione H by Hine, sta guadagnando popolarità per la sua capacità di miscelazione. Nonostante la scarsa presenza del cognac nei cocktail (il Sidecar è solo il 26° cocktail classico più venduto), il cognac continua ad essere ben presente nei bar di alta gamma, con il 94% dei locali che offre almeno un brand e il 72% che ne ha tre o più.
Vecchia Romagna nella top10 dei brandy più venduti
Tra i brandy, geograficamente, dominano gli europei, con quattro marchi francesi e tre spagnoli nella top 10, e solo Laird's dagli Stati Uniti fuori dall'Unione Europea. Torres ha mantenuto il suo posto al primo posto nella lista dei più venduti, grazie a continue innovazioni, in particolare nella maturazione in botti, e al suo costante impegno in eventi importanti come il World's 50 Best Bars. Sebbene la classifica dei cinque brandy più venduti non sia cambiata rispetto all'anno scorso, l'italiano Vecchia Romagna (7°) e il francese Briottet (9°) sono entrati nella top 10. Un altro marchio in crescita è il greco Metaxa, che ha superato Torres come brand più di tendenza per il 2025, grazie a un portafoglio premium che sta conquistando i migliori bartender del mondo.
Gin e vodka, sempre sulla cresta dell'onda
Nonostante una certa stagnazione nel contesto più ampio, il gin continua a essere molto popolare nei bar, dominando per il nono anno consecutivo, soprattutto grazie al Gin&Tonic e al ritorno del Dry Martini. I marchi più venduti restano gli stessi, con Tanqueray in testa, scelto dal 24% dei bar, seguito da Bombay Sapphire (17%) e Beefeater (13%). Una novità per il 2025 è l'ingresso di No.3 Gin nella top 10, mentre Boatyard esce dalla classifica. La classifica delle tendenze evidenzia un forte interesse per i marchi artigianali: Bombay Sapphire è al primo posto, seguito da Boatyard e Monkey 47, a conferma del crescente fascino per i brand che raccontano una storia.
Il gin continua a essere molto popolare nei bar grazie soprattutto al Gin&Tonic
Nel 2025, le prime posizioni nella classifica delle vodke rimangono invariate. Grey Goose, di Bacardi, continua a dominare come la vodka più venduta, seguita da Ketel One, di Diageo. Questi marchi si sono contesi il primo posto negli ultimi anni, con Grey Goose scelto come top-three in oltre metà dei bar intervistati, e Ketel One nel 36%. Belvedere, pur non essendo una delle scelte principali nei bar, è stato comunque tra i top-three in molti locali, raggiungendo il 35%. Tra le novità, Stoli guadagna il quarto posto nonostante difficoltà legali, mentre Boatyard entra nella classifica, probabilmente grazie alla crescente popolarità del Vodka Martini. I consumatori sembrano avere idee chiare sulle loro preferenze per le vodke in specifici cocktail.
Whisky, non solo Scozia e Irlanda
Passando al whisky, ogni sottocategoria mostra peculiarità uniche. Il whisky americano vede Michter's in testa, grazie a un forte legame con la comunità dei bartender, seguito da Bulleit e Maker's Mark. Il whisky scozzese si distingue per la crescente popolarità dei single malt come The Macallan (in cima ai top trend) e Johnnie Walker (primo tra i più venduti), mentre nel whiskey irlandese Jameson domina incontrastato, anche se i single pot still whiskey stanno guadagnando terreno con marchi come Green Spot e Redbreast.
Johnnie Walker è lo Scotch Whisky più venduto
Nikka conquista per la terza volta consecutiva il primo posto nella classifica dei whisky del resto del mondo, con il suo popolare From the Barrel e la gamma Nikka Days, più accessibile per i bartender. Al secondo e terzo posto si trovano i marchi Suntory: Yamazaki e Toki, che, insieme, rappresentano quasi i due terzi delle scelte di whisky nelle case dei bar. Fuori dal Giappone, il whisky taiwanese Kavalan si distingue come il più popolare dopo i giapponesi. La lista vede anche la presenza di tre whisky canadesi, con Lot 40 in testa, noto per la sua base di segale, e un debutto per Stauning, un marchio danese che ha guadagnato terreno soprattutto nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
Rum, tequila & co: ritmo latino
Il rum continua a svolgere un ruolo centrale nei bar di tutto il mondo. Bacardi resta il leader indiscusso, seguito da Havana Club e Plantation. Tuttavia, l'interesse si sta spostando verso rum più pregiati, come Diplomático e Ron Zacapa, che stanno conquistando i consumatori più esigenti. Tequila e mezcal stanno vivendo una vera e propria ascesa. Per la tequila, marchi come Don Julio e Patrón guidano le preferenze, mentre Fortaleza è sempre più apprezzato per l'attenzione alla qualità. Sul fronte del mezcal, Del Maguey è leader, seguito da Siete Misterios, con una crescita costante di altri marchi artigianali che portano in alto l'identità culturale di questa bevanda.
Bacardi è leader tra i rum
Anche categorie meno diffuse, come il pisco e la cachaça, mostrano segnali interessanti. Barsol mantiene la leadership tra i pisco, consolidando la preferenza per il prodotto peruviano, mentre Leblon guida il mercato della cachaça, soprattutto grazie al successo internazionale della Caipirinha.
Bitter e Sherry, leadership chiare
Tra i cocktail bitter, Angostura domina senza rivali nel mondo dei bar, con l'84% dei locali intervistati che lo dichiarano il più venduto e ogni bar che lo tiene in stock. Oltre al classico, Angostura produce varianti all'arancia e al cacao, e per celebrare il suo 200° anniversario nel 2024 ha lanciato una edizione limitata di bitters all'invecchiato rum, diventata un oggetto da collezione. Sebbene Angostura rimanga il leader assoluto, Peychaud's è la seconda scelta più popolare, seguita da The Bitter Truth. Nonostante una concorrenza crescente, Angostura continua a dominare la classifica delle tendenze.
Tra i cocktail bitter, Angostura domina senza rivali nel mondo dei bar
Nel settore dello sherry, Tío Pepe rimane il favorito nei bar di tutto il mondo, con quasi la metà dei locali intervistati che lo dichiarano il loro "house pour" e presente tra i primi tre bestseller in ogni bar. Lustau è il secondo nella lista, e anche se distante da Tío Pepe, è comunque un risultato significativo. Romate si è fatto notare come
Champagne, dominio LVMH
LVMH possiede i primi tre marchi di champagne di quest'anno, con Veuve Clicquot che conquista il primo posto, superando Moët & Chandon, che aveva detenuto la posizione per gli ultimi tre anni. Veuve è il preferito nel 11% dei bar intervistati ed è tra le prime tre scelte nel 18%. Al secondo posto, Ruinart è stato scelto come prima opzione solo nel 5%, probabilmente a causa del suo prezzo più alto, che ne limita lo status di champagne da "casa", ma è comunque stato una scelta tra le prime tre nel 22% dei bar. Moët & Chandon completa il podio dei marchi di champagne più venduti, con il 19% dei bar che lo nominano tra le prime tre scelte. La classifica delle tendenze racconta una storia diversa, con Ruinart al primo posto.