Una serata memorabile lungo il viale di Bolgheri per celebrare il 30° anniversario della Denominazione e l'eccellenza vitivinicola del territorio da parte del Consorzio dei vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Doc.
Lungo il viale di Bolgheri è stato celebrato il 30° anniversario della Denominazione
30 anni di Bolgheri, la cena dei mille
Alla cena dei mille (su invito) allestita intorno ad un lunghissimo tavolo di più di un chilometro, sontuosamente apparecchiato con candele, candelabri e composizioni verdi, lungo il celeberrimo viale alberato, hanno preso parte 1200 persone placé. Quel viale oggi formato da 2540 cipressi - voluto dal conte Guido Alberto della Gherardesca per abbellire il tratto di strada dall'Aurelia al borgo - celebrato da Giosuè Carducci con la poesia Davanti a San Guido, e dal 1995 patrimonio Unesco, è il simbolo del paesaggio bolgherese.
La cena dei mille è stata allestita su un tavolo lungo più di un chilometro
L'evento, ideato e organizzato da Scaramuzzi Team, è un' importante occasione di incontro e confronto tra produttori, amici, ospiti del mondo del vino, dell'arte e della cultura nazionale e internazionale, a cui hanno preso parte anche il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il presidente della regione Toscana Eugenio Giani e della vicepresidente ed assessore all'Agricoltura Stefania Saccardi. All'inizio e alla fine dell'elegante tavolata erano state posizione le iconiche sculture del maestro Andrea Roggi. Il menu, ideato dalla Guido Guidi di Firenze, è stato servito da 140 camerieri e 160 sommelier che hanno fatto spola tra i tavoli cercando di accontentare tutti, mescendo annate storiche della Doc e delle migliori selezioni di ognuno dei 74 produttori associati, i cui vigneti rappresentano il 99% dei 1365 ettari vitati totali.
30 anni di Bolgheri, oasi felice del vino italiano
Da questo territorio impreziosito da cantine come la Tenuta San Guido (Sassicaia), Guado al Tasso, Grattamacco, Ornellaia, Masseto, Le Macchiole (Messorio e Paleo), Michele Satta (Cavaliere), Sapaio, Argentiera (Ventaglio), Poggio al Tesoro (dedicato a Walter) e la new entry La Madonnina (Opera Omnia) escono ogni anno circa 7 milioni di bottiglie, per un giro d'affari di 150 milioni di euro. «È un'oasi felice del vino italiano, afferma Albiera Antinori, presidente del Consorzio di Tutela nato nel 1995. Sono in crescita il prezzo medio delle bottiglie, l'apprezzamento delle etichette nel mondo e il valore della terra. Qui i vigneti sono molto richiesti, ma l'offerta scarseggia».
Bolgheri è un'oasi felice nel panorama del vino italiano
Nella serata dedicata ai grandi vitigni della denominazione bolgherese: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot Syrah e Sangiovese, sono stati utilizzati 3600 calici e 239 Doc e 43 assaggi di Bolgheri superiore in primeur. Tanti i racconti entusiasti raccolti alla cena: «Per Sapaio - afferma Massimo Piccin, owner dell'azienda vinicola - è stato non solo un piacere ma anche un grande onore partecipare ancora una volta a questo evento, che si conferma l'appuntamento di eccellenza per il vino italiano. Un'occasione che ha riunito molti produttori, colleghi e amici per celebrare Bolgheri, uno dei territori più prestigiosi per la produzione enologica in Italia e nel mondo. Quest'anno abbiamo festeggiato anche il 30° anniversario della Denominazione, rendendo omaggio all'eccellenza vitivinicola di un territorio straordinario e senza eguali. Un grazie al Consorzio dei vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Doc».
30 anni di Bolgheri, numeri in crescita
In assaggio anche i vini di una delle cantine più giovani La Madonnina, prima vendemmia nel 2015. «È stato un onore confrontarsi con tanti produttori di una denominazione così pregiata, dichiara Filippo Rofi, amministratore unico». Giorgio Meletti Cavallari dell'omonima azienda vinicola, uno dei rappresentanti della seconda generazione di vignaioli bolgheresi, si dice entusiasta della serata celebrativa «quanto della vendemmia in corso, che pare davvero eccezionale». I risultati dei vini di Bolgheri si ritrovano nei numeri in crescita dell'enoturismo internazionale legato all'offerta delle cantine aperte per degustazioni, per il livello dell'ospitalità e per l'eccellente qualità della ristorazione. In pochi chilometri ci sono enoteche fornitissime, locande e un ristorante stellato: La Pineta di Andrea e Daniele Zazzeri a Marina di Bibbona, dove è facile incontrare il gotha dell'enologia bolgherese.