La vendemmia 2024 in Sicilia è iniziata in anticipo a causa delle elevate temperature che hanno accelerato la maturazione delle uve. Nonostante la quantità ridotta rispetto al 2023, la qualità si preannuncia storica e di alto livello, con il Nero d'Avola che raggiunge punte di eccellenza
Nonostante la quantità ridotta rispetto al 2023, la qualità si preannuncia di alto livello
Vendemmia 2024, l'importanza delle risorse idriche
Le scarse precipitazioni, seppur problematiche per la produzione, hanno favorito la qualità dell'uva, priva di fitopatie come la peronospora, che aveva colpito duramente lo scorso anno. In molte aree, l'uso di laghetti aziendali e pozzi si è rivelato cruciale per salvaguardare i vigneti. «Abbiamo vissuto sicuramente un'annata anomala», spiega Filippo Buttafuoco, agronomo, sottolineando che le piogge sono state la metà del normale. «Dunque, tutto il processo di sviluppo dei nuovi frutti è avvenuto con anticipo, a partire dalla gemmazione e dalla fioritura». Nonostante le basse rese, la qualità delle uve è straordinaria, con previsioni eccellenti per i vini.
Vendemmia 2024, le differenze tra le aree della Sicilia
Anche Filippo Paladino, vicepresidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, evidenzia una flessione significativa della produzione. «Il Grillo ha avuto una flessione del 40%, un po' meglio i rossi, a partire dal Nero d'Avola». La qualità resta comunque altissima, anche se «sarà difficile sostenere i costi».
Le scarse precipitazioni, seppur problematiche per la produzione, hanno favorito la qualità dell’uva
Alessio Planeta, membro del CdA della Doc Sicilia, osserva che la situazione varia da regione a regione. «Nell'ovest della Sicilia, il calo è più marcato, mentre nelle aree orientali e settentrionali, i livelli di raccolta si avvicinano a quelli dell'anno scorso». Nonostante il calo produttivo, la qualità è sorprendente, con varietà come Nero d'Avola, Grillo e Frappato che si distinguono in questa vendemmia.